I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
in data 31 maggio 2019 la Whirlpool ha manifestato le circostanze che rendevano insostenibile il mantenimento della produzione presso il sito di Napoli e comunicato l'intenzione di reindustrializzare lo stabilimento, sito a Napoli, in via Argine, attraverso una nuova missione produttiva entro il termine del 1o novembre 2020;
il 4 giugno 2019 si è aperto presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo di confronto istituzionale con incontri a cadenza mensile finalizzato a trovare un'intesa tra l'azienda, le istituzioni e le organizzazioni sindacali. Fino alla decisione della proprietà, comunicata il 17 settembre 2019, di procedere alla cessione di ramo d'azienda del sito di Napoli, per cui si era trovato un compratore;
a ottobre 2019 il tavolo di confronto si è spostato in Presidenza del Consiglio; il Presidente del Consiglio e i Ministri hanno preso atto della successiva decisione, nella quale l'azienda ha deciso di abbandonare l'ipotesi del trasferimento del ramo d'azienda e confermato la volontà di cessare le attività di produzione di lavatrici nella sede di Napoli;
il 15 luglio 2021, l'azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo, con l'inoltro della relativa comunicazione ai sindacati. La conseguente procedura conciliativa ha avuto esito negativo;
il 3 novembre 2021 sono state notificate ai dipendenti le lettere individuali di licenziamento, con effetto immediato dalla data di ricezione;
il 24 novembre 2021 si è svolta un'ulteriore riunione presso il Ministero dello sviluppo economico nel corso della quale è stata prospettata la possibilità di una reindustrializzazione del sito di via Argine, con il supporto delle istituzioni, a opera di un costituendo consorzio, il «Consorzio Sistema Campania» che aveva manifestato l'intenzione di realizzare un hub per la mobilità sostenibile per cui Whirlpool si è resa disponibile a cedere a questo consorzio il sito;
il 23 marzo 2022, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è svolto un incontro durante il quale si è confermata la presenza del gruppo Adler, in qualità di capofila del consorzio, ed è stato comunicato che le imprese del consorzio coinvolte avrebbero presentato in tempi rapidi progetti compatibili tra loro, di pronta realizzazione sulla mobilità sostenibile. Durante la riunione, sono stati illustrati i piani industriali delle aziende Midsummer, Garnet Services ed Envision;
in esito alla predetta riunione del 23 marzo 2022, il Prefetto di Napoli ha annunciato l'istituzione di due tavoli di confronto separati, volti ad analizzare rispettivamente il tema della formazione e quello della trasferibilità degli immobili, venendo incontro all'espressa richiesta formulata dal Consorzio Sistema Campania che aveva segnalato la difficoltà ad aderire alla proposta formulata dalla Whirlpool, stante la necessità di chiarire preventivamente alcune questioni di natura amministrativa e ambientale;
sempre il 23 marzo 2022, Whirlpool, ha ribadito al Ministero dello sviluppo economico la volontà di vendere a prezzo simbolico l'immobile di Via Argine a uno o più soggetti che si fossero impegnati in un loro progetto di reindustrializzazione che garantiscano l'assorbimento degli ex lavoratori Whirlpool;
il 24 marzo 2022, si sono quindi istituiti presso la prefettura di Napoli i suddetti tavoli di confronto che hanno visto la partecipazione costante di tutti gli attori istituzionali coinvolti. Durante i numerosi incontri regione Campania, comune di Napoli e il Commissario Zes Campania hanno dato ampia disponibilità ad assumere tutte le, iniziative di propria competenza, al fine di chiarire tempestivamente le questioni ambientali, urbanistiche ed edilizie e così consentire l'avvio del processo di reindustrializzazione e formazione del personale;
il 5 agosto 2022 è stata indetta, presso il Ministero della transizione ecologica, la conferenza di servizi decisoria semplificata relativa al procedimento di bonifica sito;
il costante lavoro di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte ha consentito la rapida conclusione del predetto procedimento, giungendo all'adozione del provvedimento finale;
