Giustizia

Autoriciclaggio

17/10/2014

 

IL REATO DI AUTO-RICICLAGGIO E LA "COLLABORAZIONE VOLONTARIA"

La Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge che introduce disposizioni per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale, nonché la nuova fattispecie del reato di "auto-riciclaggio". In base a questa nuova previsione, sarà punibile anche chi, avendo commesso, o concorso a commettere, un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale reato, e non più – come accade invece oggi – soltanto il terzo che fa da intermediario. La stessa proposta introduce anche una procedura per regolarizzare i capitali nascosti detenuti da cittadini e imprese italiani: la "collaborazione volontaria" (o voluntary disclosure). Va sottolineato che non si tratta di un condono. Non è una versione aggiornata degli scudi fiscali del passato ma si tratta di una procedura che sta dentro le migliori pratiche internazionali, (raccomandata dall'OCSE e adottata in altri importanti Paesi europei come la Germania, la Francia e la Gran Bretagna). Rispetto ai provvedimenti del passato non c'è anonimato e non si paga con una percentuale a forfait: il contribuente è tenuto comunque ad autodenunciarsi presso l'Agenzia delle entrate e, quindi, a pagare le imposte evase, gli interessi e le sanzioni (anche se queste ultime in forma ridotta).