27/11/2019
Roger De Menech
Rossi, Piccoli Nardelli, Prestipino, Di Giorgi, Ciampi, Orfini, Gribaudo, Fiano, Enrico Borghi. 
3-01155

Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   durante la 134a sessione del Comitato olimpico internazionale, il 24 giugno 2019 a Losanna, tra le città organizzatrici dei XXV Giochi olimpici invernali, che si terranno nel 2026, è stata selezionata la candidatura di Milano-Cortina d'Ampezzo;

   le prossime Olimpiadi italiane si svolgeranno con eventi e gare distribuiti su tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino Alto-Adige;

   le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 saranno uno straordinario volano economico per l'intero Paese e, specialmente, per quei territori che le hanno fortemente volute e che le ospiteranno. Ma potranno essere anche una grande occasione di rilancio e riqualificazione dei territori ospitanti;

   è ormai dimostrato che i grandi eventi sportivi possono essere un vero e proprio strumento di marketing territoriale, turistico e culturale a cui ricorrere per valorizzare le risorse di un territorio;

   i punti dai quali ripartire, grazie a questa occasione offerta dalla convergenza che si è venuta a creare tra la principale area metropolitana del Paese e le Dolomiti, sono innanzitutto il turismo e la cultura;

   parallelamente all'evento sportivo si potrebbero sponsorizzare un insieme di manifestazioni, idealmente denominate le «Olimpiadi della bellezza», per coinvolgere lo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, quali le testimonianze romane dell'Arena di Verona, sede della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, le bellezze della città di Venezia, gemma del panorama turistico veneto ed italiano, i resti romani delle chiese di Milano, le guglie dolomitiche, le città murate del Veneto, come, ad esempio, Feltre, che custodiscono tesori d'arte di inestimabile valore –:

   se il Ministro interrogato non intenda promuovere – parallelamente all'evento sportivo – un progetto idealmente denominato le «Olimpiadi della bellezza» finalizzato a valorizzare gli aspetti turistici, paesaggistici, culturali e artistici delle città e dei territori in cui si svolgeranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, anche al fine di promuoverne lo sviluppo economico e sociale.

Seduta del 27 novembre 2019

Illustrazione di Andrea Rossi, risposta del Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, replica di Roger De Menech

 

ANDREA ROSSI:Grazie, Presidente. Signor Ministro, non più tardi di qualche mese fa, in quest'Aula, celebravano un grande risultato per l'Italia, che è l'assegnazione delle XXV Olimpiadi invernali per Milano-Cortina. In questa assegnazione ci sono, secondo me, due componenti. Sicuramente quella sportiva, con la sua carica agonistica, con lo spettacolo che lo sport è in grado di offrire. Ma c'è anche un'altra grande componente, che è quella, appunto, del grande evento, del grande evento che genera visibilità, la visibilità che crea valore e un grande evento che è fattore di crescita. Alcuni dati, rapidamente, riferiti ad altri eventi del passato. Se prendiamo le Olimpiadi di Barcellona del 1992, la posizione di Barcellona tra le destinazioni turistiche spagnole più citate è passata dal 16° al 3° posto. Se prendiamo i mondiali di calcio della Germania del 2006, le persone con immagine positiva della Germania sono passate dal 19 per cento al 77 per cento di immagine positiva. Oppure Torino: l'82 per cento dei visitatori di Torino sarebbe disponibile, dopo le Olimpiadi del 2006, a tornare appunto nella città sabauda.

Come dicevo, con questo noi chiediamo semplicemente una cosa: se c'è la possibilità appunto per valorizzare questo grande evento, in quel binomio di turismo e cultura, di costruire, parallelamente alle Olimpiadi invernali, anche le Olimpiadi della bellezza, per valorizzare un patrimonio paesistico e culturale, di cui il nostro territorio e quelle tre regioni, dalla Lombardia al Trentino Alto Adige e al Veneto sono ovviamente custodi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

 

DARIO FRANCESCHINI, Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Grazie Presidente. Che dire: questa è una bellissima idea. Del resto ci sono delle storie recenti, anche oltre quelle che l'onorevole Rossi ha ricordato, di altri paesi italiani, che mostrano come un investimento su una ricorrenza o un evento abbia portato un cambiamento e una crescita del territorio. Basta pensare alle Olimpiadi invernali di Torino, basta pensare quanto è cambiata Torino in quel momento. Basta pensare a Expo di Milano del 2015 o a Matera, quest'anno, che ha cambiato profondamente l'immagine internazionale di una città che sta scoprendo uno sviluppo turistico e che contemporaneamente ha consentito anche di fare investimenti strutturali, che resteranno sia sul patrimonio culturale che sul sistema delle infrastrutture.

