11/03/2016
Giovanni Burtone
3-02100

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: 
negli ultimi giorni si sono registrati una serie di furti in provincia di Matera in particolare nella cittadina di Miglionico; 
per sei giorni consecutivi, ignoti malviventi si sono introdotti in abitazioni familiari, molte volte anche con i proprietari all'interno: 
in data 7 marzo 2016 a seguito di una segnalazione i carabinieri della Locale stazione dei carabinieri hanno inseguito una autovettura in direzione Matera-Bari; 
i malviventi hanno abbandonato l'auto e si sono dileguati nelle campagne sfuggendo alla cattura; 
i carabinieri hanno recuperato e riconsegnato la refurtiva al proprietario; 
rimane la preoccupazione da parte della comunità circa l’escalation di furti registrati in maniera così intensiva quasi a tappeto da parte di criminali; 
anche in altre realtà del territorio della provincia si sono registrati furti in abitazioni nei centri storici e nelle campagne –: 
se il Ministro sia a conoscenza di suddetti episodi e se non intenda intervenire potenziando l'organico della stazione dei carabinieri di Miglionico e se non si intenda promuovere, per quanto riguarda l'intera provincia, un patto per la sicurezza rafforzando organici e mezzi a disposizione delle forze dell'ordine nonché installare impianti di video sorveglianza finalizzati a un maggiore e più capillare controllo del territorio. 

Seduta del 21 giugno 2016

Risponde  Domenico Manzione, Sottosegretario di Stato per l'interno, replica Giovanni Burtone

