12/01/2015
Alessandro Zan
Lacquaniti, Lavagno, Piazzoni, Braga, Di Salvo, Nardi, Rotta, Sbrollini, Moretto, Paola Bragantini, Capua, Narduolo, Pinna
2-00803

 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che: 
il 14 ottobre 2014 il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, con 31 voti a favore e 21 contrari, la mozione n. 270, sull'istituzione di una discriminatoria «festa della Famiglia naturale», impegnandosi, tra le altre cose, a chiedere al Governo la non applicazione in Italia del documento standard per l'educazione sessuale in Europa, redatto dall'ufficio europeo dell'OMS; 
la mozione è indirizzata a celebrare «la festa della famiglia, fondata sull'unione tra uomo e donna e a promuoverne sia direttamente che indirettamente (...) la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali», anche attraverso la previsione di interventi e iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado; 
nel testo del documento, si leggono chiari richiami al concetto di famiglia naturale fondata sulla procreazione come «unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà», nonché attacchi all'UNAR (Ufficio nazionale e antidiscriminazioni razziali) per la messa in pratica della strategia nazionale LGBT; in particolare, citando testualmente: «in tutto il Paese, con il pretesto di combattere “inutili” stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezione di film e sitcom gay, diffusione di fiabe rivedute e corrette in chiave omosessuale consegnate ai bimbi della scuola dell'infanzia e pubblicate dall'UNAR, ufficio che dipende dal Dipartimento Pari Opportunità che a sua volta fa capo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali»; 
la deliberazione di giunta regionale n. 2268 del 27 novembre 2014 «Istituzione della Festa della Famiglia Naturale», che recepisce la mozione approvata in consiglio regionale, secondo dichiarazioni pubbliche dell'assessore regionale veneto Donazzan, sarebbe stata trasmessa a tutti i presidi e anche agli enti locali del Veneto. «Naturalmente – ha specificato Donazzan – non imponiamo niente a nessuno, ma ci auguriamo che ogni Preside, nella sua totale autonomia, voglia accogliere l'invito e gestire la giornata nella maniera più opportuna, coinvolgendo ragazzi e genitori»; 
la festa della famiglia è stata fissata dalla giunta regionale del Veneto per il 23 dicembre 2014 –: 
se si sia a conoscenza delle iniziative adottate negli istituti scolastici in Veneto per la festa regionale della famiglia naturale, prevista il 23 dicembre 2014, in linea con la mozione n. 270 e la conseguente deliberazione di giunta regionale n. 2268/2014; 
quali iniziative il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca intenda attuare per assicurare il prosieguo della strategia nazionale LGBT nelle scuole di ogni ordine e grado, così da tutelare gli alunni da bullismo, omofobia e transfobia e assicurare un'adeguata formazione del corpo docente contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.