21/12/2016
Ileana Piazzoni
Lenzi, Amato, Argentin, Beni, Paola Boldrini, Paola Bragantini, Burtone, Capone, Carnevali, Casati, D'incecco, Fossati, Gelli, Grassi, Mariano, Miotto, Murer, Patriarca, Piccione, Giuditta Pini, Sbrollini, Martella, Cinzia Maria Fontana, Bini.
3-02666

Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che: 
l'Istituto superiore di sanità è organo tecnico-scientifico del servizio sanitario nazionale e persegue la tutela della salute pubblica, in particolare attraverso lo svolgimento delle funzioni di ricerca, controllo, consulenza, regolazione e formazione. Di esso si avvalgono il Ministero della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; 
il blocco delle assunzioni protratto nel tempo ha portato ad una diminuzione del personale dell'Istituto superiore di sanità, a fronte di compiti rimasti inalterati. L'ente ha sopperito in maniera stabile ricorrendo a personale assunto con contratti temporanei (collaboratori coordinati e continuativi e ricercatori/tecnici a tempo determinato), che ha mantenuto continuativamente al lavoro per oltre 3 anni. Spesso il personale precario, assunto su fondi di progetti di ricerca, ha dovuto svolgere attività istituzionale (consulenza e servizio per il servizio sanitario nazionale) a causa della cronica carenza di personale dell'Istituto superiore di sanità a tempo indeterminato; 
oggi tale personale (circa 530 unità) ha maturato i diritti all'assunzione (vantando un'anzianità media da 5 a 10 anni e oltre) ed è essenziale per il prosieguo delle attività dell'Istituto superiore di sanità, ma non può essere assunto a causa del blocco parziale del turn-over ancora esistente, dei limiti imposti dalla pianta organica e della carenza di fondi stabili (le entrate derivanti da progetti di ricerca, o convenzioni, o conto terzi non sono utilizzabili per le assunzioni, in quanto sono finanziamenti temporanei); 
il personale in questione, occorre ribadire, è costituito per la maggior parte da ricercatori e tecnici di laboratorio e, in parte, da personale di supporto altamente specializzato per le funzioni dell'istituto, la cui stabilizzazione sarebbe non solo una misura giusta, ma anche un investimento fondamentale sul futuro del principale ente di ricerca sanitaria del Paese, un concetto più volte pubblicamente ribadito dal presidente dell'istituto stesso –: 
se non ritenga opportuno affrontare la situazione occupazionale dell'Istituto superiore di sanità, valutando la possibilità di predisporre e finanziare un piano di assunzioni straordinario rivolto al personale precario citato in premessa, al fine di garantire l'espletamento delle funzioni del servizio sanitario nazionale assegnate all'Istituto superiore di sanità.

Seduta del 21 dicembre 2015

Illustra e replica Ileana Piazzoni, risponde Beatrice Lorenzin

Illustrazione

Presidente, signora Ministra, l'Istituto superiore di sanità è il principale ente di ricerca sanitaria del Paese e versa da anni in una difficile situazione occupazionale: il lungo blocco delle assunzioni ha portato ad una diminuzione del personale, e l'ente ha sopperito alle sue fondamentali funzioni attraverso il ricorso a personale assunto con contratti precari temporanei. Queste professionalità sono per la maggior parte ricercatori e tecnici altamente specializzati, e hanno da diversi anni maturato il diritto all'assunzione vantando anzianità media dai 5 ai 10 anni o anche più. Le chiedo pertanto se vi sia finalmente la possibilità di predisporre e finanziare un piano di assunzioni straordinario per questo personale precario.

Risposta del governo

Presidente, ringrazio veramente l'onorevole interrogante, perché ha sollevato una questione all'attenzione dell'Aula che, come sa, mi sta particolarmente a cuore. Infatti, l'Istituto superiore di sanità riveste una rilevanza strategica in ambito sanitario, quale organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale e di consulenza del Ministro della salute e di tutte le istituzioni nazionali ed internazionali. Ecco perché, già nella fase parlamentare di approvazione della legge di bilancio per l'anno 2017, ho proposto un emendamento volto a stabilizzare il personale precario dell'Istituto superiore di sanità, che può contribuire ad assicurarne in questi anni lo svolgimento delle fondamentali funzioni dell'Istituto. 
La proposta normativa, per la quale è stata peraltro individuata un'idonea copertura finanziaria gravante in misura significativa sui capitoli di bilancio del Ministero della salute, consente, in estrema sintesi, all'Istituto superiore sanità di bandire procedure concorsuali per titoli ed esami finalizzate all'assunzione a tempo indeterminato di 230 unità di persone non dirigenziale, riservando la metà di questi posti alla stabilizzazione del personale precario. Come è noto, la crisi del Governo Renzi e la conseguente chiusura anticipata dell'iter di approvazione della legge di bilancio hanno precluso l'esame di questa proposta emendativa. Voglio tuttavia rassicurare gli onorevoli interroganti, ma soprattutto il personale precario dell'Istituto superiore di sanità, i nostri tecnici e i nostri ricercatori, che è mia ferma intenzione dare risposte alle legittime aspettative che hanno, e che chiederò al Presidente del Consiglio che la proposta normativa, che ho poc'anzi illustrato e di cui c’è la copertura finanziaria, venga inserita in uno dei prossimi provvedimenti normativi con carattere d'urgenza.

Replica

Presidente, signora Ministra, ritengo la sua risposta soddisfacente, nella misura in cui mi sembra che abbia veramente preso a cuore la situazione ed esplicitato una volontà seria di farsi carico in tempi brevi della situazione occupazionale dell'Istituto superiore di sanità. Come lei ha detto e ribadisco, l'Istituto è un ente chiave, un organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale, quindi chiaramente riveste un'importanza fondamentale, sia per il Ministero, le regioni e le province autonome. Quindi, la stabilizzazione di questo personale non solo è un atto di giustizia nei loro confronti per l'attività svolta finora, ma è anche essenziale per poter puntare, come dobbiamo fare, sulla ricerca pubblica nel nostro Paese, soprattutto sul tema così fondamentale della tutela della salute. 
Per questo motivo la ringrazio. Le chiedo però di continuare senza assolutamente avere timore, di avere veramente la volontà di arrivare presto alla soluzione, perché, come abbiamo visto, gli inciampi possono essere tanti, e non credo ci sia più la possibilità di aspettare. 
Da parte nostra continueremo il nostro percorso di sollecitazioni in questo senso grazie.