05/06/2014
Mauro Guerra
Braga, Berlinghieri, Binetti, Borghi, Carnevali, Carra, Dell'Aringa, Fiano, Gadda, Giampaolo Galli, Galperti, Gasparini, Giulietti, Mariani, Mauri, Misiani, Mosca, Peluffo, Plangger, Pollastrini, Preziosi, Rampi, Sanga, Scuvera, Villecco Calipari, Schullian, Marantelli, Senaldi, Lorenzo Guerini, Ferrari, Marchetti, Alfreider, Giovanna Sanna
2-00525

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che: 
   la strada statale n. 340 «Regina», che percorre l'intera sponda occidentale del lago di Como, costituisce un'importante arteria di collegamento internazionale con la Svizzera ed il nord Europa, oltre ad essere l'unica via di collegamento dei e tra i paesi del lago e via di accesso alla Valchiavenna ed alla Valtellina; 
   la strada statale n. 340 è gravata anche da un intenso traffico turistico e commerciale che la conduce ormai regolarmente al collasso nel periodo estivo; 
   la strada statale n. 340 è, infatti, nel tratto della Tremezzina, ormai del tutto inadeguata sia sotto il profilo delle dimensioni, sia per quanto riguarda il suo attraversamento dei centri storici degli abitati, che per le sue condizioni strutturali in relazione anche alla situazione idrogeologica del sedime spondale su cui si appoggia; 
   nel tratto della Tremezzina, già in più occasioni, cedimenti e franamenti ne hanno determinato la chiusura anche per lunghi periodi, con la necessità di interventi di emergenza ed il blocco della circolazione sull'unica arteria di collegamento; 
   in data 30 luglio 2007, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Anas, la regione Lombardia, la provincia e la Camera di commercio di Como, è stata sottoscritta una convenzione recante impegni per la progettazione ed il successivo finanziamento della cosiddetta variante della Tremezzina della strada statale n. 340, tratto Colonno-Griante; 
   in data 8 giugno 2012 Anas spa ha approvato il progetto preliminare dell'intervento; 
   in data 6 febbraio 2013, tra gli stessi enti è stato sottoscritto un atto aggiuntivo della convenzione che definisce impegni, modalità e tempistica della progettazione definitiva dell'opera, da concludersi entro il marzo 2014, e impegni per il suo inserimento tra le opere di interesse statale prioritarie nella programmazione di Anas e per il reperimento delle risorse necessarie alla sua realizzazione; 
   in particolare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si è impegnato ad attivare ogni azione utile per il reperimento delle risorse occorrenti per il finanziamento dell'intervento, anche in relazione alla programmazione pluriennale di Anas, e ad indire ed espletare la conferenza di servizi sul progetto definitivo, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 383 del 1994; 
   la regione Lombardia ha inserito la variante della Tremezzina tra le opere infrastrutturali prioritarie del piano regionale di sviluppo; 
   in occasione dell'esame della legge di stabilità per il 2014, il Governo ha accolto un ordine del giorno a prima firma Mauro Guerra che lo impegnava a dare seguito agli impegni assunti con gli atti convenzionali richiamati in premessa, anche attraverso la promozione di una verifica congiunta con gli enti sottoscrittori finalizzata a concordare tempistica e modalità procedimentali e di reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dell'opera; 
   comunque, data la rilevanza anche economica dell'intervento ed i tempi necessari alla realizzazione, sono indispensabili interventi immediati e di breve-medio periodo per consentire una fluidificazione del traffico nella tratta della strada statale n. 340 tra Colonno e Griante, sia con interventi di regolazione e limitazione del traffico pesante, sia con l'organizzazione di un sistema di movieri nelle strettoie, sia con il rifinanziamento di interventi mirati di allargamento e riduzione, laddove possibile, dei punti più critici; 
