18/02/2016
Giovanni Burtone
3-02024

Per sapere – premesso che: 
nella notte tra il 16 e il 17 febbraio 2016 si è registrato un tentativo di furto presso lo sportello bancomat della filiale del Banco di Napoli in via Manzoni a Ferrandina; 
nel tentativo di furto è stato utilizzato dell'esplosivo; 
a seguito dello scoppio sono giunti sul posto vigili del fuoco e carabinieri; 
in provincia di Matera si registrano da tempo tentativi di rapina a danno di sportelli bancomat e postamat, ma hanno riguardato in particolare comuni più prossimi al confine con la vicina Puglia; 
Ferrandina è un importante centro della Valle del Basento e tale episodio desta preoccupazione anche perché recentemente si sono registrati furti in appartamenti e nelle campagne –: 
quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di rafforzare i dispositivi di sicurezza presso il comune di Ferrandina potenziando la dotazione organica della locale stazione dei carabinieri e promuovendo l'installazione di sistemi di videosorveglianza per un migliore e più efficace controllo del territorio. 

Seduta del 23 febbraio 2016 

Risponde Domenico Manzione, Sottosegretario di Stato per l'interno, replica Giovanni Burtone

Risposta del governo

Grazie Presidente. Con le interrogazioni all'ordine del giorno, discusse congiuntamente in quanto vertenti sulla medesima tematica, gli onorevoli Burtone, Battaglia, Cuomo e Vico richiamano l'attenzione sull'incremento dei reati di natura predatoria che si sarebbe registrato soprattutto in alcune zone del materano, chiedendo quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire la sicurezza dei cittadini e per rafforzare i presidi di polizia, nonché i sistemi di videosorveglianza. 
In via generale, premetto che i dati statistici a disposizione non evidenziano un incremento generalizzato di tali tipi di reato nella provincia di Matera, anche se non si può sottacere che il reiterarsi di alcuni episodi, tra i quali quelli citati nelle interrogazioni, ha destato la particolare attenzione delle forze di polizia. Mi riferisco essenzialmente ai furti – sedici, per la precisione – in danno agli sportelli bancomat che si sono verificati in questi mesi, sette dei quali l'anno scorso, nove in questo primo scorcio del 2016. Quelli consumati effettivamente sono stati solo quattro, gli altri sono rimasti a livello di tentativo, anche grazie, in alcuni casi, all'intervento delle pattuglie delle forze di polizia intervenute prontamente.  Sui delitti in questione sono in corso, ovviamente, approfondite indagini di polizia giudiziaria, volte ad accertare, tra l'altro, la loro imputabilità ad organizzazioni criminali operanti, più in generale, nei territori di Basilicata e Puglia. I danni provocati da tali episodi hanno indotto le Poste italiane a sospendere il servizio di prelevamento di danaro dagli sportelli automatici nelle ore in cui gli uffici sono chiusi, in analogia a quanto già disposto nel territorio pugliese, dove si sono verificate analoghi fenomeni. Gli episodi, infatti, sono avvenuti sempre nelle ore notturne e, spesso, nei fine settimana, nel presupposto che, in tali giorni, i dispositivi in questione presentino una maggiore disponibilità di danaro. 
Al fine di individuare più efficaci strategie di contrasto, la situazione è stata esaminata in diverse sedute del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Matera, oltre che in alcune riunioni tecniche di coordinamento delle forze di polizia aperte alla partecipazione dei responsabili della sicurezza di Poste Italiane e dell'Associazione bancaria italiana. In tali sedi, sono stati presi accordi per l'adozione da parte delle banche e degli uffici postali di più incisive misure di sicurezza passiva, considerato anche che gli effetti deterrenti di quelle attuali sono sminuiti, di fatto, dalle tecniche sempre più aggiornate utilizzate dalla criminalità. 
Nello stesso senso, i predetti istituti sono stati sollecitati ad attuare le disposizioni del Protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità in banca, sottoscritto tra prefettura, ABI e le banche, firmatarie nel 2009; Protocollo che, peraltro, è attualmente oggetto di riesame ai fini della sua integrazione con la previsione di ulteriori misure di sicurezza a tutela degli sportelli bancari, compresi quelli bancomat. 
Inoltre, tenuto conto che, come detto, i reati in questione si concentrano generalmente nei fine settimana, è stata concordata l'intensificazione in quei giorni dei servizi di prevenzione e contrasto delle forze di polizia territoriale. D'altro canto, la società Poste italiane si è impegnata a organizzare, con la collaborazione delle forze di polizia, appositi incontri per informare i propri dipendenti sui comportamenti da tenere in caso di rapina, nonché ad adottare tutte le misure di sicurezza passiva necessarie, tenendo conto della funzionalità, delle caratteristiche e delle esigenze di sicurezza dei diversi uffici postali.
Rimanendo in tema di reati predatori, rappresento, per completezza d'informazione, che, durante la scorsa estate, il territorio provincia di Matera è stato interessato anche da vari furti di rame in danno delle linee elettriche. In un caso, il fenomeno ha riguardato una grande struttura turistica situata a Scanzano Jonico, di cui è stata compromessa temporaneamente la funzionalità. Al fine di contrastare la diffusione di tale specifico tipo di furti, le forze di polizia, d'intesa con i responsabili della sicurezza dell'ENEL, hanno dato maggiore impulso alle attività investigative ed intensificato, anche in questo caso, i servizi di prevenzione e controllo del territorio. 
