03/07/2014
Edoardo Fanucci
Albini, Beni, Biffoni, Bini, Carrozza, Cenni, Capozzolo, Coppola, Dallai, De Menech, Donati, Ermini, Famiglietti, Faraone, Fontanelli, Fossati, Gadda, Gelli, Grassi, Manciulli, Mariani, Morani, Parrini, Rigoni, Rocchi, Sani, Senaldi, Simoni, Vazio
2-00611

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   la pubblica assistenza ANPAS, Associazione nazionale pubbliche assistenze, coinvolge 880 associazioni di pubblica assistenza in tutta Italia, e rappresenta una delle più grandi Associazione nazionali di volontariato per quanto riguarda l'ambito socio-sanitario;
   il lavoro di volontari e operatori, competenti e adeguatamente formati, consente di fornire una risposta immediata alle esigenze dei cittadini, ragione per cui ANPAS svolge da anni un ruolo strategico fondamentale, in grado di offrire assistenza ospedaliera, servizi ambulatoriali e un'efficace mobilità sul territorio, svolgendo circa il 70 per cento del trasporto sanitario del nostro Paese;
   ANPAS, nei prossimi mesi, rischia di attraversare una situazione di forte difficoltà nell'espletamento dei servizi sanitari, sia di emergenza che di trasporto socio sanitario cosiddetto ordinario;
   a partire dal 2 luglio 2014, infatti, la Società Autostrade per l'Italia spa ha confermato la disdetta dell'accordo con ANPAS (stipulato dai 1999) per il rilascio di telepass esenti in modo permanente senza concedere ulteriore proroghe, decidendo in modo unilaterale le nuove modalità;
   la decisione pone in grave difficoltà le organizzazioni di volontariato, quotidianamente impegnate da oltre 100 anni in questo settore e, più in generale, nella presa in carico di ogni cittadino malato o infortunato;
   dal mese di luglio, 2962 telepass in dotazione sulle ambulanze e sui veicoli di soccorso avanzato delle associazioni di pubblica assistenza aderenti ad ANPAS, oltre a quelli delle Misericordie, saranno disattivati, provocando molti problemi e serie difficoltà nei transiti e nell'accesso ai tratti autostradali, con particolare riferimento a quelli che non sono presenziati dal personale di Autostrade;
   a questo proposito, le ripetute istanze di modifica del codice della strada che ANPAS, insieme alla Confederazione delle Misericordie d'Italia, ha rivolto al Governo e la manifestazione di protesta organizzata il 3 aprile 2014 a Roma sono rimaste del tutto inascoltate;
   analogamente, la risoluzione approvata dalla IX Commissione trasporti della Camera dei deputati (n. 8-00060 Tullo-Fossati) il 4 giugno 2014, che impegna il Governo a «definire e rendere individuabili i veicoli adibiti al soccorso; concedere telepass per l'esenzione del pedaggio autostradale in comodato d'uso gratuito senza aggravi burocratici ed organizzativi ai veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato, modificando ed integrando le concessioni in essere su tutte le autostrade italiane, senza oneri per il bilancio dello Stato» non ha avuto alcun seguito;
   al momento, persiste un'evidente disomogeneità di trattamento in termini di esenzione del pedaggio fra i mezzi di Croce Rossa Italiana, ANPAS e Misericordia, in seguito alla recente trasformazione della Croce Rossa Italiana, nella sua parte civile, in ente privato –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare per consentire ad ANPAS ed alle altre associazioni di volontariato di garantire interventi tempestivi ed efficaci, nel rispetto della sicurezza, allo scopo di tutelare la salute dei cittadini, anche in seguito alla disdetta del suddetto accordo da parte della società Autostrade spa.