   recentemente, a causa di franamenti che hanno interessato la strada statale n. 36, la stessa è stata chiusa; 
   la deviazione del relativo traffico sulla strada statale n. 340 «Regina», che già si trova nella citata condizione di emergenza permanente per la sua inadeguatezza strutturale a sostenere il traffico ordinario, ha determinato una drammatica situazione di blocco pressoché totale per tutta la giornata con disagi che tuttora proseguono; 
   l'emergenza di questi giorni, che ripete un'analoga situazione determinatasi nel 2013, impone anche che venga definito un piano di emergenza che scatti immediatamente in caso di blocco della strada statale n. 36, che preveda il dirottamento del traffico pesante fuori dalla strada statale n. 340 e, comunque, l'attivazione immediata di un sistema di segnalazione e di movieri agli imbocchi e sulle strettoie della strada statale n. 340 che impedisca il ripetersi di condizioni di blocco e congestione totale quale quella determinatasi in questi giorni –: 
   se e come il Governo intenda attivarsi: 
    a) per adempiere agli impegni già assunti in ordine alla verifica, con gli altri soggetti istituzionali interessati e parti delle convenzioni sottoscritte, delle condizioni di realizzazione della variante della Tremezzina; 
    b) per promuovere nel frattempo, con gli altri enti interessati, un tavolo di lavoro permanente sulla situazione della strada statale n. 340 «Regina», in grado di definire con urgenza misure di fluidificazione del traffico nella tratta Argegno Menaggio, con le ordinanze di regolazione e limitazione del traffico pesante già sperimentate e con la presenza di personale e strumentazione tecnica utile ad agevolare il transito nelle strettoie, nonché in relazione alla fattibilità di interventi mirati di limitato impatto per ridurre i punti più critici; 
    c) per promuovere la definizione di un piano di emergenza in grado di operare immediatamente nel caso di interruzioni sulla strada statale n. 36.

Seduta del 5 maggio 2014

Illustrazione di Mauro Guerra, risposta del Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso De Caro, replica di Mauro Guerra

Illustrazione

Mauro Guerra: Signor Presidente, sottosegretario, l'interpellanza prende le mosse da una condizione di particolare emergenza che si era determinata per la viabilità sul lago di Como nella fine di aprile, a seguito di una frana che ha provocato l'interruzione della statale n. 36 che collega Milano-Lecco con la Valtellina. A seguito di questa interruzione il traffico pesante, tutto il traffico della statale n. 36, è stato dirottato sulla statale n. 340, che è quella che percorre la sponda occidentale del Lago di Como, provocando un blocco totale per più di una giornata della circolazione e di ogni possibilità di circolazione. 
  Nel 2013, un anno fa, si era già verificato un evento analogo e, anche in quell'occasione, lo spostamento del traffico sulla statale n. 340 aveva determinato il blocco e la paralisi totale del traffico. Ma queste situazioni e queste condizioni di particolare urgenza e di paralisi completa sono solo l'epifenomeno di una condizione permanente di emergenza sulla statale n. 340 «Regina» sul lato occidentale del Lago di Como. Lì c’è una condizione molto particolare: è l'unica via di collegamento per quella sponda del lago, non ci sono altre strade. Negli ultimi decenni si sono avuti ripetuti franamenti, blocchi e interruzioni. Quando si blocca la statale n. 340 «Regina» in quella parte del centro lago non c’è più possibilità di collegamento per circa 60 chilometri di strada tra Como, Sondrio, la Valtellina e la Svizzera. 
  La statale n. 340 è una statale di collegamento internazionale, porta in Svizzera da Como. La statale n. 340, ha ancora dei tratti, essendo l'unica strada, costruiti praticamente su palafitte sulle sponde del lago in condizioni di tenuta idrogeologica precarie, che spesso danno luogo a franamenti e a situazioni d'impossibilità di continuare a servire la mobilità. 
