05/02/2015
Francesco Ribaudo
Culotta, Cardinale, Schirò, Causi, Raciti, Albanella, Rostan, Verini, Rigoni, Vecchio, Gribaudo, Zappulla, Antezza, Capodicasa, Amoddio, Francesco Sanna, Giovanna Sanna, Minnucci, Venittelli, Taranto, Iacono, Camani, Naccarato, Chaouki, Paris, Fiorio, Fragomeli, Greco, Gullo, Piccoli Nardelli, Lauricella, Berretta
2-00829

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che: 
la legge 7 aprile 2014, n. 56 – Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2014 nota come legge Delrio; all'articolo 1, comma 85, recita fra l'altro che le province esercitano funzioni fondamentali di costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; 
ad oggi le province non sono state del tutto abolite, in quanto oggetto della riforma costituzionale, così come continuano ad esistere le loro funzioni; 
anche la Sicilia ha avviato il processo di riforma di cui sopra, senza ancora completarlo e che tuttavia ai suddetti enti pur essendo commissariati, sono rimasti in capo le competenze e funzioni assegnate, comprese le circa 16.000 chilometri di strade comunali e provinciali su un totale di circa 21.000 chilometri di viabilità complessiva; 
la maggior parte delle strade provinciali italiane risultano di fondamentale importanza per la viabilità e lo sviluppo strategico di intere comunità, rivestendo un ruolo primario in ambito industriale, commerciale, agricolo, turistico, climatico e scolastico; 
la maggioranza delle strade provinciali del nostro Paese sono tra le più importanti e transitate arterie e vie di collegamento soprattutto nell'entroterra italiano (e siciliano in particolare) ma sono di fatto dal 2012 abbandonate senza essere oggetto di alcuna cura e manutenzione da parte degli enti per mancanza di fondi; 
il suddetto stato di abbandono in cui versano oggi le strade provinciali, ha effetti negativi oltre che sulla sicurezza del traffico stradale e delle persone, anche sul decoro, con notevoli ripercussioni soprattutto nelle aree a prevalente vocazione turistica; 
la segnaletica, sia quella orizzontale che quella verticale, sulle strade provinciali è talvolta inesistente, e dove è presente, risulta usurata, illeggibile e obsoleta, con conseguenti rischi di circolazione e dello stato di sicurezza dei cittadini che vi transitano e che giornalmente le percorrono, soprattutto nelle ore notturne e nei periodi invernali; 
a causa degli eventi meteorici invernali si è registrato un ulteriore peggioramento delle condizioni delle strade provinciali, già piuttosto compromesse dallo stato di degrado e abbandono in cui versano, risultando le stesse impercorribili e in taluni casi intransitabili, con la conseguenza che alcune comunità sono rimaste isolate e senza via di collegamento con le città e con gli assi viari principali; 
questo stato è dovuto alla mancanza dei trasferimenti di risorse finanziarie alle province e alla deficienza di mezzi e uomini in dotazione alle stesse; 
la permanenza e il perdurare di un suddetto stato può essere causa di incidenti e danni per cittadini e mezzi; 
oggi alcune province sono oggetto di numerosi contenziosi causati da incidenti verificatisi nelle suddette strade la cui responsabilità è riconducibile al cattivo stato di manutenzione, aumentando, inoltre il numero di richieste di risarcimento nei confronti dell'ente proprietario della strada medesima, con notevoli ripercussioni e un aggravio finanziario sulle province, oggi prive di risorse; 
la manutenzione delle strade provinciali è oggi un problema non più procrastinabile, ed è necessario affrontare e risolvere tali questioni con carattere d'urgenza –: 
se il Governo sia a conoscenza dello stato di totale abbandono e degrado in cui versano oggi le strade provinciali e se e quali eventuali iniziative di competenza intenda assumere anche al fine di garantire l'incolumità delle migliaia di cittadini che giornalmente le percorrono; 
se il Governo abbia messo o intenda mettere in atto tutte le iniziative di competenza al fine di finanziare e sostenere economicamente e con mezzi le province, nelle more del definitivo trasferimento delle competenze agli enti che sostituiranno le province stesse; 
se non si ritenga opportuno intervenire a favore delle province, oggi commissariate per il mancato completamento del processo di riforma, trasferendo le risorse necessarie per garantire la manutenzione e la regolare circolazione stradale ad esse inerente.