23/07/2015
Michele Anzaldi
3-01636

Per sapere – premesso che: 
in data 21 luglio 2015 nel corso della trasmissione «47.35. Parallelo Italia» condotta da Gianni Riotta, in diretta televisiva da Napoli, su rai3, è andata in onda, visto da centinaia di migliaia di cittadini, un episodio di assoluta intolleranza; 
la trasmissione di approfondimento politico in diretta da piazza Municipio di Napoli ha visto la presenza di alcuni gruppi di contestatori che per tutta la serata hanno inscenato azioni di protesta; 
la sicurezza ha bloccato anche un manifestante che voleva salire sul palco e cori e contestazioni hanno fatto da sottofondo a buona parte della trasmissione; 
la situazione è poi degenerata durante l'esibizione della cantante Malyka Ayane quando sono stati lanciati degli oggetti tra cui una bottiglia verso il palco inducendo la cantante ad interrompere la propria performance; 
si è in presenza di un episodio di intolleranza molto grave che non ha consentito che si potesse svolgere in maniera normale una trasmissione televisiva del servizio pubblico –: 
se le autorità preposte fossero a conoscenza di possibili situazioni di pericolo per la location individuata e quali misure fossero state adottate per prevenire situazioni che poi si sono verificate, nonché se e cosa non abbia funzionato; poiché potrebbe scattare un meccanismo emulativo, quali iniziative di competenza intenda adottare per scongiurare il ripetersi di simili episodi che arrecano non pochi danni all'immagine del Paese nonché al sereno svolgimento di trasmissioni che hanno come obiettivo quello di informare l'opinione pubblica.

Seduta del 2 febbraio 2016

Risposta del governo di Filippo Bubbico, Viceministro dell'Interno, replica di Michele Anzaldi.

Risposta del governo

 Grazie, signor Presidente, è esattamente così; l'interrogante richiama l'attenzione del Ministero dell'interno su quanto accaduto nel corso della diretta televisiva di RAI 3, Parallelo Italia, andata in onda lo scorso 21 luglio da piazza Municipio di Napoli. In particolare, l'onorevole interrogante segnala le proteste e i momenti di tensione che hanno caratterizzato la trasmissione televisiva, soprattutto quando, a conclusione della serata, è stata lanciata una bottiglia di plastica sul palco verso la cantante Malika Ayane, costretta ad interrompere l'esibizione. Informo che la questura di Napoli aveva appreso dell'evento in questione qualche giorno prima, il 17 luglio, tramite una nota in cui si comunicava anche che nella platea a ridosso del palco sarebbero state presenti circa 120 persone, tutte invitate. 
Nei giorni immediatamente successivi è stato quindi predisposto un apposito servizio d'ordine pubblico, ulteriormente rinforzato quando la questura è venuta a conoscenza della circostanza che gli organizzatori della trasmissione avevano dato la disponibilità a far intervenire nel corso della diretta televisiva esponenti di locali sodalizi di disoccupati. Complessivamente il servizio d'ordine era composto da 40 operatori della questura diretti da un primo dirigente della Polizia di Stato, coadiuvato da due funzionari. Un contributo aggiuntivo di personale è stato inoltre fornito dalla DIGOS. 
Tale dispositivo, che ha operato d'intesa con il servizio di sicurezza della RAI, ha consentito di assicurare la zona di rispetto intorno al palco e di contenere la protesta, favorendo il regolare svolgimento del programma televisivo. Verso la fine della trasmissione, un gruppo di contestatori, avendo ormai compreso che la propria richiesta di intervento, reiterata più volte alla produzione RAI durante la diretta, non sarebbe stata accolta, ha inscenato una protesta, tentando di salire sul palco. I dimostranti sono stati rapidamente bloccati dagli operatori di Polizia presenti, ma uno di loro, prima di allontanarsi, è riuscito a lanciare una bottiglia di plastica vuota verso il palco senza colpire nessuno. 
Riferisco infine che in ordine a quanto accaduto è stata subito avviata un'attività investigativa, che ha condotto, anche grazie all'ausilio delle videoriprese realizzate dalla Polizia scientifica, alla denuncia a piede libero all'autorità giudiziaria di tre manifestanti, tra i quali l'autore del lancio della bottiglia.

Replica

Presidente, rappresentante del Governo, sono parzialmente soddisfatto, perché apprendo che è in corso un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Rimane il fatto che la cosa poteva essere sicuramente gestita meglio dagli organi di Polizia: perché lo hanno visto tutti gli italiani, i disordini – almeno il rumore – ha portato all'impossibilità per il servizio pubblico di una trasmissione non dico tranquilla, ma che si potesse ascoltare, durante la quale si potesse dialogare; cosa che ha penalizzato anche l’audience, ha penalizzato tutto. Addirittura, sì, non ci sono stati feriti, però una cantante di livello internazionale alla fine ha reputato di lasciare il palco e di andare via, perché non si sentiva sicura,
non si sentiva in condizioni di svolgere la propria esibizione. Sono contento che il Governo abbia adottato questa linea dura; però sarebbe opportuno che si avessero delle certezze che non accada mai più, perché si tratta di una trasmissione di servizio pubblico, che quindi si trasforma in una vetrina nazionale per pochi facinorosi che danneggiano un lavoro di molti e impediscono il ruolo del servizio pubblico.