18/01/2019
Michele Anzaldi
3-00445

Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   in data 30 dicembre 2018, nel corso di una fase parlamentare molto delicata concernente le votazioni finali del disegno di legge di Bilancio per l'anno 2019 in terza lettura alla Camera dei deputati, il «Blog delle stelle», organo ufficiale del Movimento 5 stelle, ha pubblicato un post che ha accostato il lavoro del Parlamento e della libera stampa addirittura al «terrorismo», lanciando un'accusa a giudizio dell'interrogante infamante, diffamatoria e delegittimante contro i pilastri della democrazia parlamentare;

   successivamente, il testo è stato rimosso dal sito, secondo la stampa su indicazione del leader M5s Luigi Di Maio e del Presidente del Consiglio Conte, espressione anche lui del Movimento 5 stelle;

   secondo quanto riportato da diversi organi di informazione, responsabile editoriale del «Blog delle stelle» sarebbe il signor Pietro Dettori, assunto presso la Presidenza del Consiglio con contratto dirigenziale da centotrentamila euro annui come responsabile social del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio; peraltro quest'ultimo avrebbe chiesto conto di quanto accaduto proprio al signor Dettori;

   tal Dettori risulterebbe essere, sempre secondo notizie di stampa, il responsabile editoriale del «Blog delle stelle» fin da quando era dipendente della società Casaleggio Associati;

   il Dettori avrebbe, fin quando sotto contratto della Presidenza del Consiglio dei ministri, da dipendente pubblico, l'obbligo di rispettare il codice etico come tutti i dipendenti pagati dallo Stato –:

   se al Presidente del Consiglio risulti che a redigere il citato articolo contro il Parlamento e a pubblicarlo su un blog di partito politico sia stato davvero il consulente Dettori, e se, ove ciò sia confermato, il Presidente del Consiglio non ritenga incompatibile la sua permanenza presso gli uffici di Palazzo Chigi, procedendo al licenziamento con immediata risoluzione del contratto, sempre possibile trattandosi di persona assunta in un ufficio di diretta collaborazione.