19/01/2016
Simona Malpezzi
Gasparini, Casati
3-01932

Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che: 
il gruppo Alstom, multinazionale francese che ha quattro settori di attività (trasporti su rotaia, produzione di energia da fonti termiche, produzione di energia da fonti rinnovabili e trasmissione di energia), è presente in Italia con dodici sedi attive nel settore del trasporto su rotaia e della trasmissione e produzione di energia, dando occupazione a 4000 lavoratori; 
da circa un anno e mezzo General Electric sta procedendo all'acquisizione del settore dell'energia del gruppo Alstrom a livello europeo; 
a Sesto San Giovanni, Alstom è una presenza importante: vi ha infatti sede lo stabilimento del trasporto su ferro Transport e il nuovo polo di ricerca e sviluppo del settore Grid, che non entrano nel processo di acquisizione da parte di General Electric. Oltre a ciò, a Sesto è presente la fabbrica di produzione e quella di manutenzione del settore Power, acquisito da General Electric che occupa 450 lavoratori, con produzioni che rappresentano un'eccellenza a livello mondiale; 
Alstom costituisce un patrimonio importante per la città Sesto, non solo in termini occupazionali ma per le competenze, le tecnologie e gli investimenti che assomma; 
in questi giorni, General Electric ha comunicato alle organizzazioni sindacali la chiusura della fabbrica e del service, con la conseguenza di determinare 211 esuberi nel 2016 e altri 26 nel 2017 –: 
se vi siano stati, nel corso del processo di acquisizione di Alstom da parte di General Electric, rapporti con il Governo italiano e, nel caso, quale sia lo stato delle relazioni e se vi siano accordi; 
quali interventi i Ministri interrogati intendano mettere in atto al fine di salvaguardare l'occupazione e impedire che l'Italia e Sesto San Giovanni perdano un importante centro di produzione su un settore strategico quale quello dell'energia; 
se i Ministri intendano porre in essere ogni possibile iniziativa di competenza al fine di garantire che la decisione di General Electric, di procedere alla chiusura degli stabilimenti non coincida con la dismissione della fabbrica.

 

Seduta del 21 novembre 2017

Risposta del sottosefretario all' Ambiente Silvia Velo, Replica di Daniela Gasparini

Risposta

Il Ministero dello sviluppo economico sta seguendo con attenzione la vicenda legata all'acquisizione da parte di General Electric di Alstom, con un focus sul sito produttivo di Sesto San Giovanni. Difatti, già dal febbraio 2016, è stato aperto un tavolo istituzionale di confronto su questa problematica presso il Ministero (unità gestione vertenze) con il preciso obiettivo di cercare un percorso condiviso verso la risoluzione della vicenda, anche in seguito ed esplicita richiesta delle parti in causa. Al tavolo partecipano tutti i soggetti interessati (regione Lombardia, comune di Sesto San Giovanni, rappresentanti di Alstom, di General Electric e le rappresentanze della maggiore sigle sindacali, comprese le RSU)

La questione principale è quella di operare un confronto per assicurare continuità all'operatività industriale del sito produttivo, considerato altresì strategico per l'occupazione e per il tessuto produttivo del territorio. Proprio per questa ragione, le forze in campo stanno lavorando al fine di individuare un soggetto che sia in grado di assicurare la reindustrializzazione del sito di Sesto San Giovanni. Anche di fronte all'annuncio da parte di GE di volere avviare una procedura di esubero per 99 dipendenti nel settembre 2016, il Governo ha ribadito ancora una volta la sua ferma volontà di arrivare ad una soluzione positiva, evidenziando altresì che tutte le istituzioni sono coinvolte nella difesa sia del lavoro, che del ripristino e valorizzazione del patrimonio di competenza del sito.

Nel luglio 2017 è stato firmato proprio a Sesto San Giovanni un verbale di intesa con i rappresentanti dei governi locali, regione e comune, azienda e organizzazioni sindacali, in cui l'obiettivo è proprio la reindustrializzazione del sito in questione attraverso l'attrazione di nuovi soggetti industriali e la ricollocazione dei lavoratori. Recentemente, ovvero il 20 ottobre scorso, si è tenuto un'ulteriore sessione del tavolo istituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico col primario intento di monitorare l'evolversi della situazione, anche alla luce dell'intesa locale dello scorso luglio. I rappresentanti aziendali di GE Alstom hanno ribadito che sono ancora in una fase esplorativa circa l'individuazione di un nuovo soggetto industriale disponibile ad insediarsi nel sito produttivo di Sesto; purtuttavia, la stessa azienda sta procedendo con l'attività di bonifica del sito e non ha comunque posto eventuali vincoli alla cessione anche ad aziende operanti in concorrenza. L'Amministrazione comunale ha confermato che non interferirà nelle azioni di reindustrializzazione e che continuerà con le verifiche delle azioni di bonifica. Infine, nella medesima sede, le organizzazioni sindacali hanno chiesto che eventuali approfondimenti sull'evoluzione della situazione siano portati avanti anche in sede locale. Il Ministero dello sviluppo economico conferma l'impegno del Governo nel seguire da vicino la vicenda, tenendo comunque aperto il tavolo di confronto, al fine di verificare puntualmente l'avvicendarsi dei passaggi principali delle trattative, prendendo atto che una interlocuzione diretta fra le parti interessate avvenga, come ribadito, in sede locale.

 

Replica

Grazie, sono soddisfatta. Ho seguito questa vertenza da quando è cominciata la crisi e so che il Governo ha fatto molto per accompagnare questo grande cambiamento che coinvolge molte persone. Ad oggi, però, i problemi sono di due tipi. Il primo: al 31 dicembre scadono gli ammortizzatori sociali che stanno sostenendo i lavoratori che ancora oggi sono in azienda, che sono circa una cinquantina, che dal 1° gennaio 2018 non hanno chiaro che cosa succederà se non si troverà soggetto che si farà carico della reindustrializzazione.

Da questo punto di vista, quindi chiedo alla sottosegretaria di aiutare questi lavoratori affinché, di fatto, ci sia da parte del Ministero, del Governo, un aiuto maggiore nel cercare anche aziende che vogliono collocarsi in questo sito e capire con GE&Alstom quali tipi di attività possono essere ricollocate, ma anche, da qui al 31 dicembre, qualora non vi fosse una soluzione, ricercare soluzioni possibili per garantire questi lavoratori che si troverebbero, da questo punto di vista, senza nessuna tutela, in attesa di una soluzione che ad oggi, comunque, non è ancora stata definita. Quindi, sono soddisfatta per l'attenzione posta. Chiederei, se possibile, al Governo una ulteriore attenzione, perché sono le ultime settimane utili per evitare che da una situazione di disagio, che riguarda il territorio ed i lavoratori, si passi ad una situazione di vera difficoltà, perché ci troveremmo con licenziamenti di un numero rilevantissimo di persone.