15/10/2018
Gianmario Fragomeli
Carnevali
3-00240

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   il ponte ferroviario e stradale San Michele è posto a superamento di una gola del fiume Adda e unisce i Comuni di Paderno d'Adda (Provincia di Lecco) e Calusco d'Adda (Provincia di Bergamo) per mezzo di una strada provinciale, posta nella parte superiore dello stesso, che vede il transito giornaliero di circa 20 mila veicoli. L'impalcato mediano della struttura è, invece, sede della linea ferroviaria Milano - Bergamo (via Carnate), tratta di notevole importanza – in termini di utilizzazione pendolaristica, sia studentesca che lavorativa – che corre a sud della provincia di Lecco;

   il ponte, bene monumentale che rappresenta un pregiato esempio di archeologia industriale, è vincolato con specifico decreto della Soprintendenza 14 luglio 1980 e, nel 2017, è stato candidato a essere inserito nella lista Unesco del patrimonio dell'umanità;

   nel 1992 è stato eseguito un intervento di manutenzione straordinaria allo scopo di alleggerirne la struttura, con istituzione del divieto di transito agli automezzi di portata superiore alle 3,5 tonnellate. Successivamente a tale intervento, non sono più state eseguite opere di manutenzione o conservazione della struttura;

   dall'anno 2012, l'amministrazione comunale di Paderno d'Adda ha più volte inoltrato a Rfi - Rete ferroviaria italiana, alle province di Lecco e di Bergamo, alla soprintendenza e a regione Lombardia molteplici richieste allo scopo di sollecitare interventi di manutenzione e di conservazione della struttura del ponte, ormai pesantemente compromessa, che non hanno avuto esito positivo;

   dal 2015, alcuni deputati del Partito Democratico e i rappresentanti degli enti locali interessati, si sono impegnati nel ricercare un accordo, con il Ministro competente e con Rfi, per il finanziamento di una serie di interventi manutentivi, ormai non più rinviabili, sulla struttura del ponte San Michele. Tale accordo è stato finalmente raggiunto nel 2016 e ha portato alla progettazione di una serie di opere finalizzate ad un restauro conservativo dell'intera struttura che prevede, tra l'altro, la sostituzione delle parti metalliche, sia strutturali, sia complementari ormai compromesse; l'investimento complessivo richiesto è di circa 20 milioni di euro finanziati da Rfi a cui si aggiungono 1,6 milioni di euro della regione Lombardia;

   a seguito del completamento delle analisi sullo stato del ponte, volto al monitoraggio delle vibrazioni e dei sondaggi e rilievi sui terreni di imposta, il 15 settembre 2018 è stata decretata la chiusura del ponte al traffico automobilistico e ferroviario;

   nonostante tale chiusura fosse stata prevista con ampio anticipo, essa sta comunque causando enormi disagi a migliaia di persone che utilizzavano il ponte quotidianamente –:

   se il Governo non ritenga necessario intervenire per accelerare lo svolgimento della prevista conferenza di servizi, in modo tale da giungere quanto prima alla validazione definitiva del progetto di restauro, alla successiva attività negoziale per l'affidamento dei lavori e quindi all'avvio dei lavori di consolidamento della struttura del ponte, allo scopo di avere il minor disallineamento tra tempi di chiusura al traffico e durata dei lavori;

   come il Governo intenda monitorare lo stato di avanzamento dei lavori di ripristino del manto stradale in maniera tale da velocizzarne la tempistica e consentire, almeno per la primavera 2019, la riapertura del ponte al traffico leggero;

   se il Governo non ritenga opportuno operare, in sinergia con i soggetti gestori Trenord e regione Lombardia, per mantenere inalterata la frequenza e gli orari dei treni, definendo al contempo le tratte dei pullman sostitutivi verso la provincia di Bergamo, suddividendoli tra quelli per studenti e quelli verso la stazione di Calusco d'Adda;

   se non si ritenga opportuno fornire informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento dei lavori ai comuni coinvolti, affinché gli stessi possano comunicare la situazione delle opere ai cittadini interessati. 

Seduta del 16 ottobre 2018

Risposta del governo di Michele Dell'Orco, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, replica di Elena Cranevali

Risposta del Governo

Grazie, mi scuso con gli interroganti per il ritardo. I lavori d'Aula hanno ricevuto un'accelerazione e al Ministero era stato indicato un orario indicativo di mezzogiorno.

Detto ciò, rispondendo congiuntamente agli atti dell'onorevole Mandelli e degli onorevoli Fragomeli e Carnevali, in quanto vertono sullo stesso argomento, il ponte San Michele, costruito nel triennio 1887-1889 dalla Società Nazionale delle Officine di Savigliano, ha una circolazione promiscua stradale, con la strada provinciale SP54, poi SP166, e la linea ferroviaria, dedicate esclusivamente al traffico pendolare.