In due delle interrogazioni in discussione, gli onorevoli interroganti richiamano l'attenzione sulla situazione della sicurezza pubblica nel comune di Ferrandina, che sarebbe stato colpito in questi mesi da una recrudescenza dei furti nelle abitazioni e nelle campagne e nel cui territorio si è verificato, la settimana scorsa, un tentativo di furto in danno di uno sportello bancomat. 
Quanto ai furti nelle abitazioni e nelle campagne, i dati statistici disponibili evidenziano come si tratti di episodi numericamente contenuti. Nel periodo intercorrente tra giugno 2015 e gennaio di quest'anno, sono stati denunciati diciannove casi, a fronte dei ventitré verificatisi nello stesso periodo dell'anno precedente. Si ritiene che tale decremento possa essere ascritto alla costante attività di prevenzione e controllo svolta dalle forze di polizia territoriale, unitamente al Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato. 
Segnalo, inoltre, che è stata applicata la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Ferrandina nei confronti di alcuni pregiudicati originari della provincia di Bari, la cui presenza sul territorio non era giustificata. 
In relazione alla richiesta di disporre il potenziamento della dotazione organica della locale stazione dei carabinieri, rappresento che in essa prestano servizio nove militari, di cui uno assegnato di recente. Tale dotazione è in linea con quella degli omologhi reparti dislocati in ambito regionale, alcuni dei quali connotati da livelli di popolazione e superficie superiori. Tenuto conto che la stazione assicura i servizi di controllo del territorio in maniera assidua, unitamente alla compagnia carabinieri di Pisticci, il comando provinciale dei carabinieri non ritiene necessario al momento disporre un ulteriore potenziamento dell'organico. 
Su un piano più generale, gli onorevoli interroganti chiedono anche il rafforzamento del presidio delle forze dell'ordine di stanza nel materano. Ricordo in proposito che il dispositivo dispiegato nella provincia si compone di 268 appartenenti ai ruoli operativi della Polizia di Stato e di 391 militari dell'Arma dei carabinieri, affiancati da 202 appartenenti alla Guardia di finanza. La dotazione complessiva ammonta, quindi, a 861 unità, rispetto ad una previsione organica di 927 unità, con un deficit medio di circa il 7 per cento. 
Nello scorso mese di novembre, in occasione della distribuzione tra le varie sedi di servizio del personale del 193o Corso di formazione per agenti, sono state assegnate quattro unità alla questura di Matera. 
Riesce difficile in questa fase provvedere all'ulteriore ripianamento delle carenze di organico sopra evidenziate, data la prioritaria attenzione che è attualmente riservata, in sede di destinazione del personale, alle esigenze straordinarie degli uffici e comandi competenti sui luoghi di culto coinvolti nel Giubileo della Misericordia. Eventuali assegnazioni agli apparati di sicurezza materani potranno essere valutate in occasione di future immissioni personale, compatibilmente con le risorse disponibili e le necessità degli uffici di polizia a livello nazionale. 
Gli onorevoli interroganti pongono, infine, il problema della diffusione dei sistemi di videosorveglianza nel territorio regionale e richiamano a tal fine alla possibilità di fare ricorso ai fondi comunitari. Condivido l'importanza che essi attribuiscono a tali dispositivi ai fini del rafforzamento degli standard di sicurezza e anche della percezione di sicurezza da parte della collettività e del tessuto economico lucano. 
Sono numerose le amministrazioni comunali del materano che hanno espresso l'intendimento di dotarsi dei sistemi in questione, esse, tuttavia, hanno rappresentato in più occasioni la carenza delle risorse finanziare necessarie ad installarli. Analoghe difficoltà sono state manifestate dalla città di Matera, che necessita, più di ogni altro, di tali dispositivi, anche in vista del flusso turistico derivante dalla designazione di Capitale europea della cultura per l'anno 2019.
Per finanziare la diffusione di sistemi di videosorveglianza ritengo senz'altro percorribile il canale dei fondi comunitari, a cui ha fatto riferimento l'onorevole Burtone. In proposito, ricordo che, per il periodo 2014-2020, i comuni lucani, al pari di quelli della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, hanno titolo ad accedere ai fondi della programmazione settennale messi a disposizione dall'Unione europea per sostenere azioni mirate ed accrescere il livello di legalità nei rispettivi territori attraverso il miglioramento del tessuto amministrativo, economico e sociale. Riguardo a tali fondi, il Dipartimento dalla pubblica sicurezza, in qualità di autorità di gestione, ha messo a punto la proposta di Programma operativo nazionale «Legalità 2014-2020», che è stata approvata dalla Commissione europea con decisione dello scorso 20 ottobre. Questa proposta prevede che l'Asse II, dotato di complessivi 98 milioni di euro, sia destinato al presidio al presidio dei contesti territoriali vulnerabili, che potranno essere individuati con il ricorso allo strumento degli accordi territoriali di sicurezza integrata per lo sviluppo, di cui al decreto-legge n. 93 del 2013, da stipularsi tra il Ministero dell'interno e le regioni e gli enti locali interessati.