  La statale n. 340 «Regina» ha dimensioni di calibro, in alcuni tratti, nella parte della Tremezzina in particolare, assolutamente inadeguate rispetto al traffico pesante che la percorre e al traffico turistico molto intenso nella stagione estiva. C’è oggettivamente l'impossibilità, in diversi tratti, di incrociare un pullman con un camion, o un camion con un'auto. Quindi, è una condizione particolarmente grave e pesante, non solo per le popolazioni che lì risiedono e che si devono spostare all'interno di quest'area, ma per le funzioni di collegamento che la n. 340 «Regina» ha verso la Valtellina, la Valchiavenna, verso la Svizzera stessa. 
  Ora, la faccio breve: data questa situazione di emergenza, da anni si sta lavorando alla progettazione di una variante nella zona più a rischio, che è quella della Tremezzina appunto, nella tratta Colonno-Griante. Questa progettazione è stata oggetto di una serie di atti convenzionali che hanno interessato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Lombardia, la provincia di Como, la camera di commercio, gli enti locali, che hanno contribuito a finanziare questa fase di progettazione. Siamo ormai in dirittura d'arrivo con la progettazione definitiva da questo punto di vista. L'opera è notevole come impatto economico (330 milioni di euro è la previsione e la stima dell'intervento), per le caratteristiche che ha la strada e per la necessità di un intervento, in grande parte in galleria, che tenga conto delle caratteristiche di pregio ambientale e paesistico dell'ambiente e della zona. 
  Ora vi è l'esigenza di un chiarimento sulle prospettive relative alla variante della «Tramezzina» e vi è l'esigenza di fare una verifica rispetto a tre questioni. Le richiamo rapidamente e poi sono pronto ad attendere la risposta che verrà dal sottosegretario. 
  I tre livelli di intervento che sono necessari in quella condizione sono i seguenti. Intanto un piano di emergenza, che consenta di evitare che, nel caso di blocchi sulla statale n. 36, dall'altra parte, si ripetano condizioni come quelle avvenute nell'aprile di quest'anno e nell'aprile e nel maggio dello scorso anno, per i quali, per uno o più giorni, un'intera via, un'intera strada ed un'intera sponda del lago viene assolutamente bloccata, anche nelle possibilità di spostamenti minimi da un paese all'altro di qualche chilometro, perché tutto resta bloccato. Si tratta quindi di piani di emergenza che prevedano di evitare lo spostamento del traffico pesante, in caso di blocco della statale n. 36, sulla «Regina». 
  Poi la richiesta è quella che il Governo si faccia promotore di un'iniziativa per un tavolo permanente, che verifichi le condizioni d'intervento immediato per intervenire su alcuni punti di strettoia, sui quali, con poche risorse economiche, si possono fare interventi di fluidificazione del traffico, e per garantire interventi di vigilanza infotelematica e di informazione, che agevolino il traffico nelle zone dove ci sono le strettoie e dove, quindi, particolarmente pesante è il flusso del traffico pesante. 
  Poi chiediamo al Governo di farsi promotore di una verifica con gli altri soggetti sottoscrittori delle convenzioni, alle quali ho fatto riferimento prima, per la realizzazione della variante, una verifica di quali possano essere e siano credibilmente i percorsi che possano condurre al reperimento delle risorse necessarie per avviare e dare una prospettiva di avvio ai lavori di realizzazione della variante.

Risposta

Signor Presidente, con riferimento alle problematiche segnalate, sono state assunte dettagliate informazioni presso la società ANAS. 
  Come rappresentato anche dagli onorevoli interpellanti, il tracciato della strada statale n. 340 «Regina», in particolare la parte che attraversa i centri abitati di Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra, Tremezzo e Griante, presenta caratteristiche geometriche inadeguate all'attuale flusso veicolare. 
  Nel luglio 2007 il MIT, 1'ANAS, la regione Lombardia, la provincia e la camera di commercio di Como hanno sottoscritto una convenzione, aggiornata ed integrata con gli atti aggiuntivi del 21 settembre 2009 e del 6 febbraio 2013, relativa alla progettazione ed al finanziamento della cosiddetta «variante di Tremezzina», esterna ai centri abitati della statale «Regina», tra Colonno e Griante. Tale intervento si sviluppa per circa 9,9 km con una sezione stradale di categoria C2, vale a dire strada extraurbana secondaria con una corsia per senso di marcia e banchine laterali. 
