17/04/2015
Lorenzo Becattini
3-01447

Per sapere – premesso che: 
l'Istituto poligrafico e zecca dello Stato è una società per azioni controllata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze; 
tra le varie funzioni, si occupa della stampa dei bollini farmaceutici, che garantiscono l'autenticità del farmaco, contenendo tutte le informazioni per la sua identificazione; 
secondo l'articolo di Mario Sensini del 7 aprile 2015 sul sito www.corriere.it, l'Istituto poligrafico starebbe accumulando un considerevole ritardo nella stampa dei bollini da applicarsi sui farmaci; 
il ritardo, dovuto alla mancata messa in funzione delle macchine da stampa, ad oggi risulterebbe pari a settanta milioni di contrassegni, corrispondenti ad altrettante scatole di farmaci, che di conseguenza attendono di essere immesse sul mercato; 
secondo quanto ritiene Farmindustria, a seguito delle continue segnalazioni dei produttori farmaceutici, i pazienti potrebbero avere serie difficoltà nel reperire i medicinali nelle farmacie; 
durante i primi giorni del mese di aprile 2015, l'Istituto Poligrafico si starebbe impegnando a recuperare quantomeno sulla stampa dei bollini dei farmaci urgenti (cosiddetti farmaci salvavita); 
quanto riferito parrebbe esporre i pazienti al rischio di trovare nei prossimi mesi le farmacie sprovviste dei medicinali loro occorrenti; 
quanto esposto parrebbe pregiudicare il diritto alla salute che trova il più alto riconoscimento nell'articolo 32 della Costituzione e che rappresenta il corollario del più generale diritto alla vita di cui all'articolo 2 della Carta Costituzionale –: 
se i Ministri interrogati, secondo le rispettive competenze, non ritengano urgente e doveroso verificare i fatti di cui in premessa e porre in essere iniziative per evitare il rischio del mancato reperimento dei medicinali nelle farmacie dovuto al ritardo nella stampa dei bollini farmaceutici da parte dell'Istituto poligrafico e zecca dello Stato.