18/01/2016
Daniela Gasparini
Casati, Malpezzi
3-01931

 Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che: 
il gruppo statunitense General Electric (GE) ha acquisito le attività per la produzione dell'energia della multinazionale francese ALSTOM presente con proprie sedi o impianti in 24 Paesi dell'Unione europea. L'acquisizione è avvenuta con l'approvazione della Commissione europea l'8 settembre 2015, e riguarda tutti i campi del settore strategico dell'energia, dalla produzione almanagement, alla produzione di rinnovabili; 
nei giorni scorsi è stato presentato da General Electric alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali il progetto di riorganizzazione delle attività acquisite, che prevede la cancellazione di 6.400 posti di lavoro, di cui in Italia-Sesto San Giovanni 211 nel 2016 e 26 nel 2017; 
ALSTOM è una presenza importante, non solo in termini occupazionali ma anche per le competenze, le tecnologie e gli investimenti. A Sesto San Giovanni hanno sede lo stabilimento del trasporto su ferro TRANSPORT e il nuovo polo di ricerca e sviluppo GRID, due realtà che non sono entrate nel processo di acquisizione di General Electric; 
General Electric ha acquisito la fabbrica di produzione e manutenzione del settore Power che occupa 450 lavoratori, con una produzione che rappresenta una eccellenza internazionale –: 
se vi siano stati, nel corso del processo di acquisizione di ALSTOM da parte di General Electric, rapporti con il Governo italiano e, nel caso, quali accordi siano stati sottoscritti; 
se la Commissione europea che ha approvato l'acquisizione in data 8 settembre 2015, abbia definito accordi con i contraenti e se di questi abbia trasmesso una memoria al Governo italiano; 
quali iniziative il Governo intenda intraprendere per evitare questa ennesima perdita di posti di lavoro per l'Italia e per Sesto San Giovanni e la perdita di un settore strategico dell'economia, quale quello dell'energia; 
quali iniziative il Governo possa mettere in campo per evitare la chiusura della fabbrica di Sesto San Giovanni e per sostenere il rilancio industriale e lo sviluppo della produzione, onde evitare la perdita di posti di lavoro in questa fase delicata per l'occupazione nel nostro Paese. 

 

Seduta del 21 novembre 2017

Risponde Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente, Replica Daniela Gasparini

Risposta

Il Ministero dello sviluppo economico sta seguendo con attenzione la vicenda legata all'acquisizione da parte di General Electric di Alstom, con un focus sul sito produttivo di Sesto San Giovanni. Difatti, già dal febbraio 2016, è stato aperto un tavolo istituzionale di confronto su questa problematica presso il Ministero (unità gestione vertenze) con il preciso obiettivo di cercare un percorso condiviso verso la risoluzione della vicenda, anche in seguito ed esplicita richiesta delle parti in causa. Al tavolo partecipano tutti i soggetti interessati (regione Lombardia, comune di Sesto San Giovanni, rappresentanti di Alstom, di General Electric e le rappresentanze della maggiore sigle sindacali, comprese le RSU)

La questione principale è quella di operare un confronto per assicurare continuità all'operatività industriale del sito produttivo, considerato altresì strategico per l'occupazione e per il tessuto produttivo del territorio. Proprio per questa ragione, le forze in campo stanno lavorando al fine di individuare un soggetto che sia in grado di assicurare la reindustrializzazione del sito di Sesto San Giovanni. Anche di fronte all'annuncio da parte di GE di volere avviare una procedura di esubero per 99 dipendenti nel settembre 2016, il Governo ha ribadito ancora una volta la sua ferma volontà di arrivare ad una soluzione positiva, evidenziando altresì che tutte le istituzioni sono coinvolte nella difesa sia del lavoro, che del ripristino e valorizzazione del patrimonio di competenza del sito.

Nel luglio 2017 è stato firmato proprio a Sesto San Giovanni un verbale di intesa con i rappresentanti dei governi locali, regione e comune, azienda e organizzazioni sindacali, in cui l'obiettivo è proprio la reindustrializzazione del sito in questione attraverso l'attrazione di nuovi soggetti industriali e la ricollocazione dei lavoratori. Recentemente, ovvero il 20 ottobre scorso, si è tenuto un'ulteriore sessione del tavolo istituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico col primario intento di monitorare l'evolversi della situazione, anche alla luce dell'intesa locale dello scorso luglio. I rappresentanti aziendali di GE Alstom hanno ribadito che sono ancora in una fase esplorativa circa l'individuazione di un nuovo soggetto industriale disponibile ad insediarsi nel sito produttivo di Sesto; purtuttavia, la stessa azienda sta procedendo con l'attività di bonifica del sito e non ha comunque posto eventuali vincoli alla cessione anche ad aziende operanti in concorrenza. L'Amministrazione comunale ha confermato che non interferirà nelle azioni di reindustrializzazione e che continuerà con le verifiche delle azioni di bonifica. Infine, nella medesima sede, le organizzazioni sindacali hanno chiesto che eventuali approfondimenti sull'evoluzione della situazione siano portati avanti anche in sede locale. Il Ministero dello sviluppo economico conferma l'impegno del Governo nel seguire da vicino la vicenda, tenendo comunque aperto il tavolo di confronto, al fine di verificare puntualmente l'avvicendarsi dei passaggi principali delle trattative, prendendo atto che una interlocuzione diretta fra le parti interessate avvenga, come ribadito, in sede locale.

 

Replica

Grazie, sono soddisfatta. Ho seguito questa vertenza da quando è cominciata la crisi e so che il Governo ha fatto molto per accompagnare questo grande cambiamento che coinvolge molte persone. Ad oggi, però, i problemi sono di due tipi. Il primo: al 31 dicembre scadono gli ammortizzatori sociali che stanno sostenendo i lavoratori che ancora oggi sono in azienda, che sono circa una cinquantina, che dal 1° gennaio 2018 non hanno chiaro che cosa succederà se non si troverà soggetto che si farà carico della reindustrializzazione.

Da questo punto di vista, quindi chiedo alla sottosegretaria di aiutare questi lavoratori affinché, di fatto, ci sia da parte del Ministero, del Governo, un aiuto maggiore nel cercare anche aziende che vogliono collocarsi in questo sito e capire con GE&Alstom quali tipi di attività possono essere ricollocate, ma anche, da qui al 31 dicembre, qualora non vi fosse una soluzione, ricercare soluzioni possibili per garantire questi lavoratori che si troverebbero, da questo punto di vista, senza nessuna tutela, in attesa di una soluzione che ad oggi, comunque, non è ancora stata definita. Quindi, sono soddisfatta per l'attenzione posta. Chiederei, se possibile, al Governo una ulteriore attenzione, perché sono le ultime settimane utili per evitare che da una situazione di disagio, che riguarda il territorio ed i lavoratori, si passi ad una situazione di vera difficoltà, perché ci troveremmo con licenziamenti di un numero rilevantissimo di persone.