Replica

Presidente, io mi dichiaro soddisfatto dell'articolata risposta che il sottosegretario ha voluto dare alle nostre interrogazioni, anche se farò alcune proposte operative che aggiungono alcune iniziative che io credo siano necessarie per quelle comunità. Noi, stamani, signor sottosegretario, discutiamo sei interrogazioni, che io ho posto su questo tema; personalmente, insieme ad altri colleghi, abbiamo presentato oltre quindici interventi ispettivi sulla materia. 
Poiché lei ha messo in evidenza alcuni dati statistici, mi permetto di sottolineare che, in quel territorio, veramente c’è un problema di sicurezza, ed è un problema che è affiorato a seguito di numerosi furti che si sono realizzati nelle abitazioni. Si è parlato anche – e lei lo ha sottolineato – di furti di cavi elettrici, del rame, nelle campagne; c’è stata, invece, un'accentuazione di alcune rapine nei confronti di banche e delle Poste, in particolare vengono sottratti distributori automatici di banconote. La modalità è sempre quella che noi sappiamo: arrivano con macchine di grossa cilindrata, mettono dell'esplosivo e poi portano via il distributore. 
Le aree maggiormente interessate sono queste della provincia di Matera, ma anche di Potenza: la Basilicata è toccata pesantemente da questi fenomeni, probabilmente ci sono organizzazioni criminali che operano con una particolare azione decisa in queste comunità. Io penso, però, signor sottosegretario, che l'azione messa in campo dalle Poste sia ampiamente insufficiente, perché dire che non si può utilizzare il bancomat nelle ore fuori servizio delle Poste è un modo che, in certo qual senso, penalizza il cittadino che paga un servizio, ma la cosa più grave – ed è quella che maggiormente interessa noi interroganti, ma anche, mi permetto di dire, le comunità interessate – è che non c’è un'azione decisa, forte, da parte anche dello Stato e delle sue istituzioni per fronteggiare questo fenomeno, che, purtroppo, cresce in quelle realtà. 
Allora, che cosa noi ci permettiamo di segnalare ? Lei ha fatto con onestà un'analisi dei fatti, ha anche riferito quali sono stati gli interventi promossi dal Ministero per richiedere, da parte del Comando dei carabinieri, una presenza più assidua. Noi pensiamo che sia necessario il potenziamento – che sia necessario ! – e diciamo questo perché su Pisticci c’è un commissariato che ha bisogno di avere più uomini e più mezzi, perché non c’è dubbio che c’è la comunità di Salandra, ma anche di Ferrandina, che vengono interessate, è un'area industriale importantissima per quella comunità e, quindi, un presidio importante del territorio va ulteriormente consolidato. Così come, per quanto riguarda la stazione dei Carabinieri di Ferrandina: sì, c’è un ottimo un ottimo maresciallo, Zaltini, che opera in quella comunità, però mi permetto di dire che anche per Ferrandina va posto un problema di potenziamento.
Credo che una strada importante sia l'utilizzazione dei fondi strutturali per potenziare la videosorveglianza, ma fatta va fatta un'azione di coordinamento seria. Guardi, stamane, la Sicilia riportava un articolo in cui, ad Acireale, è stata trovata la banda dei distributori di banconote, dei bancomat, perché c'era una banda che lì operava, è stata fatta un'attività investigativa importante e sono stati trovati i responsabili. Ora, io credo che fermarsi a dire ’il bancomat va utilizzato solo nell'orario di servizio’ sia qualcosa di assolutamente inaccettabile. 
Quindi, chiediamo questo potenziamento. Sappiamo, tra l'altro, che il Ministro Alfano nei prossimi giorni sarà a Matera, ci auguriamo che possa dare una spinta anche ad alcune iniziative concrete che possano rafforzare la presenza dello Stato in quelle comunità.