Risposta del governo

Presidente, con l'interrogazione all'ordine del giorno, l'onorevole Burtone richiama l'attenzione del Governo su una serie di furti in abitazione che si sono verificati nello scorso mese di marzo nella cittadina di Miglionico e in altre realtà del materano, chiedendo quali iniziative si intendano adottare per potenziare l'organico della stazione dei Carabinieri di quel comune e, più in generale, delle forze di polizia a livello provinciale. 
I temi della sicurezza pubblica nel materano sono al centro di varie interrogazioni, alcune peraltro già discusse, quindi in merito voglio subito assicurare che i dati della delittuosità generale della provincia e le attività di monitoraggio e analisi svolte dalle autorità di pubblica sicurezza restituiscono un quadro della situazione non particolarmente allarmante. Questo ovviamente non vuol dire sottovalutare i rischi o abbassare la guardia e il livello di attenzione nei confronti di quella realtà geografica, anzi, l'attenzione del Ministero dell'interno rimane costante, come dimostrato anche dal fatto che lo stesso Ministro ha presieduto, il 14 marzo scorso, presso la Prefettura di Potenza, una seduta della conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza in cui è stato fatto il punto della situazione sulle attività di contrasto della criminalità e sul sistema di prevenzione in atto nelle due province lucane, anche in un'ottica di tutela del tessuto economico locale da tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Agli stessi temi, riferiti specificamente alla provincia di Matera, è stata dedicata, lo scorso 10 giugno, una seduta del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presso la locale Prefettura, a cui ha tra l'altro partecipato il Viceministro Filippo Bubbico, che oltretutto è conoscitore di quella realtà territoriale. 
Venendo alle specifiche questioni sollevate con l'interrogazione, posso osservare che, sia nel triennio 2013-2015 sia nel primo quadrimestre di quest'anno, si registra nella provincia di Matera una riduzione dei furti in abitazione. Fino all'anno scorso questa evoluzione positiva riguardava anche il comune di Miglionico, ma la tendenza si è invertita in questo primo scorcio di anno, in cui si sono verificati quattro furti in abitazione, tra i quali quello del 7 marzo scorso, espressamente menzionato nell'interrogazione. Gli autori dell'atto criminoso, però, sono stati individuati e denunciati a piede libero; si tratta di due pregiudicati provenienti dalla provincia di Bari, ai quali sembrerebbe addebitabile anche l'altro tentativo di furto registrato lo stesso giorno a Miglionico. Analoga sorte è toccata alla loro madre, che, avendo artatamente denunciato il furto dell'autovettura usata per commettere il reato, è stata incriminata per simulazione di reato. 
In relazione alla richiesta di disporre il potenziamento della dotazione organica della stazione dei Carabinieri di Miglionico, rappresento che tale presidio dispone di un contingente di 7 militari, ritenuto allo Stato rispondente alle locali esigenze di ordine e sicurezza pubblica. In effetti, dall'analisi dei dati riferiti al 2015 rispetto all'anno precedente, è stata rilevata in ambito comunale una riduzione dei delitti generali pari al 38 per cento circa, e ciò va ascritto anche alla costante attività di prevenzione e controllo svolta proprio dalla stazione in questione, che, sempre l'anno scorso, ha deferito all'autorità giudiziaria, a vario titolo, cinquantasette persone, di cui quattro in stato di arresto. 
A fronte della recente recrudescenza del fenomeno dei furti in abitazione, la stazione di Miglionico ha provveduto ad intensificare i servizi di controllo del territorio, soprattutto nella fascia oraria pomeridiana, eseguendo vari passaggi nelle aree residenziali, prendendo contatti con i cittadini del posto e sensibilizzando gli stessi a segnalare l'eventuale presenza di persone e veicoli che si aggirano inusualmente in quel centro. In tale attività essa è coadiuvata dal Comando provinciale dei Carabinieri, che ha disposto, in aggiunta, mirati servizi preventivi, in particolare nelle ore notturne. 
Sul tema risulta essersi attivata anche l'amministrazione comunale, attraverso la presentazione di un progetto strutturale relativo all'installazione di un sistema di videosorveglianza, collegato con la locale stazione dei Carabinieri, che monitori costantemente il flusso dei veicoli sia nei punti nevralgici del centro abitato che sulle arterie stradali in ingresso e in uscita da quel comune. 
Su un piano più generale, l'onorevole interrogante chiede il rafforzamento del presidio delle forze dell'ordine di stanza nel materano. In proposito posso ricordare che il dispositivo dispiegato dalla Polizia di Stato nella provincia si compone di 270 appartenenti ai ruoli operativi e 22 appartenenti ai ruoli tecnici. 
Sottolineo che tra due giorni prenderanno servizio presso la questura dieci unità appartenente ai ruoli operativi che vanno ad aggiungersi alle quattro unità già assegnate nel mese di novembre dello scorso anno. Eventuali ulteriori assegnazioni alla questura potranno essere valutate in occasione di future immissioni di personale, compatibilmente con le risorse disponibili, alle esigenze degli uffici di polizia a livello nazionale, in particolare, di quelli competenti sul luogo di culto coinvolto nel Giubileo della Misericordia. 
Quanto all'Arma dei carabinieri, che opera nella provincia attraverso il comando provinciale, un reparto operativo, quattro compagnie e 28 stazioni, l'organico complessivo è attualmente di 394 militari, che sono ritenuti, dalla stessa Arma, adeguati alle esigenze di ordine e di sicurezza pubblica del territorio. La Guardia di finanza, infine, è presente con una dotazione effettiva di 202 unità, distribuite tra comando provinciale e nucleo di polizia tributaria, due compagnie e la brigata di Metaponto. Tale assetto costituisce, al momento, il massimo sforzo organizzativo possibile. 
Aggiungo che, al fine di ottimizzare l'impiego degli organici territoriali, i servizi di prevenzione generale vengono di volta in volta rimodulati nel corso di apposita riunione tecnica interforze, sulla base delle criticità riscontrate e secondo specifiche strategie che garantiscono sempre un'adeguata presenza di operatori delle forze dell'ordine sul territorio. Inoltre, in occasione di servizi straordinari di prevenzione generale il dispositivo territoriale di polizia viene supportato da aliquote regionali dei reparti prevenzione crimini della polizia di Stato e dalle compagnie di intervento operativo dell'Arma dei carabinieri. 
Con l'interrogazione viene posto, infine, il problema di una più capillare diffusione dei sistemi di videosorveglianza. Come ho già avuto modo di riferire allo stesso interrogante, l'onorevole Burtone, nella seduta, in questa stessa Aula, del 23 febbraio scorso, il Governo condivide l'importanza di tali dispositivi ai fini del rafforzamento degli standard di sicurezza della collettività e del tessuto economico materano. Confermo anche la possibilità di utilizzare i fondi comunitari e, in particolare, il Programma operativo nazionale legalità 2014-2020 per finanziarne l'installazione nell'ambito di più ampi progetti tecnologici per il presidio di contesti territoriali vulnerabili, secondo un concetto che va oltre la realizzazione di un semplice sistema di controllo passivo attraverso videocamere. 
Aggiungo ancora che il 2 maggio scorso è stato sottoscritto a Matera, fra il Presidente del Consiglio dei ministri e il presidente della regione Basilicata, il patto per lo sviluppo della regione Basilicata, nel cui ambito potranno essere programmati e attuati interventi di videosorveglianza, ovviamente compatibilmente con le finalità del patto stesso.