  In base agli impegni assunti con la sopraccitata convenzione, la provincia di Como ha presentato il progetto preliminare, approvato dall'ANAS con delibera n. 182 dell'8 giugno 2012, ed ha in corso di redazione il progetto definitivo e lo studio d'impatto ambientale, da sottoporre all'iter procedurale previsto dalla normativa vigente, quindi VIA e localizzazione dell'opera ai fini urbanistici. 
  L'infrastruttura, inserita nel Piano degli investimenti ANAS 2007-2011, ha un costo complessivo di 330 milioni di euro. Le risorse necessarie per la realizzazione saranno individuate nell'ambito dei futuri contratti di programma MIT-ANAS. 
  Nel tratto della strada statale n. 340, compreso tra Como ed Argegno, sono presenti sei strettoie (a Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno ed Argegno) che costringono il passaggio veicolare, a senso unico alternato, nel caso di transito contemporaneo ed in senso opposto di due mezzi pesanti. 
  A seguito di numerose riunioni tecniche tenutesi presso la prefettura di Como, si è convenuto di gestire la viabilità nelle strettoie di Colonno, Sala Comacina e Ossuccio con semafori intelligenti, installati e gestiti dalla provincia di Como, che si attivano al transito di uno o più autocarri. 
  Per regolamentare la circolazione stradale ed evitare blocchi e/o rallentamenti nel tratto interessato, il 9 aprile 2013, d'intesa con gli enti territoriali, le istituzioni locali e la prefettura di Como, è stata emanata l'ordinanza sperimentale compartimentale n. 32, concernente la regolamentazione del traffico pesante lungo la strada statale n. 340 da aprile ad ottobre 2013. 
  Considerato l'esito soddisfacente dell'esperienza, il 16 aprile 2014 si è tenuto un tavolo tecnico presso la prefettura di Como, alla presenza degli enti locali, delle associazioni di categoria degli autotrasportatori e della camera di commercio locale, con lo scopo di valutare la possibilità di rinnovare, per il periodo aprile-ottobre del corrente anno, l'ordinanza sperimentata nel corso della passata stagione turistica. Il 18 aprile scorso, pertanto, è stata emanata l'ordinanza n. 56 in base alla quale «la circolazione dei veicoli o complessi di veicoli con lunghezza superiore a 8,60 metri, che non effettuano trasporto di persone e/o merci con origine o destinazione compresa tra Argegno e Menaggio, avvenga, in via sperimentale e per il periodo compreso tra il 22 aprile 2014 ed il 18 ottobre 2014, con le seguenti modalità: dalle ore 6,30 alle ore 14,00 circolazione consentita nel senso di marcia Colonno-Ossuccio, tra il chilometro 20+062 e il chilometro 23+470; dalle ore 14,00 alle ore 19,30 circolazione consentita nel senso di marcia Ossuccio-Colonno tra il chilometro 23+470 e il chilometro 20+062; in fascia oraria 19,30-06,30, invece, la circolazione sarà libera per tutte le categorie di veicoli». 
  Nel periodo compreso tra ottobre ed aprile vigono, invece, le ordinanze n. 133 del 20 dicembre 2007 e n. 96 del 6 maggio 2011, che prevedono un senso unico alternato, a fasce orarie, nel tratto compreso tra gli abitati di Argegno e Lenno, con una limitazione di lunghezza per gli autocarri che percorrono il tratto compreso tra Como e Menaggio. Oltre ai provvedimenti di tipo amministrativo sopraccitati, nel corso del 2011, l'ANAS ha eseguito un intervento volto all'allargamento della sede viabile in località Ossuccio e ha installato 7 pannelli a messaggio variabile per dare informazioni all'utenza in caso di blocchi o rallentamenti della circolazione stradale. Tali disposizioni hanno complessivamente migliorato, nel quotidiano, la fluidità della circolazione stradale sulla strada statale n. 340. 
