27/03/2017
Mino Taricco
Gribaudo, Lavagno e D'Ottavio
3-02908

Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo 25 giugno 2010, n. 124, ha recepito la direttiva 2008/90/CE del Consiglio sulla commercializzazione nella Unione dei materiali di moltiplicazione di piante da frutto per produzione di frutti, stabilendo i requisiti delle varietà commercializzabili e l'istituzione del registro nazionale delle varietà delle piante da frutto ammesse alla commercializzazione;
   con il D.D. 4 giugno 2012, n. 499 la regione Piemonte ha proposto l'iscrizione, modificando la denominazione, della varietà locale di nocciolo da «Tonda Gentile delle Langhe» a «Tonda Gentile Trilobata» per tutelare l'I.G.P. «Nocciola Piemonte», riconosciuta ai sensi del regolamento (CE) n. 510/2006;
   infatti, l'uso del toponimo «Langhe» poteva creare confusione nei consumatori ed essere impropriamente utilizzato da operatori che commercializzano la medesima varietà;
   la regione Piemonte, con nota prot. 1903/AGR del 23 novembre 2006, e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (con nota prot. n. 986 del 15 dicembre 2006), hanno quindi ottenuto dal competente Ministero argentino la modifica della denominazione «Tonda Gentile delle Langhe», allora iscritta presso il registro dell’Istituto Nacional de Semillas, in «Tonda Gentile»;
   il disciplinare di produzione dell'IGP «Nocciola del Piemonte» recita: «La denominazione “Nocciola del Piemonte” designa il frutto della varietà di nocciolo “Tonda Gentile Trilobata” coltivato nel territorio idoneo della Regione Piemonte, definito nell'articolo 3»;
   in mancanza della registrazione presso l’«Ufficio comunitario delle varietà vegetali» della varietà con denominazione «Tonda Gentile Trilobata» si è resa necessaria una modifica del disciplinare di produzione dell'indicazione geografica protetta «Nocciola del Piemonte»;
   il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con decreto del 12 dicembre 2016, ha inserito nel registro italiano delle varietà delle piante da frutto, alla varietà identificata con denominazione «Tonda gentile», cui è associato il sinonimo «Tonda gentile delle Langhe» anche «Tonda gentile trilobata»;
   il regolamento (CE) n. 637/2009 della Commissione del 22 luglio 2009, che stabilisce le modalità di applicazione per l'ammissibilità delle denominazioni varietali delle specie di piante agricole e di ortaggi, all'articolo 6 ritiene che una denominazione varietale possa indurre in errore o creare confusione se, tra le altre cose, comprende un nome geografico che potrebbe fuorviare il pubblico riguardo alle caratteristiche o al valore della varietà;
   sul sito dell'ufficio comunitario varietà vegetali (CPVO), risulta che la varietà «Tonda gentile delle Langhe» sia iscritta nel registro olandese dal 2012 senza che vi sia stato nessun atto di opposizione;
   andrebbe introdotta una denominazione univoca della varietà a livello nazionale che dovrebbe divenire «Tonda Gentile» già sinonimo di «Tonda gentile delle Langhe» e «Tonda gentile trilobata» –:
   quali iniziative il Governo intenda intraprendere:
   a) affinché vi sia un adeguamento alla denominazione «Tonda Gentile» italiana, qualora le varietà registrate in Olanda o altra parte d'Europa siano geneticamente corrispondenti alla «Tonda Gentile» già sinonimo di «Tonda gentile delle Langhe» e «Tonda gentile trilobata»;
   b) affinché si evitino riferimenti a un «nome geografico che potrebbe fuorviare il pubblico», nel rispetto del regolamento (CE) n. 637/2009 della Commissione del 22 luglio 2009, articolo 6, lettera f), qualora le varietà registrate in Olanda o altra parte d'Europa non siano geneticamente corrispondenti alla «Tonda Gentile»;
   c) affinché siano tutelati i produttori piemontesi che rischiano di vedere compromesso il lavoro di qualificazione territoriale connesso alla coltivazione coriolicola, perseguito negli anni anche attraverso la I.G.P. «Nocciola del Piemonte». 

