Giustizia

Contro le intimidazioni agli amministratori locali

23/06/2017

Il provvedimento, approvato in via definitiva, intende rafforzare gli strumenti penali contro le intimidazioni ai danni degli amministratori locali, perseguendo il fondamentale obiettivo della tutela della libertà del processo attraverso cui si forma la volontà pubblica.

La proposta di legge, composta di sei articoli, è stata fortemente voluta dalle due associazioni che in Italia più si incaricano di rappresentare le istanze degli amministratori locali: ANCI e Avviso Pubblico.

Pur manifestandosi con diverse modalità (la relazione riferisce di aggressioni, minacce via email, via telefono o sui social network, danneggiamenti, fino al recapito o ritrovamento di proiettili o carcasse di animali), tale illecito ha in comune la qualità soggettiva della vittima, nel suo ruolo di amministratore locale.

Si tratta sostanzialmente di atti che, volti a intimidire l'amministratore prevalentemente in relazione all'integrità della sua persona e dei suoi beni, minacciano, nel contempo, il buon andamento della pubblica amministrazione.

Attualmente dall'assenza di un reato ad hoc è derivato che le intimidazioni venissero ricollegate a  fattispecie illecite già esistenti poste a tutela di beni individuali (lesioni personali, ingiuria, violenza privata, minaccia o danneggiamento), senza considerare adeguatamente la plurioffensività di tali condotte.

le principali novità del testo.

-          l’articolo 1 si modifica l’art. 338 aggiungendo le parole “ai singoli componenti”, quindi non soltanto il “corpo” nel suo complesso o la sua “rappresentanza”;

-          l’articolo 2 rende obbligatorio l’arresto in flagranza;

-         l’articolo 3 definisce una aggravante ad effetto speciale, che scatta quando le condotte intimidatorie abbiano una valenza ritorsiva rispetto alle decisioni assunte;

-         l’articolo 4 estende la causa di non punibilità di cui all’art. 393-bis anche all’aggravante di cui sopra, qualora l’atto assunto sia figlio di un abuso di potere;

-         l’articolo 5 estende  la punibilità prevista a tutela del corpo elettorale anche a chi usi minaccia o violenza sul candidato o su chi decida di spendersi a sostegno del candidato;

-         l’articolo 6 definiamo le modalità con le quali il Ministero dell’Interno debba procedere nel far funzionare l’Osservatorio sugli atti intimidatori nei confronti degli Amministratori locali, già varato nel Luglio del 2015

 

L'articolo 4, modificando l'art. 393-bis c.p. (Causa di non punibilità), prevede che anche l'aggravante per gli atti intimidatori ritorsivi di cui all'art. 339-bis non trovi applicazione quando sia stato lo stesso amministratore ad avere dato causa all'intimidazione eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni.