18/05/2015
Andrea Martella
3-01501

Per sapere – premesso che: 
nella serata di mercoledì 13 maggio 2015 all'interno dell'ospedale civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia, nell'ala storica del Rio delle Mendicanti, è divampato un incendio che ha impegnato per tutta la notte i vigili del fuoco; 
per fortuna l'ala era vuota in quanto da poco i pazienti del reparto di medicina erano stati trasferiti presso il nuovo padiglione Jona; 
le fiamme si sono espanse rapidamente facendo crollare una parte del tetto e lambendo anche una finestra della chiesa;
secondo quanto viene riportato anche dalle cronache dei giornali all'interno delle sale dismesse la presenza di alcuni contenitori di solventi potrebbe aver alimentato le fiamme; 
il fumo acre del rogo ha investito buona parte della città e le fiamme erano ben visibili anche dall'esterno; 
a seguito dei danni la competente Asl 12 è stata costretta a trasferire anche i reparti per la dialisi e il laboratorio di analisi in quanto inagibili e ha deciso di allestirne uno provvisorio per le urgenze di necessità dell'ospedale civile in un'altra ala del nosocomio, mentre i campioni per le analisi di routine saranno trasferiti al laboratorio di Mestre, pur continuando a operare il centro prelievi; 
all'indomani vi è stato un sopralluogo del magistrato il quale dopo il sequestro della parte danneggiata è chiamato ad accertare le cause dell'incendio; 
i danni ammonterebbero a circa un milione di euro e inevitabilmente si verranno a creare dei disagi per i pazienti e il personale sanitario in servizio –: 
se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, al fine di favorire il superamento della emergenza che si è venuta a determinare e consentire il ritorno a un pieno funzionamento della struttura ospedaliera veneziana.