21/02/2017
Maria Iacono
3-02796

Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   la straordinaria ondata di maltempo che sta attraversando la Penisola con abbondanti nevicate sta causando ingenti danni e disagi per l'agricoltura italiana;
   da una prima stima la perdita del settore agricolo per gli effetti dell'eccezionale ondata di maltempo potrebbe aggirarsi già intorno a 700 milioni di euro;
   per l'agroalimentare nazionale, ma soprattutto per l'agricoltura, è scattata così una nuova drammatica emergenza che si aggiunge alla difficile situazione che sta colpendo gli agricoltori italiani alle prese con costi produttivi sempre più onerosi;
   la situazione nelle aree colpite dagli eventi sismici è drammatica e nel resto della penisola è emergenza praticamente ovunque, con situazioni critiche in Puglia, Sicilia, Basilicata, Calabria e Campania;
   il maltempo ed il gelo hanno causato non solo danni alla produzione per centinaia di milioni di euro ma anche ingenti danni a beni strumentali, oltre ai problemi per il reperimento del foraggio con danni conseguenti per gli allevamenti;
   inoltre, il freddo rigido sta facendo lievitare anche consumi di gasolio agricolo, soprattutto per il riscaldamento delle serre e delle strutture aziendali e questo costringe gli agricoltori a sostenere ulteriori costi;
   le criticità maggiori sono nelle regioni del Sud soprattutto in Puglia ed in Sicilia dove si rischia di perdere buona parte degli agrumeti e dove si registrano danni per svariati milioni di euro;
   nei prossimi giorni si prevede un aumento del costo di diversi prodotti ortofrutticoli a causa dei danni prodotti dal maltempo di queste ore;
   il maltempo ha reso impraticabili moltissime strade di campagna e tanti agricoltori sono rimasti isolati per giorni, senza luce e acqua;
   le gelate si innescano in una già critica situazione del comparto agricolo, con rischio di forti perdite di reddito per gli agricoltori –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Ministro intenda assumere in seguito alla situazione di emergenza atmosferica e di grave danno per il settore agricolo;
   se non ritenga opportuno, vista l'importanza del comparto e lo stato di crisi in cui versa da tempo, convocare con urgenza un tavolo di confronto con le associazioni degli agricoltori, al fine di individuare misure condivise per garantire un sostegno economico al settore agricolo, danneggiato sia dalla crisi economica sia dalla situazione climatica, che in questi ultimi giorni ha causato ingenti danni al settore medesimo. 

Seduta del 21 febbraio 2017

Risposta del governo di  Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato per le Politiche agricole alimentari e forestali, replica di Maria Iacono

Risposta del governo

Signora Presidente, onorevoli colleghi, per l'analogia delle questioni trattate ho ritenuto utile rispondere congiuntamente.
  Rilevo anzitutto che nei giorni scorsi è stato avviato l'iter per la dichiarazione dello stato di eccezionale avversità atmosferica nella regione Puglia, nella Sicilia, nella Calabria, nella Basilicata e nella Campania, tenuto conto della gravecondizione in cui versa il settore agricolo in quei territori dopo le intense nevicate e dopo le gelate verificatesi nei primi di gennaio e prolungatesi per tutto il mese di gennaio. In questa fase è in via di completamento la necessaria rilevazione e stima dei danni da parte delle regioni competenti: abbiamo sollecitato anche le strutture periferiche, ma abbiamo sollecitato anche le amministrazioni locali a fare una ricognizione la più puntuale dei danni che si sono verificati. Alla luce dell'eccezionalità di questi eventi atmosferici, il Governo, cogliendo l'occasione del decreto-legge sul terremoto che è stato pubblicato il 9 febbraio scorso e all'interno del decreto-legge «terremoto» ha stabilito di consentire, proprio per l'eccezionalità e in via straordinaria e temporanea, l'attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale, di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004, anche per i danni subiti alle produzioni agricole e alle strutture aziendali assicurabili.
  Come lei sa, noi abbiamo individuato nel Piano di sviluppo rurale nazionale una misura per la gestione del rischio, e quindi l'obiettivo principale è assicurare le nostre produzioni: in questo caso abbiamo proceduto in deroga all'interno del decreto-legge «terremoto». L'intento è quello di sostenere il settore agricolo delle aree maggiormente colpite, che per lo scarso utilizzo degli strumenti assicurativi non potrebbe contare su una forma di compensazione, rischiando di vedere compromessa sia la ripresa economica, ma anche la ripresa produttiva delle aziende che sono interessate.
  Ricordo che l'attivazione di questo strumento, di questo Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente. Lei, onorevole Capodicasa, conosce bene questi strumenti, e sa che in particolare è prevista l'erogazione di contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno della produzione lorda vendibile, l'attivazione di prestiti di ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze, soprattutto per le esigenze dei prestiti di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi propri e dei propri dipendenti, e l'ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte
eventualmente compromesse o distrutte. Quindi la ringrazio per l'opportunità che ha dato al Governo di intervenire in questa materia: il Governo si è fatto carico, e prontamente è intervenuto all'interno del decreto-legge, decreto-legge in fase di conversione; ma entro 90 giorni tutte le amministrazioni locali, e soprattutto le regioni, devono procedere in maniera celere, e soprattutto puntuale, sulla ricostruzione e soprattutto sulla puntuale ricognizione dei danni che si sono verificati alle strutture in tutte le regioni che abbiamo citato.