 

Seduta del 28 marzo 2017

Risponde Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato per le Politiche agricole alimentari e forestali, replica Mino Taricco

Risposta del governo

Presidente, onorevoli colleghi, rassicuro, innanzitutto, gli interroganti che stiamo seguendo con attenzione le problematiche che riguardano le produzioni coricole nazionali di qualità.
Nello specifico, evidenzio che la IGP Nocciola del Piemonte è stata riconosciuta con il Regolamento n. 1107 del 1996 relativo alla registrazione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine.
Si segnala che il disciplinare di produzione della IGP Nocciola del Piemonte prevedeva l'utilizzo della varietà di nocciola “Tonda gentile delle Langhe”.
La Commissione europea, con regolamento di esecuzione n. 858 del 2013, su richiesta del Consorzio di tutela della nocciola del Piemonte, ha approvato la modifica del nome della varietà utilizzata per l'ottenimento della “Nocciola del Piemonte”, al fine di non creare confusione nei consumatori e di evitarne l'uso improprio da parte di operatori che commercializzavano la stessa varietà. Il riferimento alla “Tonda gentile delle Langhe” è stato pertanto modificato in “Tonda gentile trilobata”.
Si è reso, inoltre, necessario riportare nel registro nazionale delle piante da frutto, come sinonimi, sia la denominazione di “Tonda gentile delle Langhe” sia la denominazione, proposta dalla regione Piemonte, di “Tonda gentile trilobata”.
Preciso che, per quanto riguarda la salvaguardia della nocciola del Piemonte, i nomi registrati come DOP/IGP sono protetti ai sensi del Regolamento n. 1151 del 2012.
La salvaguardia della tipicità della nocciola del Piemonte ha di recente registrato un importante traguardo anche attraverso l'avvio della procedura della cancellazione, su richiesta proprio del Ministero, della varietà Tonda gentile delle Langhe tra quelle registrate in Olanda.
A seguito di questo rilevante obiettivo, raggiunto dal Ministero, è ora scongiurato il rischio di un utilizzo improprio del termine Langhe.

Replica

Grazie, Presidente. Anch'io voglio esprimere apprezzamento per il lavoro che il Ministero ha portato avanti su questo tema, che, come diceva il collega, è fonte di grande preoccupazione per un territorio, proprio perché già nell'anno passato si erano verificate, sia all'interno del territorio nazionale che all'esterno dello stesso, dei tentativi di recuperare l'utilizzo del vecchio nome della Tonda gentile delle Langhe; fatto che, oltre a danneggiare i produttori dello specifico territorio delle Langhe, rischia di creare e di ingenerare confusione presso i consumatori.

Ora, quando noi abbiamo presentato le interrogazioni, il percorso avviato con l'Olanda non si sapeva ancora quali frutti avrebbe prodotto, e quindi delle novità che ci sono state riportate oggi, e che peraltro erano già state anticipate da alcuni organi di stampa, siamo molto contenti.

Mi permetto di suggerire ancora, tramite suo, al Governo presente la possibilità di prendere in considerazione l'ipotesi di inserire una qualche postilla all'interno dell'allegato varietà iscritte al registro nazionale: laddove si dice che la Tonda gentile è sinonimo di Tonda gentile delle Langhe e di Tonda gentile trilobata, di inserire che è sinonimo e oggi sostitutiva di queste varietà. Il rischio grosso che noi corriamo è che permanga uno spazio di confusione o di cattiva interpretazione, che, a nostro giudizio, andrebbe fugato in modo definitivo; per cui, mi permetto di suggerire, laddove nella tabellina è previsto “sinonimi”, di prendere in considerazione l'ipotesi di mettere “oggi sostitutivo” o comunque “sinonimo in passato di queste varietà”, in modo che sia chiaro che, se è vero che le tre denominazioni corrispondono, oggi l'unica utilizzabile è quella di Tonda gentile.