16/11/2015
Alberto Losacco
3-01851

Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che: 
la stagione della raccolta delle olive si annuncia molto positiva in Puglia e la produzione dopo i pessimi risultati dell'anno scorso farà segnare un importante incremento sia in termini di qualità che di quantità; 
la minaccia all’«oro verde» di Puglia non arriva solo dalla concorrenza sleale e dalla contraffazione ma anche dai predoni delle campagne, dove si registrano raid di squadre organizzate, che in un'ora riescono a raccogliere oltre un quintale di olive; 
rapinare una cisterna piena di olio può fruttare anche oltre 200 mila euro; 
i tentativi di furti sono ripresi anche quest'anno, tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde, mentre altri si sono affidati ad istituti di vigilanza; 
molti comuni sono corsi ai ripari predisponendo delle squadre di intervento per contrastare furti e ciò riguarda le campagne di Bitonto, Andria, Barletta, Bisceglie, Minervino Murge, Ruvo, Palo del Colle, Terlizzi, Canosa, Molfetta, Noicattaro, Rutigliano, Conversano, Gioia Turi, Acquaviva, Sammichele, Casamassima, Locorotondo, Putignano, Castellana Grotte, Monopoli; 
le olive rubate alimentano una filiera illegale nella quale si inseriscono grossisti spesso «improvvisati» che rivendono a prezzo maggiorato (anche 20 euro in più al quintale) ai frantoi del Centro e Nord Italia dove la produzione olivicola è stata scarsa per diversi fattori, ma dove la richiesta di olio e la presenza di impianti di trasformazione è comunque alta; 
le forze dell'ordine hanno già arrestato numerose persone dedite a furti di olive e di olio trasformato; 
occorre rafforzare la vigilanza e la presenza delle forze dell'ordine, anche utilizzando strumenti tecnologici –: 
se il Governo sia a conoscenza di tale fenomeno e quali iniziative intenda adottare non solo per il rafforzamento della vigilanza da parte delle forze dell'ordine ma anche per prevedere misure di sostegno fiscale per l'installazione di strumenti tecnologici, come ad esempio videocamere e sistemi di allarme, o detrazioni per le spese sostenute per pagare istituti di vigilanza privati, al fine di contrastare un fenomeno purtroppo in crescita che penalizza un comparto che vive già non poche difficoltà, quale quello olivicolo.