Intervento di fine seduta
Data: 
Mercoledì, 4 Luglio, 2018
Nome: 
Luiciano Nobili

Grazie Presidente.

Onorevoli colleghi, 

la sera del 30 giugno scorso un gruppo di ignoti ha messo in atto una grave aggressione di stampo fascista contro il circolo Subaugusta del Partito Democratico a Roma.
Alcuni individui hanno preso d’assalto la sede del nostro partito, danneggiandola e ricoprendola di svastiche, croci celtiche e altri simboli e scritte inneggianti al regime nazifascista.

Non si tratta purtroppo di un episodio isolato. Solo nelle ultime settimane sono ben cinque, nella Capitale, le nostre sedi prese d’assalto nello stesso modo.
Prima la sede di via dei Cappellari, in pieno Centro Storico, poi quella di Talenti, il circolo Alberone, il circolo San Giovanni e infine la sede di Subaugusta.
Una road map di aggressioni e violenza che allarma, che segna una pericolosa recrudescenza di movimenti che si richiamano direttamente al fascismo e che coerentemente fanno della violenza la loro cifra e che dovrebbe preoccupare non solo i militanti del nostro partito, ma l’intero Paese.
Nel caso specifico si è rischiato di andare molto oltre visto che nella sede erano presenti alcuni Giovani Democratici che hanno dovuto barricarsi all’interno e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per evitare l’aggressione fisica.

Non sta accadendo solo a Roma, ci sono denunce simili in altre città: solo due giorni fa è stata distrutto a Milano la lapide in ricordo della partigiana Gina Galeotti Bianchi e tutti ricordiamo il tragico episodio di Macerata che si concluse addirittura con degli spari contro la sede del Partito Democratico. Ma è gravissimo che accada a Roma, città martire della Resistenza che ha combatutto l’oppressione nazifascista e che ha conosciuta l’onta delle legge razziali e della deportazione, e che accada mentre la maggioranza che guida il Campidoglio risponde a questa emergenza votando l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante che da quella storia e da quelle leggi razziali non ha mai preso le distanze.
I democratici non si fanno intimidire, Presidente, e sono gia al lavoro per ripristinare le nostre sedi e continuare a viverle ogni giorno ma invito con forza il governo e in particolare il Ministro dell’Interno a mettere in atto ogni provvedimento necessario a garantire sicurezza e libertà ai presidi democratici territoriali del principale partito di opposizione.
Se come scriveva nel 1974 Primo Levi, quasi trent’anni dopo la Shoah “Ogni tempo ha il suo fascismo da contrastare” è bene che le istituzioni siano in prima linea nel farlo.