Quindi, non c'è dubbio che un Olimpiadi così importante e che copre, non un luogo soltanto, ma un'intera parte d'Italia e cioè il nord Italia, che va da Cortina a Milano, possa consentire di affiancare all'organizzazione delle manifestazioni sportive anche un investimento turistico e culturale su quel pezzo di territorio, scoprendo le regioni che collegano i diversi punti e valorizzando le identità locali. Pensiamo all'arte, pensiamo ai cammini, pensiamo al cibo, pensiamo alle diverse identità culturali legate a quei territori, le città d'arte. Tutto quello che c'è in quella parte d'Italia non sto a elencarlo, a cominciare da Venezia. Quindi, mi pare davvero che ci sia una grande possibilità e, da questo punto di vista, lavoreremo, come Ministero - riunito, come sapete, grazie a una scelta del Parlamento, cultura e turismo - per fare in modo che, mentre si prepara l'evento sportivo, si prepari un grande investimento turistico culturale, che si può anche chiamare le “Olimpiadi della bellezza”.

 

ROGER DE MENECH: Ministro, grazie soprattutto perché credo che abbia colto pienamente le sollecitazioni che abbiamo portato alla sua attenzione. Proprio in queste ore ci sono alcuni dati ISTAT rispetto al turismo e al suo andamento - un aumento del 2 per cento fra il 2017 e il 2018 - che confermano, insomma, che il nostro Paese ha questa grande possibilità di sviluppo e dentro questa possibilità di sviluppo ci sono i grandi eventi. Questo Paese non deve avere paura dei grandi eventi, deve vincere la sfida dell'organizzazione dei grandi eventi e, in questo caso, la sfida dell'organizzazione olimpica come, esattamente, motore dello sviluppo del nostro territorio. Mi riferisco non solo, però, ovviamente, all'organizzazione, alla puntuale e precisa organizzazione dell'evento sportivo, di cui non ho alcun dubbio, ma anche al fatto di affiancare alle politiche sportive, alle politiche dell'organizzazione, anche le politiche di promozione di un territorio. Abbiamo una grande fortuna, il territorio di quelle tre regioni, che è stato citato, è un territorio straordinario per bellezza, come d'altronde tutto il territorio della nostra nazione, del nostro Paese e, allora, in questo senso, nel territorio che va dalle Dolomiti di Cortina arrivando fino al Duomo di Milano ci sono città straordinarie, grandi città; lei ha citato Verona, Venezia, tutta la pianura padana, io le cito anche altri esempi, ci sono, in quei pezzi della provincia del nostro Paese che va proprio dalla Lombardia fino al Veneto, passando per il Trentino, città o piccoli paesi che stanno costruendo politiche di sviluppo sulla bellezza e sulla riqualificazione del patrimonio culturale. Nell'interrogazione abbiamo citato anche un piccolo paese, Feltre, in provincia di Belluno, ma era solo per dare un esempio di cosa possiamo fare nei prossimi anni, in sintesi, per costruire quel legame forte fra il grande evento, le Olimpiadi, e il territorio, perché c'è un dato, che non è un dato economico, importante: dove vengono fatti questi grandi eventi aumenta in grande misura l'orgoglio civico di quelle popolazioni e, quindi, noi con questa operazione stimoliamo quelle popolazioni ad essere più orgogliose, ma, soprattutto, a continuare a vivere anche nella provincia, non solo nelle grandi metropoli.

Allora, in questo senso avrà sempre la disponibilità e la collaborazione del nostro partito per vincere questa sfida, per organizzare bene le nostre Olimpiadi del 2026, ma, soprattutto, per fare in modo che, dopo le Olimpiadi, resti un grande legame nel nostro territorio sotto il profilo dello sviluppo turistico e della bellezza. Quindi, sposiamo in pieno la sua considerazione e cerchiamo di promuovere le Olimpiadi della bellezza per tutto il nostro Paese.