26/09/2017
Nicodemo Nazzareno Oliverio
3-03273

 

Al Ministro delle politiche agricole alimentari. – Per sapere – premesso che:
   i dati del Censimento Agricoltura 2010 mostravano la grande difficoltà di ricambio generazionale nel settore agricolo e un processo di senilizzazione che determinava un freno alla competitività (minore propensione all'innovazione – intesa come di prodotto, di processo e di mercato – e agli investimenti) e rischi di carattere ambientale legati all'abbandono e alla conseguente riduzione della gestione del territorio;
   i conduttori over 65 secondo i dati Istat coltivano un quarto della superficie agricola utilizzata nazionale e producono un quinto dell'intera produzione;
   nel 2015 la Coldiretti ha segnalato una inversione di tendenza con un aumento pari al 35 per cento degli agricoltori al di sotto dei 35 anni che, tra imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricole sono arrivati a superare le 70 mila unità;
   si tratta di una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che non si limitano a produrre alimenti « made in Italy» ma che stanno contribuendo a difendere cultura e bellezza del Paese;
   secondo dati Ismea la tendenza è confermata anche nel 2016, con un ulteriore aumento dei giovani agricoltori che a settembre 2016 risultavano 16.200 in più rispetto al corrispondente periodo del 2015, crescendo quindi del 9,1 per cento;
   la crescita della componente giovanile in agricoltura rappresenta un fattore competitivo fondamentale confermato, negli ultimi 3 anni, dallo sviluppo del settore primario che ha registrato un aumento dell’export da 33 miliardi a 38,4 miliardi di euro;
   in base ai dati Eurostat, in Italia le aziende agricole guidate da giovani al di sotto dei 35 anni, ottengono un ricavo di 73.000 euro, a fronte di una media di 43.000 con una performance superiore anche ai pari età europei, che si attestano su una media di 44.000 euro;
   è necessario continuare a mantenere alta l'attenzione sul ricambio generazionale, con politiche a servizio dei giovani che facilitino non solo l'ingresso di quest'ultimi nel settore agricolo, ma anche attività di formazione e consulenza che li accompagnino nello sviluppo continuo della propria azienda e nel mantenimento della stessa una volta avviata;
   è necessario, inoltre, semplificare l'accesso alla terra e al credito per i giovani al fine di favorire il loro stabile inserimento nel settore –:
   quali interventi siano stati messi in campo dal Governo, con quali risultati e quali strumenti si intendano attivare nei prossimi mesi.