03/10/2023
Valentina Ghio
BARBAGALLO, BAKKALI, CASU, MORASSUT, FORNARO e FERRARI
3-00696

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il grande ritardo con cui è stato adottato il decreto interministeriale di attuazione della proroga, per il 2023, del cosiddetto «bonus trasporti» ha fatto perdere a studenti e lavoratori la possibilità di utilizzarlo in maniera integrale, con un impatto negativo diretto sulla loro vita lavorativa e scolastica e sui bilanci delle famiglie;

   il bonus, da 60 euro, è riconosciuto a favore delle persone fisiche che nell'anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, in diminuzione rispetto ai 35.000 euro di reddito previsti precedentemente;

   oltretutto, questo decreto attuativo si è reso necessario per l'indecisione del Governo che, non avendo prorogato la misura esistente, ha reintrodotto il «bonus trasporti» dopo le proteste degli oltre 3 milioni di utenti dei servizi di trasporto pubblico locale, che contavano su un aiuto concreto contro l'inflazione;

   tuttavia, sono state pressoché dimezzati sia gli stanziamenti (nel 2022 erano stati stanziato 190 milioni di euro, mentre per il 2023 sono stati stanziati 100 milioni di euro), sia il limite reddituale per poter richiedere il bonus (da 35.000 a 20.000 euro);

   per far fronte alle inevitabili esigenze emerse in corso d'anno, l'articolo 2 del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 131, ha finalmente incrementato il fondo del «bonus trasporti». Tuttavia, l'incremento previsto è stato pari a soli 12 milioni di euro, una dotazione che è andata esaurita in pochissime ore dall'entrata in vigore del provvedimento;

   lo shift modale dal trasporto privato a quello pubblico è strettamente connesso ad un servizio efficace e di qualità del trasporto pubblico locale, che si configura come driver di sostenibilità;

   in tale contesto, il «bonus trasporti» si configura come un importantissimo strumento di incentivo allo shift modale e di garanzia per l'esercizio del diritto allo studio. Paesi, come la Germania, da tempo sostengono la sperimentazione del biglietto climatico a 9 euro ed anche le principali città italiane stanno decidendo di adottare misure simili per incentivare il passaggio al trasporto pubblico locale;

   un trasporto pubblico locale efficiente e accessibile è una scelta importante per realizzare una «giusta» transizione ecologica, migliorando la qualità della vita nelle città e nelle grandi aree metropolitane attraverso la realizzazione di una vera mobilità sostenibile –:

   in che modo il Governo intenda attivarsi con la massima urgenza per potenziare lo strumento del «bonus trasporti», affinché sia pienamente utilizzabile da tutti i cittadini e dalle famiglie italiane, con l'obiettivo di favorire il più possibile uno shift modale verso modalità di trasporto sostenibili ed alternative.

Seduta del 4 ottobre 2023

Illustrazione di Anthony Emanuele Barbagallo, risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, replica di Valentina Ghio

ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO, Grazie, Presidente. Signor Ministro, sin dall'inizio della legislatura il Partito Democratico ha chiesto a gran voce la proroga del bonus trasporti. Come è noto, il Governo, anziché prorogare la vecchia forma di bonus, ha introdotto - per la verità dopo la protesta di innumerevoli associazioni e dei cittadini, perché il bonus riguardava circa 3 milioni di utenti - una nuova forma di bonus, dimezzando sostanzialmente lo stanziamento e riducendo in modo sensibile il numero dei beneficiari.

Da ultimo la scorsa settimana, col decreto-legge n. 131, l'ulteriore incremento di 12 milioni di euro si è esaurito in poche ore. È chiaro che l'esaurimento in poche ore delle risorse pone un tema vero della credibilità del Governo nei confronti dei cittadini. Di fronte a questa figuraccia del Governo, le chiediamo se intenda intervenire e in che modo - con la massima urgenza - per ripristinare la misura, che viene incontro sia alle esigenze del trasporto pubblico locale sia al trasporto sostenibile.

MATTEO SALVINI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie. Innanzitutto, esprimo il mio cordoglio e sicuramente di tutto il Governo e di tutta l'Aula per le vittime del terribile incidente di Mestre, sperando che i feriti, che stanno ancora lottando per la vita, ce la facciano. Quindi, il mio e il nostro pensiero va alle famiglie e a coloro che stanno ancora lottando per la vita in queste ore, con l'auspicio che venga fatta chiarezza il prima possibile su questa impensabile tragedia.

