11/02/2016
Alberto Losacco
3-02005

Per sapere – premesso che: 
è recente la notizia della rapina effettuata ai danni di un portavalori lungo la strada statale 379 nei pressi di Fasano; 
i banditi hanno bloccato un camion, che viaggiava in direzione Brindisi e sotto la minaccia dei fucili mitragliatori hanno intimato al conducente del mezzo pesante di posizionare il camion al centro della strada; 
hanno cosparso la strada di chiodi a tre punte, che hanno mandato fuori uso gli pneumatici di una delle auto che sopraggiungevano dietro al tir; 
stessa azione, usando dei nastri chiodati, che hanno ancorato al guard-rail, hanno fatto sull'opposta corsia di marcia della statale, impedendo il passaggio a qualsiasi mezzo all'altezza dello svincolo per Torre Spaccata; 
hanno sparato diverse raffiche di mitra contro il mezzo corazzato impedendo ogni reazione e la stessa cosa hanno fatto contro il mezzo che trasportava il denaro investendolo con altre raffiche;
alcuni componenti del commando sono saliti sul tetto del furgone e, usando un flex, hanno aperto uno squarcio nella corazza prelevando il denaro oltre 3 milioni di euro; 
i banditi sono poi fuggiti in base alle ricostruzioni dei testimoni a bordo di quattro auto, una Ford Focus, una Bmw, una Land Rover e una Fiat 500 L, ritrovate nei pressi di un cavalcavia; 
le ricerche effettuate anche con gli elicotteri fino ad ora non hanno portato ad alcun ritrovamento di componenti del commando o della refurtiva; 
non è purtroppo la prima volta che si registrano assalti in perfetto stile paramilitare e in pieno giorno con rischi notevoli per la incolumità degli ignari automobilisti –: 
quali iniziative intenda assumere, considerata la sistematicità con cui avvengono simili rapine, per rafforzare il pattugliamento delle principali arterie pugliesi per evitare il rischio di ripetersi di simili agguati e per garantire un maggiore controllo del territorio.

Seduta del 25 ottobre 2016

Rispone  Domenico Manzione, Sottosegretario di Stato all'Interno, replica Alberto Lo Sacco

Risposta del governo

Grazie, Presidente. L'onorevole Losacco, prendendo spunto dalla rapina ai danni di un furgone portavalori, avvenuta nel mese di febbraio scorso a Fasano, sottolinea la sistematicità con cui avvengono tali tipi di atti predatori e chiede di conoscere quali iniziative si intendono assumere per rafforzare il pattugliamento delle principali arterie pugliesi per evitare il reiterarsi di agguati dello stesso tenore. Quanto all'episodio specificamente richiamato dall'interrogazione, informo che la squadra mobile della Questura di Brindisi ha prontamente posto in essere una serie di azioni investigative utili alla cristallizzazione degli eventi, provvedendo nel giro di poco tempo al rinvenimento dei mezzi utilizzati per la rapina e al sequestro degli stessi. Le ulteriori indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Brindisi, condotte congiuntamente dal nucleo investigativo dei carabinieri e dalla squadra mobile della Questura non hanno consentito di individuare al momento gli autori dell'atto. Comunque la rapina si inquadra plausibilmente in una dimensione ultraprovinciale, essendosi concretizzata in un'azione di notevole complessità organizzativa e di scientifica esecuzione, patrimonio di bande specializzate che operano su tutto il territorio nazionale avvalendosi anche di manovalanza locale.
Su un piano più generale informo che per prevenire e contrastare il fenomeno delle rapine ai furgoni portavalori, in provincia di Brindisi, è attivo sin dal 2004, un piano di controllo del territorio dedicato al rafforzamento dei servizi di vigilanza da parte delle forze di polizia, in occasione del transito dei furgoni portavalori sulle principale arterie extraurbane. Il piano, che è stato aggiornato nel 2012, si inserisce in una più ampia pianificazione regionale e prevede la comunicazione quotidiana da parte degli istituti di vigilanza alla Questura del luogo di partenza del furgone portavalori degli itinerari utilizzati per il trasporto del danaro, del numero di furgoni e della somma trasportata indicata convenzionalmente con codici di colore. A tale comunicazione corrisponde la predisposizione dei servizi di pattugliamento disposti con ordinanza del questore del luogo di partenza del furgone, in sinergia con le altre Questure della regione interessate dal percorso indicato per il trasporto dei valori. Il fenomeno dei reati predatori, oggetto di particolare attenzione e monitoraggio anche da parte della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza, insediata presso la Prefettura di Bari, con la partecipazione dei prefetti delle altre province pugliesi, dei vertici provinciali e regionali delle Forze dell'ordine e dei rappresentanti della magistratura. Nella seduta dello scorso mese di novembre sono state individuate da parte della Conferenza che ho appena citato le opportune iniziative finalizzate a potenziare le linee strategiche del contrasto al crimine organizzato, con particolare riferimento agli episodi delittuosi che hanno una dimensione ultra provinciale, come la rapina avvenuta a Fasano di cui abbiamo appena parlato. In tale ambito si è preso atto della grande utilità e valenza dei sistemi di video sorveglianza installati strategicamente sulla strada di collegamento tra le province pugliesi maggiormente colpite dal fenomeno in questione. Si è condivisa la necessità di integrare tali sistemi con l'impiego di tecnologie intelligenti, quali ad esempio il lettore ottico delle targhe, che consentirebbe di individuare in tempo reale il passaggio di auto rubate da una provincia all'altra e con esse di bande criminali itineranti. Si sta lavorando all'attuazione di tali progettualità attraverso il ricorso allo strumento degli accordi territoriali di sicurezza integrata, per lo sviluppo di cui al decreto-legge n. 93 del 2013 e al finanziamento del PON legalità 2014-2020, che prevede tra gli assi portanti il rafforzamento della legalità nelle aree strategiche per lo sviluppo economico attraverso l'implementazione delle tecnologie della sicurezza. Rappresento per altro verso che sul fenomeno in questione la Polizia Stato ha sviluppato in questi anni un'intensa azione investigativa attraverso un apposito gruppo di lavoro composto da investigatori del Servizio centrale operativo, lo SCO, e delle squadre mobili delle questure di Foggia, Brindisi, Ancona e Forlì Cesena, impegnate in indagini su pregiudicati pugliesi, organizzate anche in bande modulari dedite alle rapine e quindi pure agli assalti a furgoni portavalori. Ciò ha consentito nel periodo compreso dal 1o gennaio 2015 al 15 ottobre scorso di trarre in arresto nella regione Puglia, a seguito di importanti operazioni di polizia giudiziaria, 52 appartenenti a gruppi criminali bene organizzati, per lo più foggiani, specializzati negli assalti a portavalori anche in sede autostradale. Per quanto riguarda la richiesta di rafforzare il pattugliamento delle principali arterie stradali, informo che la Sezione della Polizia stradale di Brindisi e il dipendente distaccamento di Fasano assicurano quotidianamente la vigilanza stradale con una pattuglia automontata per turno di servizio di sei ore su tre quadranti giornalieri mentre un quarto quadrante viene coperto dalla sezione Polizia Stradale di Lecce. In conclusione, ritengo di poter dire che le misure e le iniziative appena descritte testimonino nel loro insieme l'elevato livello di attenzione e di impegno che le autorità di pubblica sicurezza e le forze di polizia pugliesi dedicano alle attività di contrasto del fenomeno oggetto dell'interrogazione. Sottolineo peraltro che si tratta di attività non prive di risultati, se si ha riguardo al fatto che negli anni 2015-2016 nel territorio della regione Puglia, oltre alla rapina in questione, se n’è verificata solo un'altra a Bari nell'ottobre dello scorso anno. Con quest'ultima considerazione non si vuole ovviamente minimizzare nel sottovalutare un fenomeno che desta un grave allarme sociale, al verificarsi di ogni nuovo episodio e che per questo motivo continuerà a essere perseguito con determinazione, ma si intende solo fornire un ulteriore dato utile a valutare l'esatta dimensione del fenomeno. A monte di tutto questo discorso resta fermo che la sicurezza dei trasporti con i furgoni portavalori è strettamente correlata, oltre che all'efficacia dei servizi di controllo del territorio e di vigilanza di competenza statuale, alla diligenza e all'accuratezza con cui gli istituti di vigilanza privata osservano le disposizioni del regolamento ministeriale n. 269 del 2010, che prescrive i requisiti a cui gli istituti medesimi devono attenersi nel trasporto di valori, tra i quali, oltre che l'adeguatezza e la funzionalità dell'equipaggiamento, dell'armamento e dei mezzi di trasporto, l'efficienza dei sistemi di protezione e sicurezza e la qualificazione dell'affidabilità del personale impiegate, anche l'effettuazione delle prescritte comunicazioni, sia preventive, che nel corso dello svolgimento dei servizi di trasporto alla questura competente e con gli altri presidi di polizia territoriali.

