29/05/2017
Andrea De Maria
3-03053

Per sapere – premesso che:
   Bologna è il territorio che nel quadro delle aree metropolitane si posiziona al primo posto in Italia per potenzialità di sviluppo, per la presenza di fattori di eccellenza – produttivi, di ricerca, culturali – che contribuiscono in modo decisivo a profilare la competitività del sistema bolognese tra le regioni europee più avanzate;
   la risposta del Governo all'impegno della città rappresenta il riconoscimento della rilevanza strategica di Bologna e il rafforzamento dell'azione di sostegno agli elementi di eccellenza del Paese. Questo impegno si traduce in investimenti che stimolano la competitività della città e del suo territorio, promuovono la mobilità sostenibile, concorrono a risolvere particolari tematiche cittadine e a implementare un piano per la rigenerazione urbana e per la tutela del paesaggio, creano opportunità nuove di carattere imprenditoriale e occupazionale;
   l'impegno di Bologna si caratterizza per l'attenzione ai temi della sicurezza del territorio di tipo strutturale, alle condizioni di fragilità socio-economica di una parte della popolazione e ad un piano complessivo di rigenerazione urbana;
   la legge n. 56 del 7 aprile 2014 «Disposizioni sulle città Metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni», all'articolo 1, comma 2, definisce le città metropolitane quali «enti territoriali di area vasta» con le seguenti finalità istituzionali generali: «cura dello sviluppo strategico metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee»;
   con legge n. 208 del 28 dicembre 2015 è stato istituito per l'anno 2016 il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, finalizzato in particolare alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate, l'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, la mobilità sostenibile, lo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano;
   la Presidenza del Consiglio dei ministri, il comune di Bologna e la città metropolitana di Bologna hanno condiviso la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, miranti alla realizzazione degli interventi necessari per la creazione di opportunità per Bologna e per la messa in sicurezza e l'infrastrutturazione del territorio della città e del territorio metropolitano;
   l'articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, prevede che gli interventi che coinvolgono una molteplicità di soggetti pubblici e privati ed implicano decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico delle amministrazioni statali, regionali e degli enti locali possano essere regolati sulla base di accordi;
   l'istruttoria svolta dal Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno ha definito lo stanziamento di 110 milioni di euro di risorse nazionali per la città metropolitana di Bologna;
   appaiono importanti e significative le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri rilasciate in occasione della sua presenza a Bologna il 10 maggio 2017;
   vanno evidenziate la grande attenzione positiva del Governo al ruolo delle città metropolitane e la capacità comune di programmazione fra istituzioni nazionali regionali e locali che si è tradotta nel patto per Bologna, la cui attuazione è fondamentale cominci a realizzarsi al più presto, prima di tutto rendendo effettiva la disponibilità delle risorse finanziarie previste –:
   quali siano le modalità e i tempi di effettiva erogazione delle risorse finanziarie di competenza nazionale.