Venendo a quello di cui lei parlava, le posso rispondere per quello che è competenza del mio Ministero, visto che il bonus trasporti dipende da un altro Ministro e da un altro Ministero, cioè dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali che decide come erogare, quando erogare e via di conseguenza. Io rispondo di quello che stiamo facendo noi, visto che i trasporti sono la spina dorsale del nostro Paese. Il decreto-legge Energia, da lei citato, ha previsto, oltre all'incremento del fondo destinato al bonus, anche la possibilità di poter utilizzare il contributo previsto per la social card per l'acquisto di abbonamenti per gli autobus, oltre ai beni alimentari o ai carburanti.

Però, approfitto della sua interrogazione, che girerò alla collega Calderone, per entrare nel merito del bonus di cui lei parlava, per fare il punto su quello che il mio Ministero sta facendo in ottica di trasporto e di trasporto pubblico locale. L'incentivo dei mezzi pubblici deve essere accompagnato da investimenti mirati. Ieri ho avuto l'onore di inaugurare Expo Ferroviaria e il sistema ferroviario e del trasporto pubblico italiano è all'avanguardia in Europa e nel mondo e questo è qualcosa di cui tutti dovremmo essere orgogliosi. Entro il 2026 coi fondi PNRR sono previsti 3.000 nuovi autobus a zero emissioni per il trasporto pubblico locale nelle città, per un investimento di circa 2 miliardi, e in più per il trasporto rapido di massa (quindi, metropolitane a Roma, Milano e in tante altre città) altri miliardi: più 3 miliardi per filobus, tram e metrotranvie e 650 milioni per il rinnovo dei treni adibiti al trasporto regionale. Ho poi tutta un'altra serie di numeri su cui stiamo lavorando con i sindaci di tutta Italia di tutti i colori politici.

La ringrazio per il quesito posto, che mi permette di ribadire l'impegno mio e di tutto il Governo per intervenire strutturalmente sulla qualità dei servizi, in alcuni casi con mezzi vecchi di decenni, e garantire una spesa pubblica mirata ed efficiente.

VALENTINA GHIO, Grazie, signora Presidente. Ci uniamo, come gruppo del Partito Democratico, al cordoglio per le vittime. In realtà, rispetto alla questione specifica è curioso che il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti abbia scelto di non rispondere su un tema che riguarda, appunto, il trasporto pubblico locale. Non ci ha soddisfatto rispetto alla sostanza della questione, ovvero che non sono state messe risorse sufficienti per sostenere due necessità e obiettivi: le famiglie e gli studenti, che hanno bisogno di sostegno adeguato per riuscire a raggiungere il lavoro e la scuola, e un trasporto pubblico locale efficiente, accessibile, non più rinviabile, per dare corpo alla transizione ecologica.

Noi pensiamo che sottrarre risorse a un Fondo così importante, come è accaduto, appunto, per la mobilità pubblica di chi va a scuola e al lavoro, non sia la scelta giusta a tutela delle famiglie e dell'ambiente. Passare da un finanziamento statale della misura di 190 milioni di euro dello scorso anno ai 100 milioni attuali, per poi rimpinguarlo con 12 milioni soltanto in zona Cesarini e accorgersi, solo dopo una manciata di ore dalla riapertura del sistema, che non sono risorse sufficienti per la domanda, nonostante si fosse già ristretto il bacino degli aventi diritto alle persone con reddito annuo fino a 20.000 euro rispetto a 35.000 euro, vuol dire, a nostro avviso, non supportare il trasporto pubblico delle persone.

Ci auguriamo che si sia presa coscienza di questo mancato sostegno e che si rimedi questa volta con la giusta capienza, di modo che accedere al bonus trasporti non sia una gara da incubo dove vince il bonus chi clicca per primo, ma sia uno strumento realmente rivolto ai bisogni delle persone in difficoltà e della mobilità sostenibile. Ci auguriamo lo facciate adesso per il pieno utilizzo per l'anno scolastico e in sede di bilancio per il prossimo anno. Noi saremo lì a verificarlo, a tutela delle famiglie e degli studenti che utilizzano i mezzi pubblici.