Replica

Presidente, io esprimo la mia soddisfazione per la risposta che ha dato il sottosegretario. È una risposta puntuale: ha riferito gli impegni assunti dal Governo, con la presenza del Ministro Alfano a Matera e la continua allerta che c’è nelle forze dell'ordine per un territorio che si trova in grandi difficoltà sul piano della sicurezza. Nessuno vuole fare allarmismi, però quando io ho presentato l'interrogazione, signor sottosegretario, per ben sei giorni quella cittadina era stata presa di mira da rapinatori che avevano compiuto furti nelle case. Lei ha giustamente fatto riferimento all'azione dei carabinieri, che è stata immediata; sono riusciti a prendere coloro i quali avevano compiuto dei furti, dei delinquenti che spesso rubano nelle case degli anziani, i più deboli, quelli indifesi e, quindi, anche con un pizzico di vigliaccheria. Dunque, l'azione del Governo è stata importante. Io ringrazio anche per il potenziamento, che c’è in campo, in quel tessuto del materano, non solo Miglionico ma anche Grassano, Pisticci, Ferrandina. Sono tutti comuni che debbono vedere un potenziamento delle forze dell'ordine. 
Non c’è dubbio che sia un piano molto serio e organico, con l'utilizzazione di fondi per il sud, quello predisposto dal nostro Governo con la firma del Presidente del Consiglio. Esso guarda alla videosorveglianza attiva e può essere un mezzo per difendere quel territorio, perché l'area di Matera, di indubbio interesse perché capitale europea della cultura per il 2019, deve essere messa sotto i riflettori e deve essere aiutata, così come tutto il Mezzogiorno. Infatti c’è una ripresa della microcriminalità e non solo, dalle notizie anche della grande criminalità e delle organizzazioni mafiose. Quello che è anche da sottolineare, lo voglio fare in questa sede, utilizzo questa interrogazione per dire che ci sono aree del Mezzogiorno che debbono essere messe sotto tutela da parte delle forze dell'ordine, laddove per esempio alcuni amministratori rischiano. Qualche settimana fa a è stata bruciata l'auto in provincia di Catania, in un comune, Licodia Eubea, del presidente del consiglio, era stata bruciata l'auto del sindaco, segno che c’è un'attenzione da parte delle organizzazioni criminali in questo territorio del catanese, anche qui preda della microcriminalità. Si tratta della zona di Calatino (Militello, Scordia, Ramacca, Grammichele), tutti comuni in cui si sta innalzando la presenza della criminalità e che deve vedere le forze dell'ordine, aiutate e sostenute da un'azione del Governo con un potenziamento, fronteggiare questo stato di crisi. Io credo che il Governo stia facendo la propria parte, lo ha fatto anche per questa realtà della Basilicata, ma anche per le altre aree. Noi torneremo, anche con interventi ispettivi, per dare un contributo, una vigilanza nel territorio. Anche questo è compito delle istituzioni, verificare quello che accade, dare sostegno alle comunità perché la sicurezza venga assicurata, specie ai più deboli e in questo caso, così come ho riferito, sono i nostri anziani che sono preda di alcuni delinquenti che utilizzano la loro difficoltà per creare gravi disagi.