Data: 
Mercoledì, 7 Ottobre, 2015
Nome: 
Maria Coscia

A.C. 1990-A

Grazie, Presidente. Io vorrei dire, tramite lei ovviamente, ai colleghi del MoVimento 5 Stelle che noi – anche voi con le parole forti che avete detto lo avete ribadito – abbiamo preso sul serio la vostra proposta; tant’è che abbiamo lavorato più di un anno in Commissione, facendo audizioni – credo – molto utili per tutti per avere le giuste informazioni su un mondo importante, che riguarda anche la possibilità dell'esercizio della democrazia tramite il pluralismo nel nostro Paese, che riguarda anche la sopravvivenza di imprese con tantissimi lavoratori, il cui lavoro viene messo in crisi, e che riguarda un lavoro qualificato, come è quello nel settore dell'editoria.
Quindi, le audizioni, su cui voi avete sorvolato, invece, ci hanno fornito elementi molto importanti di valutazione al punto che ci hanno indotto, come gruppo del Partito Democratico, a presentare una nostra proposta di legge. Si tratta di una proposta di legge che vuole affrontare e riformare seriamente l'intervento pubblico per sostenere questo settore così fondamentale per il nostro Paese.
Abbiamo, quindi, presentato una proposta di legge. Siamo disponibilissimi a continuare il percorso in Commissione, tant’è che vi abbiamo più volte sollecitato e chiesto di rimanere in Commissione a continuare la discussione. Ma alla fine la vostra proposta è che o va bene la vostra proposta o non va bene quella degli altri, compresi anche gli emendamenti che sono stati presentati anche dagli altri gruppi politici.
Certamente, non sta a me difendere gli emendamenti presentati da altri gruppi politici, ma è veramente curioso quello che voi pensate debbano essere la democrazia e il lavoro parlamentare e, cioè, che va bene quello che voi fate, ma quello che gli altri propongono non va bene. Così non può essere. In verità, voi continuate a scegliere una linea, che è la linea appunto della propaganda, la linea di voler azzerare un settore di grande rilevanza per il nostro Paese, così importante per garantire il pluralismo dell'informazione. Certo, riformandolo, certo ridefinendo nuove regole importanti, che soprattutto salvaguardino la tanta informazione che c’è nei nostri territori, che è molto articolata e molto importante e certo salvaguardando una professione di altissimo livello, come quella appunto dei giornalisti, soprattutto dei giovani giornalisti. Io vorrei ricordare che questo è un settore che ha appunto tantissime difficoltà e tantissimi problemi. Il nostro intendimento, quindi, è semplicemente quello di continuare una discussione aperta e siamo disponibilissimi ad avviare un percorso, ma che si vada esattamente nella direzione di confermare la nostra assoluta condivisione della necessità di continuare a garantire in questo Paese il pluralismo dell'informazione. Occorre, quindi, in questo contesto, investire anche mediante risorse pubbliche, perché appunto si tratta di un contesto del tutto nuovo, superando le aberrazioni che ci sono state nel passato. Tra l'altro, voglio ricordare che se sono emerse è perché ci sono stati dei controlli molto importanti che hanno fatto emergere quelle assolute nefandezze. Per questo motivo, quindi, noi voteremo questo emendamento perché è un emendamento che fa chiarezza e che finalmente ci consentirà di riprendere seriamente a discutere di un problema così importante per il nostro Paese