  Per quanto riguarda la richiesta di predisporre un'ulteriore strumentazione tecnica (nel caso di specie, installazione di un sistema di video-sorveglianza), si comunica che lo scorso 9 maggio si è tenuta, presso la prefettura di Como, una riunione al fine di valutare le opportune soluzioni per migliorare la fluidità della circolazione stradale nel tratto della statale che attraversa il territorio della Tremezzina. 
  Alla presenza del rappresentante del MIT, della regione Lombardia, degli enti locali, della camera di commercio, dei comandanti delle forze dell'ordine e della polizia locale comunale, si è convenuto di integrare i semafori intelligenti, posizionati a monte e a valle della strettoia, con un sistema radar in grado di bloccare l'attivazione del verde semaforico, qualora, nel senso opposto, sia fermo un mezzo pesante all'interno del restringimento, fino a che la strettoia non ritorni libera. Tale progetto, proposto dalla regione Lombardia, ha un costo di circa 160 mila euro da suddividere tra la regione Lombardia, l'ANAS e la camera di commercio di Como. Sarà, poi, compito dell'ANAS provvedere all'installazione e alla gestione dei sistemi tecnologici. 
  In attesa delle opportune verifiche finanziarie per l'attuazione dell'intervento, la regione Lombardia dovrà trasmettere all'ANAS il progetto sopradescritto, onde valutare la compatibilità dello stesso con gli attuali sistemi,software e hardware, in funzione presso la sala operativa compartimentale. 
  Il progetto in esame prevede il posizionamento di 4 sistemi radar, da realizzarsi a step successivi (cioè una strettoia per volta). Si è, inoltre, stabilito, nel corso dell'ultimo incontro con i rappresentanti degli enti interessati, di attuare una prima verifica entro settembre 2014, con la valutazione e la condivisione del progetto tra l'ANAS, la regione Lombardia e la provincia di Como entro il prossimo mese di giugno. Per quanto attiene, infine, al piano di emergenza da attuare nel caso di interruzione sulla strada statale 36, faccio presente che lo stesso viene gestito direttamente dalla prefettura di Lecco, così come si è verificato il 23 aprile scorso, con la caduta di massi dal monte San Martino sulla strada statale in argomento, con la chiusura della strada statale 36 per circa 20 ore.

Replica

Mauro Guerra:  Signor Presidente, grazie. Signor sottosegretario, la ringrazio per la ricostruzione e chiedo però la sua attenzione, ribadendo una richiesta di impegno che era contenuta nell'interpellanza, rispetto alla quale chiedo che, anche al di là di questa discussione di oggi, vi sia un'assunzione di impegno e di responsabilità da parte del Governo. 
  Siamo in presenza – l'ha detto lei nella risposta – di una strada, l'unica per quel territorio, l'unica (perché se ce ne fossero altre...), che ha caratteristiche inadeguate rispetto al traffico che la percorre. 
  Siamo in presenza di un tratto, quello tra Colonno e Griante, nel quale la strada, con queste caratteristiche inadeguate e con un traffico sempre crescente, attraversa centri abitati, con le conseguenze in tema di sicurezza, di inquinamento ambientale e via dicendo che sono immaginabili. 
  Siamo in presenza di una strada che è a rischio di tenuta idrogeologica in molti punti. 
  Io torno, a partire da queste considerazioni, a porre la questione di fondo, cioè la richiesta al Governo di assumere un'iniziativa verso la regione Lombardia, la provincia di Como, la Camera di commercio e gli enti firmatari delle convenzioni e degli atti aggiuntivi, per una verifica delle possibilità future di finanziamento della variante della Tremezzina. 