Nel corso degli anni il ponte ha subito diversi interventi manutentivi. A partire dal 2014 è stata attivata una campagna di indagine e caratterizzazione dello stato di conservazione dell'opera, che costituiscono la base per lo sviluppo della progettazione definitiva degli interventi di manutenzione straordinaria. Il progetto definitivo, già pronto per gli interventi di manutenzione straordinaria sul ponte San Michele, è stato trasmesso agli enti competenti per le autorizzazioni, a seguito delle quali sarà possibile far partire i primi interventi sulla carreggiata stradale e per la cantierizzazione.

Questa prima fase della durata di cinque mesi consentirà la riapertura del traffico ciclopedonale entro la prossima primavera, e qua vi dò anche buone notizie: allo scopo di pervenire in tempi brevi alla riapertura della sede stradale, verrà effettuata un'attenta analisi di fattibilità in termini di stabilità dell'opera e di sicurezza dei lavoratori che saranno impiegati naturalmente nel cantiere. Per i suddetti lavori vi è copertura finanziaria per 21,6 milioni di euro, di cui 20 a carico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e 1,6 della regione Lombardia.

Quanto alla Conferenza dei servizi, la Prefettura di Bergamo ha evidenziato che la riunione congiunta con la Prefettura di Lecco e i diversi enti istituzionali coinvolti, tenutasi lo scorso 5 ottobre, si è orientata in un'ottica di accelerazione delle procedure e di attenuazione delle ricadute della chiusura del ponte di San Michele, sia sulla viabilità, che sulle attività economico-produttive della zona interessata.

Il progetto è già stato presentato alle Sovrintendenze di archeologia, belle arti e paesaggio, opportunamente sensibilizzate in ordine alla necessità di esprimere il proprio parere in tempi rapidi.

Inoltre, il rappresentante di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha assicurato il massimo impegno a ridurre i tempi di interdizione totale della circolazione, anticipando, ove possibile e previa valutazione tecnica, la circolazione ciclopedonale dei veicoli leggeri.

Nel corso della riunione è stata anche valutata l'opportunità di realizzare, durante l'esecuzione dei lavori di ripristino del ponte San Michele, un ponte provvisorio che colleghi la sponda bergamasca del fiume Adda a quella lecchese. Sono stati, quindi, analizzati gli approfondimenti tecnici richiesti dalla Prefettura all'autorità militare, in ordine alla possibile realizzazione di un ponte galleggiante. In proposito, il rappresentante del Genio Pontieri di Piacenza ha evidenziato che la costruzione da parte di personale militare di un ponte galleggiante non sarebbe risolutiva, in quanto tale struttura è idonea esclusivamente al passaggio di mezzi militari e deve essere costantemente presidiata.

Tuttavia, è stata suggerita la possibilità di far costruire da ditte civili strutture provvisorie galleggianti, peraltro già sperimentate in altre situazioni di emergenza. Anche l'Amministrazione provinciale di Bergamo ha assunto informazioni in proposito da società operanti nel settore, con specifico riguardo ai tempi di realizzazione e alle spese da sostenere.

Quindi, il rappresentante di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha manifestato la disponibilità a realizzare un ponte componibile, che, alla luce degli approfondimenti svolti, sopporterebbe il carico di 10 mila veicoli leggeri. Potrebbe essere costruito in dieci mesi e avrebbe un costo di circa 1,5 milioni di euro.

Considerato che le strade comunali di accesso alla struttura provvisoria, la quale unirebbe i comuni di Villa d'Adda e Imbersago, sono caratterizzate da elevati volumi di traffico, è stato convenuto che la costruzione del ponte provvisorio sarà subordinata ad un'approfondita indagine da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sulla reale fruibilità della struttura.

Proprio al fine di ridurre i tempi del complesso iter dell'approvazione del progetto di ripristino del ponte di San Michele, sul quale dovranno esprimersi oltre alla Sovrintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Monza, Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, il Commissario regionale del Parco Adda nord e l'Agenzia interregionale per il fiume Po, cioè AIPO, si è convenuta l'istituzione presso la regione Lombardia di un tavolo tecnico, al quale prenderanno parte tutti i rappresentanti degli enti competenti sotto il profilo autorizzatorio della provincia di Bergamo e di Lecco, e i sindaci interessati.

In previsione della prima riunione del citato tavolo tecnico, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) trasmetterà a tutte le componenti interessate il progetto definitivo di manutenzione straordinaria per un vaglio preliminare.

Nel corso dell'incontro sono state anche valutate le conseguenze sulla viabilità subite dai territori limitrofi e, in particolare, l'aggravio di traffico veicolare sui ponti di Brivio e di Trezzo d'Adda, sui quali è stato deviato il flusso precedentemente concentrato sul ponte San Michele. Dall'analisi effettuata dagli organi di polizia stradale è emerso che il flusso veicolare sul ponte San Michele, pari a circa 10 mila veicoli al giorno, si è riversato per il 40 per cento sul ponte di Trezzo, ove si registrano circa 4 mila veicoli in più al giorno, e per il 60 per cento sul ponte di Brivio, ove si registrano circa 6 mila veicoli aggiuntivi.