Replica

Grazie, Presidente. Anch'io, come il collega Capodicasa sono soddisfatta della risposta e delle argomentazioni esaustive che ha voluto fornire, riscontrando la mia interrogazione. Voglio aggiungere alle cose già dette, semplicemente, e sottolineare, evidentemente, il fatto che una delle realtà certamente più colpite dal maltempo negli ultimi mesi è stata proprio la Sicilia, la quale ha registrato, come qui ricordato, distruzioni e devastazioni mai viste, dove comuni di grande pregio, per esempio dell'agrigentino – su tutti i comuni di Caltabellotta, Ribera, Sciacca, Licata e Canicattì – non solo hanno registrato gravissimi danni alle principali infrastrutture, ma hanno dovuto fare i conti, appunto, con intere produzioni agricole letteralmente devastate dalla forza distruttrice delle piogge torrenziali e dalla neve. Fra le coltivazioni più colpite del sud del Paese quella della vite, quella degli ulivi, degli uliveti, e anche le pregiate produzioni agrumicole.
  Ecco, io credo che accanto all'azione tempestiva a cui – il sottosegretario ricordava – il Governo ha dato vita, occorre appunto intervenire, al più presto, al fine di salvaguardare e
anzi rilanciare uno dei profili di maggiore eccellenza del made in Italy che è appunto la produzione agricola. Occorre vigilare che non vengano spacciati prodotti stranieri come nazionali, per giustificare aumenti non dovuti e per fare acquisti di qualità al giusto prezzo; occorre, signor sottosegretario, in sostanza, investire sui nostri produttori, salvaguardando gli sforzi fatti in questi anni, per elevare la qualità ed il livello dei nostri prodotti, rendendoli un brand irrinunciabile a supporto della nostra economia. Occorre non lasciare soli i nostri territori maggiormente vessati dal maltempo, mettendo a disposizione – come lei ci ricordava – tutte le risorse necessarie affinché si rialzino nel più breve tempo possibile. Occorre che il Governo, di concerto con i territori e con le parti sociali, sappia mettere in campo un grande piano di rilancio della nostra agricoltura, che faccia fronte ai danni devastanti prodotti, ma che sappia, anche, per il futuro, prevenire e sappia, in qualche modo, mettere in atto azioni che non ci portino nuovamente a vedere letteralmente un comparto in ginocchio. Infine, io credo, signor sottosegretario, occorre investire affinché il Sud e il Mezzogiorno investano, proprio, sempre di più, sulla nostra ricchezza principale, l'agricoltura, affinché i giovani, perché no, tornino a popolare le campagne e affinché l'impresa agricola possa ancora di più trainare, come è avvenuto in questi ultimi tempi, la nostra economia.