24/06/2014
Simona Flavia Malpezzi
Carocci, Rocchi, Coscia, Faraone, Maestri, Martella, Rosato e De Maria
3-00902

Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il fondo d'istituto (fis) è l'insieme di risorse finanziarie destinate alle istituzioni scolastiche per retribuire attività aggiuntive e/o l'intensificazione delle attività;
   l'articolo 26 del contratto collettivo nazionale di lavoro del 31 agosto 1999 istituì – in conseguenza dell'autonomia scolastica, entrata in vigore il 1o settembre del 2000 – per tutte le scuole di ogni ordine e grado il fondo dell'istituzione scolastica, destinato a retribuire le prestazioni del personale finalizzate a sostenere esigenze didattiche e organizzative derivanti dalla concretizzazione del piano dell'offerta formativa e la qualificazione e l'ampliamento dell'offerta di istruzione e formazione, anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio;
   il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa (mof) è costituito dal fondo d'istituto e dai finanziamenti per la retribuzione delle funzioni strumentali del personale docente, degli incarichi specifici del personale ausiliario, tecnico e amministrativo, delle ore eccedenti per la sostituzione del personale docente assente, dell'indennità del lavoro notturno e festivo per gli educatori, delle ore eccedenti di pratica sportiva nella scuola secondaria;
   il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, dunque, è un fondo che può essere utilizzato solo per la retribuzione delle prestazioni aggiuntive dei lavoratori della scuola e non per pagare le progressioni di carriera;
   tuttavia, nel corso degli ultimi anni il fondo è stato utilizzato anche per altre esigenze: in diverse occasioni, infatti, si è attinto dal fondo per il miglioramento dell'offerta formativa per finanziare, in emergenza, altre finalità che, benché connesse al mondo della scuola, nulla hanno a che vedere con la sua destinazione originaria, che è quella di qualificare l'offerta formativa delle scuole;
   nel gennaio 2013 l'importo totale del fondo contrattuale per il miglioramento dell'offerta formativa era pari a circa 1,5 miliardi di euro: tuttavia, una parte di queste somme sono state utilizzate per pagare gli scatti di anzianità ai docenti che li avevano maturati nel 2011;
   in tal senso, il fondo ha subito una decurtazione pari a 350 milioni di euro, riducendo la somma totale a disposizione a circa 1 miliardo di euro;
   anche per gli scatti maturati nel 2012 saranno utilizzati i fondi per il miglioramento dell'offerta formativa;
   infatti, in data 11 giugno 2014 i sindacati hanno firmato all'Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, l'intesa sugli scatti di anzianità 2012 del personale della scuola e sulle posizioni economiche del personale ausiliario, tecnico e amministrativo. L'accordo è stato firmato da tutti i sindacati, tranne dalla Flc-Cgil, che ha firmato soltanto la parte dell'intesa relativa al personale ausiliario, tecnico e amministrativo;
   per permettere, dunque, di assolvere il diritto degli aumenti stipendiali automatici vengono tagliati in modo irrecuperabile 124 milioni di euro nel 2013 (che si aggiungono ad altri 280 milioni di euro già cancellati), circa 550 milioni per il 2014 e 350 milioni per il 2015. Con la prospettiva che il taglio di oltre un terzo del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa diventi permanente;
   il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa ha rappresentato in questi anni uno, se non l'unico, valido supporto per arricchire la didattica e il lavoro scolastico, consentendo l'esercizio reale dell'autonomia scolastica;
   al momento tali fondi rappresentano, inoltre, l'unica e concreta forma per poter valorizzare adeguatamente il merito delle risorse professionali esistenti;
   in tal senso, l'utilizzo del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa per altri fini ha ridimensionato anche la contrattazione di istituto e, soprattutto, ha inciso dolorosamente e negativamente sull'offerta formativa agli alunni, impedendo una seria e indispensabile programmazione delle attività da parte dei dirigenti scolastici;
   infatti, l'autonomia si fonda sulla possibilità di poter programmare con risorse certe quantomeno gli ampliamenti dell'offerta formativa. Se viene meno questo elemento, si svuota di significato l'autonomia;
   vi è da aggiungere, infine, che l'impegno di restituzione degli scatti di anzianità era basato sul recupero del 30 per cento dei risparmi realizzati con il taglio di circa 140 mila unità di personale (decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133);
   illustrando le linee programmatiche del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca alla VII Commissione della Camera dei deputati, il Ministro interrogato ha posto nella giusta rilevanza la necessità di dare alla scuola una reale autonomia, attraverso lo stanziamento di congrue risorse finanziarie, prevedendo l'assegnazione di stanziamenti certi già all'inizio dell'anno scolastico, al fine di consentire una coerente programmazione alle istituzioni scolastiche;
   in quella stessa sede il Ministro interrogato si è impegnato formalmente al progressivo reintegro del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa riportandolo alla capienza del 2011, ovvero circa 1,5 miliardi di euro;
   il 24 febbraio 2014 il Presidente del Consiglio dei ministri, nel discorso per illustrare il programma di Governo, ha ribadito l'importanza della scuola, affermando che «non ci sia politica alcuna che non parta dalla centralità dell'istruzione» e riconoscendo la necessità di tornare ad investire dopo anni di tagli lineari;
   nel parere approvato nella seduta del 13 marzo 2014 dalla VII Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, alla legge di conversione del decreto-legge 23 gennaio 2014, n. 3, è indicata, tra le condizioni espresse, l'opportunità di ricostituire, per l'anno 2014, gli stanziamenti del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa;
   tale impegno è stato ribadito nell'ordine del giorno 9/2157/3 accolto dal Governo nella seduta del 18 marzo 2014 –:
   quali iniziative urgenti stia adottando il Ministro interrogato per mantenere fede all'impegno formalmente assunto in merito al rifinanziamento del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, affinché, già all'inizio dell'anno scolastico 2014-2015, ciascun istituto possa, in modo certo e definitivo, sapere di quante risorse potrà disporre per assicurarne la reale autonomia finanziaria, organizzativa e progettuale, al fine di garantire agli studenti le classiche forme di arricchimento dell'offerta formativa.

