15/05/2019
Elena Carnevali
MARTINA, QUARTAPELLE PROCOPIO, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI, FIANO, MORANI, ROTTA, DEL BARBA, PAITA, SCALFAROTTO, DE FILIPPO, RIZZO NERVO, MARATTIN, CIAMPI, VISCOMI, BRUNO BOSSIO, GADDA, PELLICANI, FREGOLENT, NOJA, MAURI, SCHIRÒ, MORETTO, MIGLIORE e SERRACCHIANI
3-00733

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa si è appreso che nella mattinata del 13 maggio 2019 a Brembate è stato rimosso dai Vigili del fuoco uno striscione, esposto da un privato cittadino dalle finestre della propria abitazione, che riportava una generica dicitura «non sei il benvenuto» ed era apparso nel giorno in cui era in programma in paese la visita del Ministro dell'interno, nonché segretario nazionale della Lega;

   l'intervento dei Vigili del fuoco per rimuovere lo striscione appare inspiegabile, non sussistendo illeciti che giustifichino tale azione, anche alla luce del fatto che lo striscione non arrecava offese né tantomeno il nome del destinatario, ed era stato esposto dalle finestre di una privata abitazione;

   in Italia la libertà di manifestazione del pensiero e quella di espressione sono garantite dalla Costituzione e non possono certo essere calpestate solo perché infastidiscono qualcuno, mentre il dissenso e la contestazione pacifica e non violenta sono parte integrante della democrazia –:

   a che titolo tale striscione sia stato fatto rimuovere e chi abbia dato l'ordine di intervenire.

Seduta del 15 maggio 2019

Illustrazione di Elena Carnevali, risposta del governo di Matteo salvini, Ministro dell'Interno, replica di Maurizio Martina

Ilustrazione

Grazie, signor Presidente. Ministro, onorevoli colleghi, alcuni fatti. Il 7 maggio viene sequestrato il cellulare di una ragazza per un selfie impertinente e al poliziotto viene aperto un procedimento disciplinare. Il 13 maggio a Settimo Milanese lei, Ministro, se la prende durante un comizio prima con un insegnante, poi pubblicamente con la sicurezza sfuggendole anche epiteti sgradevoli. Il 13 maggio, nove del mattino, a Brembate, un piccolo paese della mia provincia, viene dato ordine dalla questura ai vigili del fuoco di togliere un lenzuolo con la scritta “Non sei il benvenuto”: nulla a che vedere con i fatti precedenti, un'espressione pacifica di dissenso democratico che qualcuno ha voluto esporre. Non c'erano emergenze, non c'era calamità, quindi perché? Anche i sindacati le hanno chiesto che di abbassare i toni, che il limite è stato superato. Resta il fatto che le istituzioni non sono sue; resta il fatto che le forze dello Stato sono un presidio delle istituzioni e che le forze della polizia non possono essere relegate a funzioni di ordine di servizio durante i comizi elettorali, la sua attività prevalente.

Risposta del governo

Ringrazio per l'interrogazione. Mi occupo di diminuire i reati in questo Paese, che infatti sono calati del 15 per cento nei primi mesi di quest'anno  E comunico che ovviamente non mi occupo di rimozione degli striscioni tanto che, ieri notte, una volante della polizia di Stato, a Bergamo città, ha rimosso, senza che io lo sapessi, uno striscione contro il sindaco del Partito Democratico, Giorgio Gori  Con tutto il rispetto per tutte le infrazioni al codice civile e al codice penale preferisco occuparmi di arresti di mafiosi e spacciatori che non di rimozione di striscioni. Detto questo, ho piena e totale fiducia nell'attività delle questure, delle prefetture che a Brembate, come Settimo, come in ogni altra località garantiscono il pacifico svolgimento di qualsiasi iniziativa di carattere pubblico. Anzi, per quello che mi riguarda, più sono colorati e più sono simpatici, più divertenti sono gli striscioni sono disposto a offrire un bel caffè a chi fa lo striscione più ironico. Non tollero minacce di morte, insulti o inviti alla violenza (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Quelle non sono libere espressioni: se per voi è normale che qualcuno scriva “Salvini muori”, “Salvini crepa”, “Sparate a Salvini”, “Salvini mafioso” Ringrazio le forze dell'ordine che stanotte hanno arrestato 17 spacciatori e hanno sequestrato 280 chili di droga: questa è la sicurezza del Paese (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Vi lascio al dibattito sugli striscioni: evviva la libertà di espressione, evviva i colori e i fischietti, evviva gli striscioni.

Replica

Grazie, Presidente. Ministro, ovviamente noi non possiamo essere soddisfatti di quello che lei ha detto qui adesso: quello che ci importa è portare anche in quest'Aula la preoccupazione per il clima che c'è nel Paese e che lei fa finta di non vedere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Quello che ci preoccupa è il clima che viene sottolineato anche da tanti operatori delle forze di polizia che tanto lei osanna quando in giro da più parti, a più riprese segnalano l'allarme di un clima di tensione che lei per primo dovrebbe caricarsi sulle spalle proprio per la funzione istituzionale che ha. Invece no: ancora adesso ci ha offerto la plastica rappresentazione di una superficialità disarmante (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) rispetto all'incarico delicato che ha. Lei dovrebbe rendersi conto prima di altri che fare il Ministro dell'Interno e il segretario di partito in questo modo non aiuta il Paese: non è un problema delle opposizioni, è un problema dell'intero Paese, del Governo della Repubblica italiana in un contesto come questo.

Perché, guardi, ogni giorno che passa, ogni tappa che fa, è abbastanza evidente che per lei prima degli italiani c'è la sua campagna elettorale permanente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico - Commenti dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).

È questa la questione che noi poniamo, sollevando anche il tema di queste ore. Noi la invitiamo a rendersi conto di quello che sta accadendo, e la invitiamo anche a rispondere del fatto che, se un Ministro dell'interno con il ruolo delicatissimo che ha sta al suo Ministero solo per 17 giorni in quattro mesi, c'è un problema (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). C'è un problema non per le opposizioni: per il Paese! Per il Paese! Perché il suo Ministero non è un Ministero qualsiasi, e se si disertano 5 consigli europei su 6, c'è un problema Non per lei, per il Paese che lei rappresenta in quei consessi.

Quindi le diciamo solo questo: rifletta su quello che sta accadendo, cambi rotta. Non lo faccia per noi, lo faccia per gli italiani. Risponda all'articolo 54 della Costituzione, quando impegna tutti ad essere responsabili e ad assolvere alle funzioni istituzionali con disciplina e onore.  Io penso che questo tema riguardi anche lei: noi, ma anche lei.