Una particolare attenzione è stata, quindi, riservata al trasporto dei viaggiatori pendolari e degli studenti, al fine di ridurre quanto più possibile i disagi quotidiani. Infatti, oltre all'implementazione delle corse degli autobus, la regione Lombardia, d'intesa con la società Trenord, ha previsto servizi sostitutivi di navette e servizi supplementari di trasporto ferroviario, con due corse in più tra le 7 e le 8 del mattino.

Concludo assicurando che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti monitorerà il proseguio dell'iter, affinché i necessari interventi possano concludersi nei tempi più celeri possibili. È intenzione, comunque, poterli concludere entro i prossimi diciotto mesi.

Replica

La ringrazio della cortese e ampia risposta che il sottosegretario Dell'Orco ci ha fornito, che, peraltro, è il riassunto, mi viene da dire, dell'incontro che è stato realizzato martedì scorso alla presenza del Ministro Toninelli, da me promosso, con tutti i parlamentari che sono coinvolti territorialmente per la questione dell'impatto della chiusura del ponte di San Michele, dove di fatto è emersa la risposta che oggi il sottosegretario Dell'Orco ci ha fornito.

Voglio ricordare qui, in quest'Aula, alcune questioni. Primo, se ci sono 20 milioni di disponibilità da parte di Rfi perché si proceda a una manutenzione straordinaria, peraltro già prevista, del ponte di San Michele, lo dobbiamo a chi c'era nel Governo precedente, che ha chiesto a Rfi, sulla base di incontri, devo dirvi, anche promossi in modo molto fitto, che fossero accantonate queste risorse per poter proseguire questa manutenzione straordinaria, con 1,6 milioni di euro messi a disposizione da regione Lombardia per quanto riguarda, invece, il manto stradale. Devo dire che quando, a metà dell'interrogazione, ci ha riferito “avrò per voi una sorpresa”, ho detto: finalmente, forse, da ciò che abbiamo sentito nella diretta Facebook, oggi avremo un nome e cognome di quello che è, peraltro, dovrebbe essere, il commissario straordinario.

Ricordo molto bene che in quell'incontro, devo dire, con onestà, con onestà, il Ministro Toninelli disse: ho delle perplessità sul fronte politico e sul fronte giuridico sull'individuazione dell'eventuale commissario per far fronte a questa emergenza, a quegli impatti, che non ricordo, che sono contenuti nelle interrogazioni e abbiamo già ampiamente riportato, per poi avere naturalmente questa risposta con i mezzi tecnologici che particolarmente amate rispetto alle Aule parlamentari, per arrivare qua e ancora, di fatto, questa risposta non c'è. Noi questa risposta l'abbiamo messa dentro, all'interno degli emendamenti che vedremo nel decreto Genova. Presumo che quindi ci sia una disponibilità del Governo, a questo punto, di individuare un commissario, ma vi dico altre due cose.

Noi in quegli emendamenti abbiamo messo due altre questioni: uno, abbiamo l'esigenza di stringere i tempi e di essere aderenti a quella tempistica che abbiamo individuato attraverso un'organizzazione che già a livello territoriale ci siamo dati per fare in modo, con i tavoli in prefettura, di mettere insieme tutte le istituzioni che sono coinvolte, per arrivare davvero a un'accelerazione reale del progetto e poi degli interventi manutentivi. C'è un impatto di natura economica su quei territori; noi lo abbiamo messo in quegli emendamenti e ci aspettiamo non una dilazione nei tempi, ma ci aspettiamo una risposta che arrivi da subito, già con questa legge di bilancio, per il 2018. E poi c'è un tema che riguarda i servizi integrativi e sostitutivi, perché l'impatto dei 6 mila mezzi in più, veicoli in più su un ponte, 4 mila sull'altro ponte, tra quello di Trezzo e quello di Brivio, sono, come dire, una sottostima dell'impatto che in questo momento i territori stanno attraversando.

Ma vorrei farvi provare a vedere la vita che in questo momento stanno facendo cittadini, pendolari, studenti, dove ormai, per poter raggiungere Milano, tra la via Carnate che non c'è più, stiamo parlando di qualcosa che può raggiungere anche o superare l'ora. Quindi, c'è bisogno con urgenza di procedere. Mi auguro che si sciolga, si dica alla fine a chi pensate, e ho finito, di affidare i poteri straordinari e commissariali per la realizzazione e, soprattutto, per la manutenzione del ponte, e, soprattutto, di continuare, e ringrazio davvero della disponibilità, glielo riferisca, da parte del Ministro, glielo ho detto anche allora, credo che solo agendo così, come abbiamo fatto fino adesso, mettendo in filiera dal livello centrale al livello locale.

Però la prova la vedremo con la legge di bilancio, lì vedremo se saremo smentiti; però sulla questione del commissario non si può annunciare su Facebook di avere fatto il decreto di nomina, quando un decreto di nomina non esiste. Ai cittadini non possiamo continuare a dire che una volta c'è il ponte del Brennero aperto, un giorno abbiamo fatto un decreto. Credo che coerenza e integrità di un ministro sta anche nell'informare i cittadini sulle robe reali e non sulle fantasie.