14/09/2017
Angelo Senaldi
Bazoli, Fragomeli
3-03232

Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:

   il servizio erogato dalla società Poste Italiane è regolato da apposito contratto di programma stipulato con il Ministero dello sviluppo economico;

   all'articolo 1, comma 2, del contratto si riporta che Stato e società perseguono obiettivi di coesione sociale ed economica e prevedono la fornitura di servizi utili al cittadino, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni mediante l'utilizzo della rete postale della società;

   il contratto dà attuazione alla legge 23 dicembre 2014, n. 190, la quale stabilisce che gli obiettivi percentuali medi di recapito dei servizi postali universali sono riferiti al recapito entro il quarto giorno lavorativo successivo a quello di inoltro nella rete pubblica postale, salvo quanto previsto per gli invii di posta prioritaria;

   la legge n. 214 del 2011 affida all'Autorità per le garanzie delle comunicazioni la funzione di autorità di regolamentazione, vigilanza e tutela dell'utenza del settore postale;

   la carta del servizio postale universale, redatta in conformità all'articolo 12 del decreto legislativo n. 261 del 1999 ed alle delibere dell'Autorità di regolamentazione del settore postale (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) n. 184/13/CONS e n. 413/14/CONS, alla voce obiettivi di qualità/tempi di consegna indica per l'Italia la consegna entro 4 giorni lavorativi successivi a quello di accettazione nel 90 per cento dei casi, entro 6 giorni lavorativi successivi a quello di accettazione nel 98 per cento dei casi;

   negli ultimi due mesi, in corrispondenza del periodo estivo, si sono verificati ritardi e numerose segnalazioni da parte di utenti, sindaci e organi di stampa sulla consegna della corrispondenza ben oltre le tempistiche indicate, in Lombardia ed in particolare nelle Provincie di Varese, Brescia e Lecco;

   i ritardi lamentati dagli utenti di Poste Italiane si susseguono periodicamente da almeno 2 anni in diverse zone del territorio nazionale senza che si vedano segni di un miglioramento del servizio;

   la consegna ritardata della posta causa sovente a cittadini e imprese danno economico per la mancata ricezione entro le scadenze previste di bollette, avvisi di pagamento, solleciti e simili, con conseguente scatto di interessi di mora;

   alcuni deputati del Partito Democratico hanno incontrato alla Camera, nel gennaio 2017, rappresentanti di Poste Italiane che hanno confermato problemi nella distribuzione della corrispondenza, alla risoluzione dei quali la società stava lavorando;

   gli interroganti nel mese di marzo 2017 hanno fatto visita al centro smistamento di Roserio, competente per la Lombardia nord occidentale, ricevendo dai responsabili logistici e del centro rassicurazioni sulla soluzione dei problemi, tramite l'adozione di un nuovo sistema per la gestione dei plichi e l'assunzione di personale;

   i disagi, come lamentato da numerosi cittadini, confermato da diversi sindaci e riportato da organi di stampa, si sono ripresentati nel corso dell'estate 2017 e rischiano di ripetersi ed acuirsi a dicembre, tipicamente periodo di scadenze per pagamenti, oltre che di incremento delle consegne di pacchi come verificatosi lo scorso anno –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione di disservizio emersa negli ultimi tempi e quali iniziative di competenza intenda predisporre in vista dei prossimi mesi e delle scadenze di fine anno;

   se il Ministro interrogato intenda verificare, per quanto di competenza, il rispetto del contratto di programma sottoscritto con la società Poste Italiane e quali iniziative intenda assumere nel caso emergano inadempienze rispetto al contratto medesimo.