con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 25 agosto 2022 è stata definita la destinazione dei 2 miliardi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, assegnati dal Cipees al Ministero dello sviluppo economico;
il comune di Napoli ha chiarito che l'immobile è trasferibile in quanto tutti i procedimenti legati a verifiche strutturali, urbanistiche ed edilizie risultano debitamente completati e documentati;
il 21 ottobre 2022 è stato firmato un verbale tra Ministero dello sviluppo economico, Prefettura di Napoli, regione Campania, comune di Napoli le organizzazioni sindacali e Whirlpool, nel quale la Whirlpool, in linea con gli impegni già precedentemente assunti, è disponibile a cedere il sito di via Argine 310 a l'ente Zes o privati;
il comune di Napoli, in quanto ente competente, ha l'impegno affinché l'immobile mantenga la sua attuale destinazione industriale;
il commissario straordinario del Governo della Zes Campania ha dichiarato la disponibilità ad acquisire entro il 30 novembre 2022 l'immobile in presenza delle idonee condizioni normative;
il Ministero dello sviluppo economico congiuntamente al commissario della Zes Campania e alla prefettura di Napoli, per quanto riguarda gli strumenti, le procedure e le risorse economiche, si è impegnato affinché la successiva cessione dell'immobile possa avvenire verso soggetti che presentino piani completi e dettagliati e che venga assicurata la tutela dell'intero bacino dando priorità di occupazione ai lavoratori ex Whirlpool alle medesime condizioni economiche e normative della società di provenienza, vigilando sul mantenimento dell'impegno che i tempi di assunzione rimangano nei limiti del periodo coperto dagli ammortizzatori. In tale ambito saranno verificate da Invitalia le possibilità di attivare forme di supporto alle attività di investimento previste nei piani –:
quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per proseguire il lavoro portato avanti in questi anni volto a garantire la cessione dell'immobile di via Argine, la sua reindustrializzazione e il riassorbimento dei 312 lavoratori ex Whirlpool;
se intenda valutare la possibilità di incontrare quanto prima tutti gli attori istituzionali coinvolti in questa vicenda per chiarire come intende proseguire il lavoro che si trova in fase avanzata, dando le garanzie necessarie al costituendo consorzio della fattibilità del piano industriale già concordato nei mesi precedenti.
Seduta del 20 giugno 2023
Illustrazione e replica di Arturo Scotto, risposta della Sottosegretaria di Stato pr le Imprese e il made in Italy
ARTURO SCOTTO, Grazie, signor Presidente. Ringrazio la Sottosegretaria Bergamotto per essere venuta qui a rispondere a un'interpellanza che è un po' datata, parliamo di un testo che abbiamo depositato all'inizio di novembre e che, ovviamente, chiedeva al Governo di accelerare un intervento sulla chiusura della vertenza dell'ex Whirlpool, vertenza che, come è noto, è durata circa 4 anni.
Era il 31 maggio del 2019 quando la multinazionale Whirlpool annunciava la chiusura dello stabilimento di via Argine 310, la sua messa in liquidazione, il licenziamento di 312 operai e la scelta di delocalizzare. Sono passati 4 anni, 4 Governi, tante mobilitazioni e scioperi. È stata una vertenza che ha avuto un grande impatto politico e simbolico oltre i confini di Napoli, una vertenza che oggi possiamo dire che, finalmente, è stata chiusa positivamente, per un lavoro di collaborazione tra gli enti locali, il comune, la regione, il Governo nazionale, attraverso la leva positiva della zona economica speciale del commissario Giosy Romano, con il bando che è stato presentato e che, poi, ha visto due cordate, due imprese rispondere e partecipare al bando e grazie, ovviamente, alla mobilitazione incessante di FIOM, FIM e UILM, di CGIL, CISL e UIL, nonché delle maestranze dei lavoratori, che non hanno mai smesso di rivendicare il diritto al lavoro in una realtà molto, molto difficile, come quella della zona orientale di Napoli.
