Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
secondo i dati dell'ultimo report «I numeri del cancro in Italia 2021» il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne con circa 55.000 nuove diagnosi nel 2020 e nel 2021 sono stimati 12.500 decessi;
al fine di contrastare tale patologia, il Parlamento europeo nel 2003 e nel 2006 ha emanato due risoluzioni che impegnano ogni Stato membro ad assicurare entro il 2016 la costituzione di centri multidisciplinari di senologia specializzati allo scopo di trattare specificamente tale malattia per incrementare la sopravvivenza e la qualità della vita delle donne europee;
la Conferenza Stato-regioni, tramite l'intesa n. 185/CSR del 18 dicembre 2014 ha approvato le «Linee di indirizzo sulle modalità organizzative e assistenziali della rete dei Centri di senologia» con le quali ogni regione deve dotarsi di un centro di senologia multidisciplinare ogni 250.000 abitanti: ogni centro deve trattare almeno 150 nuovi casi ogni anno e deve avere almeno un core team di 6 professionisti dedicati: radiologo, chirurgo, patologo, oncologo, radioterapista, data manager;
la richiamata intesa, al fine di coordinare e monitorare i centri di senologia, ha previsto, al punto 2, l'istituzione di un Tavolo di coordinamento presso il Ministero della salute, con la partecipazione di esperti dello stesso Ministero, dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano;
nonostante il tempo trascorso, ad oggi, il Tavolo di coordinamento nazionale non ha esercitato compiutamente le proprie funzioni, visto le rilevanti difformità territoriali nell'attuazione delle Breast Unit, così come evidenziato più volte anche dall'«Alleanza Europa Donna Parlamento», movimento a tutela del diritto alla prevenzione e cura del tumore al seno;
ultimamente, inoltre, Europa Donna Italia, in partnership con la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) e con A.P.S. Senonetwork Italia ha presentato il progetto «Fortemente». Attraverso il progetto, articolato in due distinte fasi, riguardanti una ricognizione dei servizi di psico-oncologia attivi nelle Breast Unit e la valutazione del servizio di psico-oncologia a distanza, con l'obiettivo di analizzare lo stato dell'arte di un adeguato supporto psico-oncologico all'interno dei Centri di Senologia italiani, sono state evidenziate numerose criticità in merito ai servizi di psico-oncologia offerti sul territorio nazionale, nonostante le linee guida sopracitate prevedano la figura dello psico-oncologo tra quelle che compongono la squadra multidisciplinare che assiste la paziente, dalla comunicazione della diagnosi fino al completamento del follow-up –:
alla luce dei fatti sopraesposti se il Ministro non ritenga necessario, per quanto di propria competenza, predisporre un intervento normativo volto ad assicurare in tutte le regioni l'applicazione completa ed uniforme delle linee guida delle reti oncologiche e sulle reti dei centri di senologia, con particolare riguardo ai servizi di psico-oncologia prevedendo anche l'inserimento del servizio psico-oncologico all'interno del livelli essenziali di assistenza.