20/07/2017
Colomba Mongiello
Mongiello, Sgambato, Ginefra, Boccia, De Mita, Binetti, Amoddio, Baruffi, Fusilli, Meta, Greco, Cuomo, Marchetti, Piccione, Michele Bordo, Grassi, Ventricelli, Massa, Losacco, Capone, Vico, Cera, Di Gioia, Paris, Carella, Luciano Agostini, Carra, Romanini, Manfredi, D'Ottavio, Cova, Prina, Terrosi, Ferrari, Ferro, Gadda, Fiano, Fiorio, Pilozzi, Piazzoni, Minnucci, Tidei, Capodicasa, Famiglietti, Sannicandro, Blazina, Battaglia, Donati, Castricone, Taranto, Fucci, Camani, Venittelli, Cenni
2-01897

  I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:
   Il Mattino di Caserta del 24 aprile 2017 annunciava come il 4 maggio 2017 l'Assemblea del Consorzio per la tutela del formaggio mozzarella di bufala campana DOP, avrebbe deliberato una nuova proposta di modifica al disciplinare della predetta mozzarella, allo scopo, tra l'altro, di prevedere il condizionamento della mozzarella a temperature negative di –18 Co (mozzarella frozen congelata);
   la novità parrebbe motivata dalla volontà dell'industria casearia di diversificare il prodotto per il canale Ho.Re.Ca. cui destinare un formaggio destinato alla trasformazione;
   la proposta di modifica del disciplinare prevederebbe anche la realizzazione dei cosiddetti «Filoni» da 1 chilogrammo, che nulla hanno a che vedere con la mozzarella di bufala DOP;
   la mozzarella di bufala campana Dop è un formaggio prodotto secondo un antico disciplinare, registrato ai sensi del Reg. (CE) n. 103/2008;
   il regolamento (CE) n. 510/2006 sulla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari intende prioritariamente favorire la diversificazione della produzione agricola per conseguire un migliore equilibrio tra offerta e domanda sul mercato con la promozione di prodotti di qualità;
   i prodotti a Dop possono rappresentare una carta vincente per il mondo rurale, in particolare nelle zone svantaggiate o periferiche, in quanto garantiscono il miglioramento dei redditi degli agricoltori e favoriscono la permanenza della popolazione rurale nelle zone suddette;
   si è constatato che i consumatori tendono a privilegiare, nella loro alimentazione, la qualità anziché la quantità. Tale ricerca di prodotti specifici comporta una domanda sempre più consistente di prodotti agricoli e alimentari aventi un'origine geografica determinata;
   « l'Espresso» del 29 ottobre 2012 pubblicava uno sconcertante articolo che riportava stralci dell'ordinanza del tribunale di Napoli. Vi si chiariva come da parte di alcuni titolari di caseifici della Campania oggetto di indagine da parte della cura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, quasi nessuno ottemperasse alle regole scritte che venivano continuamente violate;
   la preoccupazione di tutti gli indagati, di fronte ai controlli sempre più stringenti dei Nas, era quella di «uscire dall'illegalità». Ma non certo utilizzando solo latte prodotto nell'area Dop: «bisogna modificare il disciplinare e consentire ai caseifici di utilizzare una percentuale di latte congelato o cagliata congelata – si legge in un'intercettazione – sono 20 anni che lo facciamo tutti quanti. Questa è la posizione. E la stessa posizione l'avrà Assolatte, l'avrà l'Unione industriali, l'avranno tutti quanti»;
   contestualmente, fu avanzata dal Consorzio di tutela della mozzarella di bufala Dop una proposta di modifica del disciplinare che prevedeva il congelamento del latte e della cagliata della Mozzarella Dop;
   oggi, la questione si ripropone con l'introduzione della surgelazione della mozzarella fresca;
   industrializzare questo raro prodotto rurale del Mezzogiorno, oltre a favorire le frodi, lo banalizzerebbe danneggiando soprattutto gli allevatori che producono il latte dell'areale della Dop;
   se si concretizzasse la suddetta modifica del disciplinare, gli allevatori bufalini correrebbero il pericolo di vedersi applicati prezzi più bassi per il loro latte, già oggi irrisorio, rendendo possibile la pratica d'inaccettabili forzature del normale andamento del mercato del latte bufalino;
   le innovazioni ipotizzate farebbero perdere al prodotto la sua caratteristica di formaggio fresco tipicamente stagionale volgarizzandone e dequalificandone le specificità originarie –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della proposta di modifica del disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana Dop che prevede il congelamento della mozzarella e, ad ogni modo, quale sia la sua posizione al riguardo;
   se, al fine di migliorare effettivamente e lealmente le prestazioni ed il reddito degli allevatori di bufale dell'area Dop, non ritenga utile adottare iniziative per l'incentivo della tecnica della destagionalizzazione dei parti.