Replica

Sì, Presidente, io ringrazio il Governo, il sottosegretario Manzione, con questo atto di sindacato ispettivo che si riferiva ad un episodio di assoluta gravità, verificatosi a inizio anno nei pressi di Fasano, un assalto a un portavalori con modalità paramilitari. Purtroppo non è la prima volta che ciò accade in Puglia, l'ho detto anche al sottosegretario e già in precedenza ho presentato altri atti di sindacato ispettivo, come nel caso dell'incredibile assalto avvenuto a Bari sulla frequentatissima tangenziale. Le modalità di azione, l'equipaggiamento, l'uso di mitra inquietano e preoccupano l'opinione pubblica e soprattutto mettono in grave pericolo gli automobilisti che si trovano in transito. Come diceva il sottosegretario e come sta avvenendo – e io mi ritengo soddisfatto della risposta –, è necessario rafforzare il pattugliamento delle principali arterie, rafforzare i dispositivi di allarme e sicurezza per quel che concerne questo tipo trasporto, perché è evidente che non ci sono remore anche in pieno giorno a porre in essere rapine con modalità a dir poco cinematografiche e che, purtroppo, rappresentano un pericolo per gli operatori degli istituti di vigilanza, per i cittadini in transito le strade. È uno straordinario sistema di approvvigionamento per criminalità e terrorismo. Credo sia opportuno, in sede di Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, valutare ogni ipotesi per ridurre i rischi legati al trasporto valori sulle arterie stradali. L'ausilio di nuove tecnologie – lo citava anche il sottosegretario – è sicuramente fondamentale per l'innalzamento degli standard di sicurezza in un segmento così delicato. Le risorse finanziarie nell'ultimo biennio sono state aumentate, da parte del Governo Renzi, dopo anni di tagli. Ed è, pertanto, necessario che quest'impegno si declini in tempi rapidi, aumentando le dotazioni di polizia stradale, soprattutto al Sud. La richiesta aggiuntiva al Governo è, poi, quella di considerare l'ordine del giorno che abbiamo approvato con l'ultima legge di stabilità, presentato dall'onorevole Sanna, che prevede aiuti al sistema dei portavalori. Dal 2013 il numero degli assalti è raddoppiato ed è evidente che, se cala la sicurezza, si garantisce – lo dicevo prima – con ogni assalto un rifornimento per la criminalità e il terrorismo. Servono aiuti al sistema, perché, di fatto, garantisce un servizio pubblico.