27/10/2015
Giampiero Giulietti
3–01787

Per sapere – premesso che: 
molte sono state le segnalazioni in questi giorni specialmente da parte dei pendolari umbri costretti a viaggiare dentro carrozze surriscaldate e spesso sporche; 
la regione Umbria ha posto la questione all'attenzione della direzione regionale di Trenitalia, chiedendo, tra l'altro, una soluzione a una situazione oramai insostenibile per tantissimi cittadini che utilizzano il treno per motivi di lavoro, di studio e altro, anche in virtù di quanto stabilito dal contratto di servizio tra regione Umbria e Trenitalia che prevede l'effettuazione di servizi con uno standard ben definito e specifiche penalità a fronte di eventuali disservizi, che, però, devono essere occasionali e non sistematici come quelli attualmente rilevati, imputabili sostanzialmente a un'inadeguata ordinaria manutenzione dei rotabili o per altre cause al momento non conosciute; 
la regione si sta impegnando anche in relazione ai treni Intercity che non sono compresi nel contratto di servizio stipulato conTrenitalia –: 
quali iniziative il Governo intenda mettere in atto, per quanto di competenza, nei confronti di Trenitalia per risolvere una situazione insostenibile per migliaia di cittadini umbri e non solo costretti a viaggiare su carrozze senza aria condizionata (e in questi giorni con temperature intorno ai 40 gradi), oppure in molti casi malfunzionante e spesso senza un'adeguata e minima pulizia, tenendo conto, inoltre, che la situazione in cui versano tanti pendolari va ormai avanti da diverse settimane.

 

Seduta del 27 ottobre 2015

Risponde Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, replica Giampiero Giulietti

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Rispondo congiuntamente in quanto gli atti in discussione vertono su analogo argomento. 
In premessa, evidenzio che, in base a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 422 del 1997, la programmazione dei servizi regionali, i quali assicurano principalmente la mobilità della clientela pendolare, è di competenza regionale. 
Pertanto, i rapporti delle singole regioni con Trenitalia sono disciplinati da contratti di servizio, nell'ambito dei quali vengono stabiliti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare sulla base delle risorse economiche rese disponibili da ciascuna regione per il trasporto ferroviario nel proprio territorio, nonché i relativi standard qualitativi e i meccanismi di penalità da applicare nei casi di eventuali difformità dai parametri contrattualmente stabiliti. 
Ricordo anche che i servizi ferroviari regionali sono oggetto di un processo di razionalizzazione ed efficientamento, come previsto dall'articolo 16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012, così come modificato e integrato dall'articolo 1, comma 301, della legge di stabilità 2013. Tale processo è oggetto di verifica da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche nell'ambito dell'attività dell'Osservatorio nazionale sul trasporto pubblico locale, istituito con l'articolo l, comma 300, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. 
In via generale, occorre considerare che il parco rotabili del trasporto regionale ha attualmente un'età media di circa 25 anni, alcune carrozze sono prive di impianto di climatizzazione, mentre per altre l'installazione è successiva alla costruzione e ciò determina problemi di compatibilità con la struttura dei mezzi e una limitata affidabilità. Soltanto i rotabili di ultima generazione, infatti, sono dotati di impianti adeguati e pienamente efficaci: per i mezzi più recenti la percentuale media di efficienza della climatizzazione è stata di circa il 95 per cento, mentre per quelli più vecchi si sono sfiorate percentuali di indisponibilità pari al 40 per cento nei giorni più critici. 
Inoltre, va rilevato che mentre alcune regioni hanno investito risorse economiche per il rinnovo del materiale rotabile, altre non hanno seguito la medesima linea di indirizzo. È evidente, quindi, come a fronte di picchi di temperature come quelli della scorsa estate si possano essere determinate situazioni di rilevante criticità su treni regionali e intercity, con i conseguenti disagi ai viaggiatori riferiti dagli onorevoli interroganti. 
In ogni caso, per fronteggiare l'emergenza caldo della scorsa estate, Trenitalia ha predisposto una serie di misure su tutto il territorio nazionale: presenziamento a bordo treno con tecnici esperti in climatizzazione sulle tratte più critiche; istituzione di presidi tecnici nelle principali stazioni; aumento delle attività manutentive sulle carrozze con prestazioni straordinarie; incremento del presidio degli impianti di manutenzione; rafforzamento delle attività di assistenza alla clientela con distribuzione di kit di conforto e previsione, ove necessario, di mezzi alternativi per il trasporto di viaggiatori nonché di pernottamenti in strutture alberghiere; rotazione strategica dei convogli, finalizzata a utilizzare quelli più performanti o con maggiori dotazioni tecnologiche, nelle aree e lungo le linee dove i picchi di calore erano più elevati; massima attenzione durante le soste, con l'avvio della climatizzazione nelle vetture con largo anticipo rispetto agli orari di partenza dei treni. 
Inoltre, Trenitalia fa presente di aver disposto, nelle situazioni di maggiore criticità, indennizzi variabili a seconda dell'entità del disagio subito dai viaggiatori. Anche in Umbria sono state adottate misure straordinarie con, in modo particolare, l'attivazione ditask force e impianti di manutenzione aperti continuativamente. Le azioni messe in campo hanno consentito di ridurre, già nella seconda parte del mese di luglio, fino al 50 per cento dei guasti agli impianti di climatizzazione delle vetture in circolazione nella regione Umbria. 
Circa la pulizia dei treni regionali dell'Umbria, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti solleciterà Trenitalia ad aprire un dialogo costante con le regioni al fine di individuare soluzioni adeguate per migliorare gli standard qualitativi contrattualmente previsti. 
Quanto, infine, al materiale rotabile intercity, assicuro che in sede di rinnovo del contratto di servizio Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-Ministero dell'economia e delle finanze-Trenitalia verrà senz'altro presa in considerazione la possibilità di prevedere adeguate risorse per l'ammodernamento dei rotabili.

Replica

Grazie, Presidente. Io ringrazio il Governo per la risposta e per gli impegni presi per il futuro. Oggi siamo ad ottobre e le preoccupazioni che abbiamo avuto per i mesi estivi non vorremmo si manifestassero, in modo ovviamente differente, per i mesi invernali. Prendo atto degli impegni del Governo, sia sugli intercity sia per quanto riguarda la pulizia sia per quanto riguarda la manutenzione. È evidente che la regione Umbria necessita di un sistema ferroviario di trasporti più efficiente; è evidente, altresì, che il Governo e la regione insieme dovranno su questo, attraverso i contratti di servizio e attraverso un impegno comune, poter garantire ai pendolari, a chi usufruisce del trasporto su ferro, adeguati servizi in termini di pulizia, di efficienza e di puntualità, uno dei problemi che, tra l'altro, si pone spesso, anche al di là del periodo estivo. Tra l'altro, auspico anche che Governo e regioni, soprattutto in un rapporto stretto tra RFI e la rete ferroviaria regionale, possano insieme, anche su questo, procedere ad un miglioramento della rete ferroviaria umbra, tenendo anche presente che la stessa rete regionale, con la parziale interruzione di quella che era l'ex ferrovia centrale umbra, oggi ha bisogno di maggiore impegno e maggiore manutenzione. Per questo, è auspicabile che regione e Governo trovino il modo di avere un rapporto sempre più sinergico con Rete ferroviaria italiana e la rete regionale, per poter garantire interazione ma anche per poter supplire a carenze comunque presenti nel territorio. Dopo di che, nel contratto di servizio si potrà trovare anche qualche necessario aggiustamento che consenta ai pendolari umbri di avere un servizio migliore.