Oggi c'è, finalmente, una nuova azienda, che ha scelto di tornare a scommettere su Napoli: ha vinto il bando, si chiama Tea Tek. È un'azienda che ha 4 sedi in Italia, 850 dipendenti in tutto il Globo, 12 compagnie in tre continenti diversi ed è una delle aziende leader nell'innovazione green. Il piano industriale che è stato presentato al tavolo del Governo e dei sindacati è un piano industriale innovativo, che parla di un volume di investimento molto alto, oltre 20 milioni di euro. Una nuova fabbrica green, che vuole puntare alla costruzione di un polo della tecnologia green: verranno fabbricati inseguitori solari, i cosiddetti tracker, che dovrebbero occupare 172 dei 312 lavoratori, power skid, che sono le cabine di trasformazione, oltre 104, e, poi, un Green innovation center per la ricerca. Dunque, il piano presentato da questa impresa, che ha vinto il bando della ZES, riuscirà ad occupare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.
L'obiettivo comune, che sono certo è l'obiettivo del Governo che viene a rispondere qui alla nostra interrogazione, deve essere quello di mettere in condizione rapidamente Tea Tek di produrre, di stare sul mercato internazionale, di poter accelerare rapidamente la rinascita di quella fabbrica. Serve, ovviamente - questo non riguarda direttamente il MIMIT, il vecchio Ministero dello Sviluppo economico e delle attività produttive -, un segnale forte sugli ammortizzatori sociali, un segnale forte sulla formazione professionale. Noi chiediamo al Governo un impegno, e continueremo a chiederlo, perché si possano attivare tutti gli strumenti possibili affinché le lavoratrici e i lavoratori ex Whirlpool, oggi Tea Tek, prima di entrare in produzione, possano evitare di trovarsi in una condizione difficilissima, drammatica, senza reddito.
Infatti, come è noto, la NASpI scadrà tra il mese di ottobre e il mese di dicembre, dunque, attivare subito un'iniziativa per gli ammortizzatori a copertura di tutti i redditi e, contemporaneamente, quello che chiediamo al Governo e che è stato chiesto al tavolo qualche settimana fa è un impegno da parte del Governo, attraverso Invitalia, per rafforzare l'operazione Tea Tek, impegno che io credo sia interesse di tutti, interesse del sindacato, interesse dell'azienda, ma anche interesse del Governo, perché il successo di questa vertenza, il fatto che i lavoratori tornino a produrre in un territorio difficile e depresso come quello dell'area est di Napoli, credo che sia un segnale di buona politica e di buone politiche industriali che dobbiamo provare a preservare con ogni mezzo.
FAUSTA BERGAMOTTO, Sottosegretaria di Stato per le Imprese e il made in Italy. Grazie, Presidente; grazie, onorevoli interpellanti. Con l'atto in discussione oggi sono stati correttamente descritti i passaggi del percorso complesso che ha interessato lo stabilimento di Napoli e della multinazionale Whirlpool. Si precisa che, sin da subito, non appena ci siamo insediati, il Ministero si è attivato con la massima celerità per trovare una soluzione concreta alla situazione di crisi dello stabilimento in parola, alla quale è stato dedicato uno specifico tavolo ministeriale. Credo che questa sia stata la prima vertenza della quale io mi sia occupata.
Una serie di incontri si sono tenuti presso il Ministero sin dal mese di novembre per definire il trasferimento del sito di via Argine dalla Whirlpool alla ZES Campania. Abbiamo dettato un cronoprogramma che prevedeva un termine per l'acquisizione del sito, un termine per la pubblicazione di un bando di gara che, come ha correttamente illustrato prima l'onorevole interpellante, insieme a tutte quante le istituzioni è stato visionato e discusso.
L'ultima riunione si è tenuta il 16 maggio scorso e hanno preso parte a questo tavolo oltre, ovviamente, al Ministero delle Imprese e del made in Italy, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, la prefettura di Napoli, la regione Campania, il comune di Napoli, il Commissario straordinario ZES Campania, Invitalia, le rappresentanze sindacali nazionali e territoriali e, ovviamente, la società aggiudicataria del sito Whirlpool di Napoli.
Come è emerso nel corso dell'incontro e come ormai è noto, la gara per la cessione del sito di via Argine si è conclusa con l'aggiudicazione a favore della società Tea Tek Spa e tale cessione ha previsto il riassorbimento di tutti i lavoratori ex Whirlpool e la struttura commissariale ZES Campania ha comunicato che resterà a disposizione per i passaggi autorizzativi necessari all'avvio delle attività, secondo le specifiche procedure ZES.