 

Seduta del 25 giugno 2014

Illustrazione di Mara Carocci, risposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, replica Simona Flavia Malpezzi

Illustrazione

Mara Carocci: Signor Presidente, signora Ministro, i fondi per il miglioramento dell'offerta formativa rappresentano lo strumento per garantire l'esercizio effettivo dell'autonomia scolastica, essendo destinati alla retribuzione delle attività aggiuntive svolte dal personale della scuola per l'attuazione del POF. Tale fondo, già non sufficiente in partenza per coprire tutte le effettive necessità, è stato negli ultimi anni decurtato per pagare gli scatti di anzianità e rischia per il futuro di essere praticamente azzerato. Inoltre, la comunicazione degli stanziamenti avviene praticamente a fine anno scolastico, impedendo la programmazione delle attività. 
  Richiamando in questa sede le sue linee programmatiche, nelle quali ella ha rilevato la necessità di stanziare congrue risorse finanziarie già all'inizio dell'anno scolastico per consentire alle scuole una corrente programmazione, impegnandosi al progressivo reintegro del MOF per riportarlo alla capienza della 2011, le chiediamo quali iniziative urgenti stia adottando per mantenere fede all'impegno preso.

Risposta del governo

Signor Presidente, il Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, MOF in acronimo, lo sappiamo bene e condividiamo questa opinione, è uno strumento ad oggi fondamentale per tutte le attività citate. Mi permetto di integrare: esso è destinato non solo per la retribuzione accessoria del personale scolastico ma anche per gli incarichi specifici del personale ATA, per tutte le attività strumentali che sono necessarie perché l'offerta formativa possa migliorare, come dice appunto la definizione stessa del fondo, e anche per le ore eccedenti che vanno a garantire progetti di avviamento della pratica sportiva. Quindi è un fondo fondamentale. 
  Io non posso, ahimè, onorevole Carocci, onorevole Malpezzi, onorevoli parlamentari, che confermare i numeri sottesi alla vostra interrogazione, cioè alla richiesta appunto di chiarimento e di question time: cioè dal 2011, dall'ottobre 2011 all'anno corrente, il MOF è disceso da un miliardo 480 milioni agli attuali potenziali, per il prossimo anno, 689 e attuali in questo momento, ma già con misura di decurtazione necessaria, per i motivi che dirò subito, un miliardo e qualche spicciolo. Questo significa che da questo fondo abbiamo necessariamente, prima di questo Governo e anche durante i primi mesi di questa legislatura, dovuto attingere per il recupero degli scatti di anzianità per il personale della scuola relativi all'utilità dell'anno 2011 e per l'altro provvedimento che è stato siglato l'11 giugno 2014 presso l'Aran, che stabilisce – naturalmente per accordo previamente stipulato – uno scatto stipendiale anche per l'anno 2012. 
  Quindi, cosa si deve fare a questo punto ? Si deve, nei provvedimenti che stiamo curando in questo mese e che diventeranno poi misure o di decreto-legge o di disegno di legge – vedremo quali scelte il Governo potrà assumere, con la forza anche del sostegno parlamentare che mi sembra condiviso, all'interno delle Commissioni ne abbiamo già discusso –, far sì che quell'impegno politico-programmatico che mi sono sentita di assumere subito diventi realtà. Quindi, così come è avvenuto per le borse di studio di medicina, così come in questi giorni stiamo cercando di far avvenire per il «quota 96», sono cautamente ottimista nel dire che anche per il MOF ci sarà un ripristino delle risorse necessarie.

Replica

Simona Flavia Malpezzi: Signor Presidente, signor Ministro, chiaramente è positivo sentire dalle sue parole che l'impegno c’è, non ne avevamo assolutamente dubbio, ma a fianco dell'impegno a noi preme sottolineare la grande preoccupazione che sta emergendo in tutte le scuole. 
  Noi spesso siamo costretti a chiamare il Ministero che lei presiede «Ministero delle emergenze», perché ci siamo trovati a doverne risolvere e affrontare tante, però di questa emergenza noi lo sapevamo, ne eravamo a conoscenza e per noi diventa prioritaria, perché è l'unico modo davvero per garantire alle scuole quella autonomia che noi vogliamo difendere e ai nostri ragazzi la possibilità di scegliere di avere un'offerta formativa che possa chiamarsi davvero tale. 
  Per questo motivo noi le chiediamo di spingere affinché questo si risolva, il tempo deve essere quello del presente. Sono anche particolarmente felice che lei abbia citato nel suo intervento anche «quota 96», che è un tema estremamente caro al Partito Democratico, e ci aspettiamo una soluzione anche di questo; però è chiaro che in questo momento il MOF deve essere reintegrato, e deve essere reintegrato prima di settembre, perché altrimenti noi non mettiamo le nostre scuole in condizioni di funzionare così come abbiamo detto. Per cui avrà tutto l'appoggio possibile dal Partito Democratico, presumo anche da altre forze politiche; chiaramente noi le chiediamo di fare il massimo perché con questo impegno lei si è presentata, con questo impegno noi l'appoggiamo con tutta la nostra forza.