15/02/2017
Andrea Martella
Mognato, Moretto, Murer, Zoggia, Camani, Casellato, Miotto, Narduolo, Rostellato, Zan
1-01510

La Camera, 
premesso che: 
da tempo la città di Venezia sta affrontando una crisi che rischia di pregiudicarne bellezza e futuro; 
ogni anno la città patrimonio dell'Unesco è visitata da 30 milioni di turisti circa 20 milioni in più di quanti gli esperti reputano poterne effettivamente sostenere; 
la conflittualità tra residenti e turisti ha raggiunto il suo apice con proteste da parte dei residenti sulla insostenibilità della vita all'interno della città; 
dal 1951 ad oggi i residenti sono passati da circa 175 mila a poco più di 56 mila, isole escluse; 
si è assistito ad un progressivo declino delle attività storiche della città che hanno innescato una crisi senza precedenti e parallelamente si è registrato un incremento di attività commerciali legate alla ricettività, che coinvolgono anche la terraferma, e alla ristorazione, spesso speculative; 
tali criticità rischiano di far inserire la città nella black list dei siti a rischio declassamento nell'ambito dell'Unesco; 
il Governo è da tempo impegnato a scongiurare tale rischio e a promuovere iniziative finalizzate alla salvaguardia di Venezia; 
negli ultimi mesi si sono registrate importanti iniziative promosse da enti culturali, università, associazioni finalizzate a restituire centralità alla questione Venezia, richiamando anche l'attenzione dei media nazionali ed internazionali; 
nelle ultime settimane si è aperta, anche grazie al ruolo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, una importante fase di confronto tra l'amministrazione comunale di Venezia e l'Unesco, ma permangono una serie di criticità a partire dalla necessità di un imprescindibile ammodernamento della legislazione speciale per Venezia e di un'alternativa al passaggio delle navi da crociera in bacino San Marco,

impegna il Governo:

1) ad assumere le iniziative di competenza, anche di carattere normativo, e in raccordo con gli enti territoriali interessati, volte ad affrontare le criticità che rischiano di compromettere la valenza storico-culturale e turistica di Venezia, e in particolare volte: 
a)  a promuovere strumenti idonei ad una più razionale e sostenibile gestione dei flussi turistici e dei servizi connessi; 
b)  ad assicurare la compatibilità tra lo sviluppo di attività commerciali e strutture ricettive ed il patrimonio monumentale e culturale della città; 
c)  a rafforzare i controlli, sia a salvaguardia delle peculiarità storico-architettoniche, sia a tutela della sicurezza dei cittadini, dei gestori di esercizi commerciali e dei turisti; 
d)  a promuovere la valorizzazione di spazi destinati ad attività di ricerca, tra cui il complesso dell'Arsenale, e ad attività produttive e culturali eminentemente rappresentative della città di Venezia; 
e)  a promuovere misure di incentivazione per i residenti sia sotto il profilo di servizi fondamentali, quali scuola e trasporti, sia solo il profilo fiscale; 
f)  ad istituire un apposito gruppo di lavoro, coordinato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sul traffico acqueo e sull'inquinamento ambientale dell'area, che affronti efficacemente e in tempi rapidi anche la questione del passaggio delle grandi navi a Venezia, e che offra una soluzione in grado di salvaguardare il patrimonio immobiliare pubblico e privato rispetto ai moti ondosi.