La società Tea Tek ha, altresì, esposto il suo obiettivo relativamente al sito, che è quello di creare il “Polo delle tecnologie green”, dedicato a produzioni strategiche per lo sviluppo e la crescita del settore fotovoltaico. In particolare, l'intervento di reindustrializzazione sarà articolato su tre linee di business: la prima è la produzione di inseguitori solari, i cosiddetti Trackers, in collaborazione con la multinazionale spagnola PVH; la seconda è la produzione di cabine di trasformazione in media tensione dell'energia da fonti rinnovabili; la terza linea è l'Innovation Center, che avrà quale iniziale attività quella di verificare la fattibilità tecnica e successivamente di installare la prima linea di produzione in Europa di moduli fotovoltaici stradali.
Allo stato, dunque, il progetto industriale di Tea Tek per il sito di via Argine ha un orizzonte temporale al 2028 e - come anticipato - prevede il progressivo riassorbimento dell'intero perimetro occupazionale ex Whirlpool, oltre ad investimenti iniziali di circa 20 milioni di euro, e un periodo di 9 mesi per l'acquisizione, l'installazione e l'avvio delle prime linee di produzione.
La società ha manifestato, altresì, interesse a valutare le condizioni per il ricorso alle agevolazioni finanziarie offerte dal Ministero delle Imprese e del made in Italy.
Si conferma, pertanto, qualora ne ricorrano i presupposti, il pieno supporto con tutti gli strumenti disponibili per raggiungere l'obiettivo della reindustrializzazione dello stabilimento di via Argine, finalizzato al rilancio del sito e alla piena salvaguardia e sviluppo occupazionale. A tal proposito, informo anche che il tavolo dedicato allo stabilimento dell'ex Whirlpool continuerà a riunirsi per monitorare l'evoluzione del progetto in parola. Il prossimo incontro sarà convocato a valle delle interlocuzioni tecniche tra il Ministero e la società, finalizzate a valutare la sussistenza delle condizioni per un intervento di supporto finanziario.
Sulla questione relativa agli ammortizzatori sociali, come ho già detto, la società ha previsto un progressivo riassorbimento del perimetro occupazionale e sarà pertanto necessario il coinvolgimento del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali non appena il progetto prenderà vita, anche all'esito della presentazione del piano industriale definitivo.
ARTURO SCOTTO, Grazie, Presidente. Ringrazio la Sottosegretaria e dichiaro di essere soddisfatto rispetto alla risposta. Penso che sia un fatto importante che il Governo si impegni a trovare gli strumenti per rafforzare l'intervento dell'azienda, gli strumenti finanziari necessari e, dunque, anche gli attori pubblici che possono intervenire. Io avevo chiesto se fosse fondata la possibilità di un sostegno, di un supporto anche di Invitalia.
Credo, altresì, che sia necessario lavorare sugli ammortizzatori sociali; bene, dunque, il tavolo e bene il coinvolgimento del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Occorre, da questo punto di vista, fare presto e per due motivi: primo, perché come è noto, come è stato detto dalla Sottosegretaria, passeranno 9 mesi prima, probabilmente, di attivare le prime linee di produzione, dunque, occorre far lavorare una parte delle maestranze già da subito e in quell'arco temporale occorre garantire il reddito di quei lavoratori, l'adeguata formazione, evitando anche che questo gravi eccessivamente sui costi di un'impresa che già è impegnata dentro uno sforzo enorme per rilanciare il sito.
Per quello che riguarda noi del Partito Democratico vigileremo perché queste scadenze, questo cronoprogramma che è stato illustrato alla Sottosegretaria trovi la piena realizzazione, abbiamo tutti interesse a fare sistema, abbiamo tutti interesse perché l'operazione Tea Tek decolli quanto prima e quelle lavoratrici e quei lavoratori tornino a lavorare, tornino a produrre, tornino ad avere quella dignità, quella forza che hanno dimostrato in tutti questi mesi di mobilitazioni continue, di capacità di interlocuzione con il mondo della politica, con la città e con tanti settori che hanno guardato con fiducia e con speranza a quella lotta, che ha dimostrato che ci sono vertenze che possono avere una chiusura positiva se c'è un lavoro comune, se c'è un interesse a salvaguardare, in questo Paese e soprattutto nel Mezzogiorno, l'industria.