19/11/2015
Stefania Covello
Magorno
3-01860

Per sapere – premesso che: 
presso l'istituto penitenziario di Rossano, in provincia di Cosenza, sono detenuti, nella sezione speciale del carcere, 21 stranieri accusi di terrorismo, alcuni dei quali appartengono alla cellula di Al Qaeda e sono considerati soggetti attivi del terrorismo di matrice islamica; 
in occasione dei tragici attentati di Parigi come riportato dagli organi di stampa, alcuni di questi detenuti avrebbero esultato, appresa la notizia, al grido di «Viva la Francia libera»; 
un grido di gioia misto a sfida, secondo quanto si apprende da fonti interne al carcere, per aver «liberato» la Francia dai cosiddetti «infedeli»; 
misure di controllo sono scattate immediatamente dopo gli attentati di Parigi anche nell'istituto di Rossano, considerato «obiettivo sensibile»; 
oltre alla videosorveglianza, già attiva nel carcere, è stato attivato un pattugliamento esterno, con agenti specializzati e armati, che 24 ore su 24 controllano le mura di cinta dell'istituto di pena; 
si è svolta a Cosenza una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulle misure di prevenzione del terrorismo islamico; 
la procura distrettuale antimafia di Catanzaro ha avviato «accertamenti preliminari» su quanto avvenuto nel carcere di Rossano venerdì 13 novembre 2015, dopo le prime notizie sugli attentati di Parigi; 
non va creato allarmismo, ma è del tutto evidente, ad avviso degli interroganti, che vanno potenziati organici e misure di sicurezza interne ed esterne alla struttura penitenziaria, anche per la sicurezza degli stessi operatori di polizia penitenziaria e dei lavoratori della struttura penitenziaria –: 
in considerazione di quanto espresso in premessa, quali ulteriori misure specifiche intenda adottare il Governo per rafforzare la sicurezza della struttura penitenziaria di Rossano.