19/09/2014
Lorenzo Basso
De Micheli, Benamati, Arlotti, Giacobbe, Tullo, Ascani, Bargero, Baruffi, Carocci, Verini, Borghi, Taranto, Petitti, Narduolo, Carrescia, Rampi, Blazina, Taricco, Ghizzoni, Romanini, Dell'Aringa, Sgambato, Capone, Fragomeli, Camani, Amato, Maestri, Lodolini, Tidei, Gnecchi, Pastorino, Cimbro, Cominelli, Luciano Agostini, Sanga, Mognato, Marchetti, Rigoni, Carrozza, Peluffo, Amoddio, Scuvera, Brandolin, Rubinato, Censore.
1-00595

La Camera,
   premesso che:
    nel 2013 il Turismo internazionale ha proseguito la sua crescita sia in termini di arrivi sia in quelli di introiti, lasciandosi definitivamente alle spalle la flessione del 2009. Questo dato conferma la forza di un comparto che può essere una fondamentale leva di sviluppo per il nostro Paese;
    secondo i dati diffusi dall'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO Barometer, June 2014) nel 2013 si è registrato un ulteriore rafforzamento dei turisti internazionali che hanno toccato quota 1,087 miliardi, con un incremento pari al 5 per cento rispetto all'anno precedente;
    l'Europa si conferma come l'area che ha attratto il maggior numero di turisti (563,8 milioni), seguita da Asia (248,7 milioni), Americhe (168,2 milioni), Africa (55,9 milioni) e Medio Oriente (50,8 milioni);
    purtroppo l'Italia non è riuscita a capitalizzare appieno questa tendenza. Nella graduatoria 2013 delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate, essa occupa la quinta posizione nel Mondo nella classifica degli arrivi internazionali dopo Francia, Stati Uniti, Cina e Spagna; la sesta posizione per introiti da turismo internazionale dopo Stati Uniti, Spagna, Francia, Cina, Macao;
    per intercettare la crescita che si registra in questo settore è necessario dotare il nostro Paese di una strategia adeguata, capace di interpretare i grandi cambiamenti che hanno radicalmente modificato il mercato turistico a livello internazionale. Non basta più fare affidamento soltanto sulle straordinarie risorse del «Bel Paese». Alla luce della crescente competizione internazionale, con l'affacciarsi di nuove destinazioni straniere che, a partire dal Mediterraneo, hanno saputo creare prodotti turistici innovativi a prezzi accessibili, diventa decisivo per l'Italia un progetto capace di valorizzare il nostro patrimonio per consolidare i mercati tradizionali ed agganciare quelli emergenti;
    secondo la Banca d'Italia che ha analizzato il settore nel lungo periodo, tra il 1997 e il 2012, il turismo non ha contribuito come avrebbe potuto alla crescita del PIL. In particolare, nel periodo di riferimento, si è dimezzato il surplus estero del turismo, sceso dall'1,1 per cento allo 0,6 per cento del Pil;
    le condizioni del turismo italiano sono evidentemente peggiorate nel corso dell'estate scorsa. La crisi economica e le cattive condizioni meteorologiche hanno influenzato negativamente la stagione turistica 2014 soprattutto con riferimento al turismo interno. Ai problemi cronici del settore si è sommata una stagione estiva caratterizzata da cancellazioni dei viaggi e partenze anticipate, in particolare nelle località turistiche balneari e montane;
    secondo Confturismo-Confcommercio le cattive condizioni meteorologiche hanno portato il 15 per cento degli italiani a modificare i proprio piani delle vacanze. La Federalberghi, ha evidenziato l'impatto negativo dell'estate 2014 sui fatturati delle strutture ricettive (-5 per cento) sull'occupazione nel settore turistico (-1,3 per cento);
    dai dati del Sib-Confcommercio, Sindacato italiano balneari risulta che le presenze in spiaggia siano aumentate solo in Sicilia (+10 per cento), Sardegna (+5 per cento) e Puglia (+8 per cento), mentre nelle restanti regioni d'Italia sono calate tra il -5 per cento e il -40 per cento (Abruzzo -15 per cento, Basilicata -5 per cento, Calabria -5 per cento, Campania -10 per cento, Emilia-Romagna -10 per cento, Friuli Venezia Giulia -40 per cento, Lazio -5 per cento, Liguria -20 per cento, Marche -5 per cento, Molise -5 per cento, Toscana -10 per cento, Veneto -20 per cento),

impegna il Governo:

   a dare urgentemente attuazione alle disposizioni contenute nel decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 in particolare rispetto:
    a) agli incentivi per le ristrutturazioni edilizie degli alberghi e per l'innovazione tecnologica;
    b) all'istituzione del gruppo di lavoro in materia di tax free shopping;
    c) alla nuova classificazione alberghiera;
    d) all'approvazione del nuovo statuto dell'Enit, per rendere immediatamente operativo il nuovo ente pubblico economico, anche in vista dell'Expo 2015 di Milano;

   ad approvare velocemente il nuovo piano nazionale dei trasporti per il turismo anche alla luce degli sviluppi dell'accordo Alitalia-Etihad;

   a procedere al riordino del quadro normativo in materia di concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo che dovrà essere presentato entro il 15 ottobre 2014 promuovendo in sede europea tutti gli approfondimenti necessari ad affrontare e risolvere le problematiche della durata e del rinnovo delle concessioni demaniali marittime nonché della loro eventuale definizione per assicurare la coerenza della disciplina europea del turismo balneare con le specificità nazionali e la salvaguardia dell'interesse pubblico generale garantito dai servizi di salvamento in mare, tutela delle coste, primo soccorso e organizzazione dell'arenile;

   a valutare se esistano i presupposti per l'applicazione dell'articolo 03, comma 1, lettera c), n. 1) del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494 che prevede la riduzione dei canoni nella misura del 50 per cento in presenza di eventi dannosi di eccezionale gravità che comportino una minore utilizzazione dei beni oggetto della concessione, previo accertamento da parte delle competenti autorità marittime di zona e per la revisione degli studi di settore riguardanti le imprese balneari (modello WG60U) con l'inserimento di un parametro climatico (periodo di effettivo lavoro) da applicare anche alla determinazione della TARI;

   a riattivare i «buoni vacanze» rivolti ai lavoratori e pensionati meno abbienti, da utilizzare nei periodi di bassa stagione immaginando una possibile defiscalizzazione sul modello dei Chèque-Vacances francesi;

   a rafforzare economicamente il progetto delle «reti di impresa» nel turismo, uno strumento importantissimo per sostenere i processi di innovazione, in particolare tenendo conto della «rivoluzione» in atto nel settore del turismo con l'avvento delle web-technologies;

   ad accelerare le procedure per il rilascio dei visti turistici;

   ad assumere iniziative per correlare in maniera più stringente l'imposta di soggiorno dei comuni con i loro investimenti nel settore del turismo, comprendendo nei criteri di «premialità» non solo le attività prettamente turistico-culturali (progettazione, eventi, promozione, orari di apertura dei musei, «gratuità», e altro), ma anche fattori – come prevede l'analisi del WT02011 – quali la pulizia delle strade, la manutenzione del verde pubblico, la qualità dell'arredo urbano, la copertura Wi-Fi e la qualità del trasporto pubblico.