  Lei ha fatto riferimento, sottosegretario – me lo sono segnato – alla possibilità di finanziamento nei futuri contratti di programma ANAS. La mia richiesta, visto che siamo nella fase di chiusura della progettazione definitiva – così mi risulta – da parte della provincia, è che, a breve, il Governo assuma un'iniziativa per verificare – atteso anche che, attraverso organi di stampa ed alcuni incontri, dalla regione Lombardia è venuta la manifestazione di una qualche disponibilità a partecipare in qualche modo al finanziamento dell'intervento – come e quando e in quali contratti di programma possa essere ragionevolmente previsto il finanziamento dell'intervento. 
  Poiché parliamo comunque di anni che abbiamo davanti, anche reperendo i finanziamenti si vive una condizione di emergenza permanente, quindi vi sono gli interventi di fluidificazione sui quali si è soffermato il sottosegretario. Anche rispetto ai medesimi, svolgo due considerazioni: accolgo con favore – naturalmente ne ero a conoscenza – la progettazione del sistema radar di videosorveglianza, che va ad implementare i semafori intelligenti. Tutto quello che tecnologicamente è possibile fare per alleviare quella condizione credo debba essere il più rapidamente possibile finanziato e messo in cantiere. 
  Rispetto alle condizioni di emergenza derivanti da situazioni come quella della chiusura della statale n. 36, mi permetto di insistere perché ci sia un'iniziativa, una verifica da parte del Governo in questo senso. Si dice: «il piano di emergenza è affidato alla prefettura di Lecco». Il punto è proprio questo. La prefettura di Lecco è intervenuta, naturalmente sulla parte di Lecco, dove c'era la strada che si è chiusa e che si è bloccata. E qual è stato l'intervento ? È stato quello di dirottare tutto il traffico che transitava da quella parte sulla statale n. 340 «Regina», con ritardi – dico ritardi per non dire altro – nell'avvisare chi, sulla statale n. 340 «Regina», ha competenza civile (i sindaci, gli amministratori, la provincia di Como e via dicendo). Pertanto, sulla statale n. 340 «Regina» si è determinata una situazione di paralisi completa, cioè per 10 ore non si è mosso nessuno su quella strada, con condizioni anche di ordine pubblico e di difficoltà per le popolazioni. 
  Il punto è proprio questo: occorre un piano che, nel caso in cui ci sia un nuovo blocco sulla statale n. 36, che, purtroppo, è soggetta ad interventi di questo genere, preveda qualcosa di diverso dal semplice spostamento dei flussi di traffico, soprattutto di quello pesante, che non riesce a passare nelle strettoie, sulla Tremezzina, nell'interesse, non soltanto di chi vive in quel territorio, ma nell'interesse anche di chi viene deviato. Infatti, se qualcuno, che viene deviato per un blocco su una strada, va a finire su un'altra strada bloccata per dieci ore, non abbiamo fatto un grande passo avanti. Pertanto, insisto nel sottolineare l'esigenza di un piano coordinato da questo punto di vista. 
  L'ultima cosa ed ho finito: nelle more del lavoro rispetto alla progettazione e alla realizzazione della variante, mentre va avanti questo intervento sui sistemi radar e auspico un piano di emergenza che tenga conto delle cose che ho appena detto, chiedo anche la disponibilità del Governo a lavorare sulla possibilità di verificare interventi di molto minor costo su alcuni punti critici delle strettoie e delle situazioni di difficoltà esistenti, con riferimento ai quali, anche con interventi di manutenzione straordinaria nell'ambito della pianificazione ANAS degli interventi di manutenzione straordinaria, possono essere fatti alcuni piccoli interventi mirati che possono consentire di alleviare una condizione che – mi creda, signor sottosegretario, io la invito a venire da quelle parti – in un giorno d'estate, con il traffico turistico e pesante che passa lì, rischia anche di creare condizioni difficili per la tenuta dell'ordine pubblico. Siamo in una condizione davvero drammatica per molti aspetti e che merita una particolare attenzione. La ringrazio per questo.