Giustizia

Prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista

06/07/2017

Prevenzione, intelligence, repressione: via libera alle misure contro la radicalizzazione dell’estremismo violento di matrice jihadista

 

Approvate alla Camera le nuove misure di contrasto dei fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell’estremismo violento di matrice jihadista.

 

E’ una legge saggia con un obiettivo ambizioso: costruire una contro-narrazione al proselitismo del terrore. Le nuove misure si ispirano a una strategia centrata sulla prevenzione e si aggiungono ad un'azione di intelligence e di repressione già perseguite nel nostro Paese con efficacia e professionalità.

Gli articoli della legge sono ispirati ai principi costituzionali di dignità e valore di ogni persona, di libertà religiosa e laicità dello Stato e prevedono molte novità tra le quali: l’istituzione di un Centro nazionale sulla radicalizzazione (CRAD) presso il Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione del Ministro dell’interno; l’elaborazione annuale da parte del CRAD di un piano strategico nazionale di prevenzione e di recupero dei soggetti coinvolti nei fenomeni di radicalizzazione; la creazione di un Comitato parlamentare che svolga attività conoscitiva dei fenomeni della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista. Il Comitato dedica particolare attenzione alla verifica del rispetto dei diritti e delle libertà delle donne e dei minori. Il Comitato svolge la sua attività anche attraverso missioni, l'audizione di soggetti istituzionali, componenti della magistratura e delle Forze di polizia, direttori di dipartimento e rettori di università, dirigenti scolastici, direttori sanitari, direttori degli istituti penitenziari, ministri di culto, guide religiose, operatori sociali ed esperti, nonché attraverso l'esame di rapporti da loro redatti e costituzionalmente garantiti; la previsione di una formazione specialistica, anche per la conoscenza delle lingue, rivolta al personale: delle Forze di polizia e delle polizie municipali; delle Forze armate; dell’amministrazione penitenziaria, compresi il Garante nazionale e i garanti locali dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale; dei docenti e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle università; dei servizi sociali e socio-sanitari; L'Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'intercultura, elabora, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, linee guida sul dialogo interculturale e religioso, finalizzate a diffondere la cultura del pluralismo e a prevenire episodi di radicalizzazione in ambito scolastico. A decorre dall'anno scolastico 2017/2018, il Piano nazionale di formazione dei docenti prevede anche l'attività di formazione e di aggiornamento dei docenti e dei dirigenti delle istituzioni scolastiche statali e paritarie volta ad aumentare le conoscenze e le competenze di cittadinanza globale per l'integrazione scolastica e la didattica interculturale; progetti per lo sviluppo di campagne informative, attraverso piattaforme multimediali che utilizzino anche lingue straniere, e la realizzazione  da parte della RAI in quanto concessionaria del servizio pubblico, di una specifica piattaforma multimediale per la messa in onda di prodotti informativi e formativi in lingua italiana e araba. Infine da ricordare la promozione di attività di comunicazione svolte in collaborazione tra soggetti pubblici e privati nonché in sinergia tra i media nazionali, volte, in particolare, a diffondere la cultura del pluralismo, il dialogo interreligioso e interculturale, a promuovere il principio dell'uguaglianza di genere e il contrasto alla discriminazione di origine religiosa, tra cui l'islamofobia.

Si attende ora il via libera definitivo del Senato