Discussione sulle linee generali
Data: 
Giovedì, 6 Dicembre, 2018
Nome: 
Silvia Fregolent

A.C. 1334-A

Grazie, signor Presidente. In questi giorni per pubblicizzare una manifestazione il leader della Lega, Salvini, ha deciso di utilizzare i suoi avversari politici dicendo chi non ci sarà a quella manifestazione e questo giochino l'ho fatto anch'io leggendo questo disegno di legge di bilancio. Dunque, vediamo chi non c'è in questo disegno di legge di bilancio. Mi aspettavo di non trovare l'élite e di trovare il popolo, visto che quando c'è stato il famoso Governo del cambiamento, il giuramento e l'inizio di questo avvio di legislatura di fatto tutti quelli dei passati Governi erano stati definiti come élite e finalmente il popolo aveva trionfato. E, invece, con grande sorpresa io non ho trovato il popolo in questo disegno di legge di bilancio.

E, allora, cominciamo a dire chi non c'è. Non c'è lo sviluppo: non c'è lo sviluppo per le imprese, non c'è lo sviluppo perché avete di fatto ridimensionato in maniera drammatica industria 4.0 che, a detta di tutti, era un programma di sviluppo industriale che mancava in questo Paese da vent'anni e che finalmente stava dando i frutti. Non c'è neanche la diminuzione delle tasse che avevate detto che avreste fatto per le imprese. Infatti, voi vi siete riempiti di questa parola “flat tax” e poi quando anche la spiegavate si capiva che non avete ben chiaro l'inglese o che cosa è veramente una tassa piatta, perché in realtà c'erano più aliquote.

Ebbene, voi che siete il partito del popolo - voi e non noi del Partito Democratico, appunto il partito delle élite - scrivete nella legge di bilancio che dal 2014 al 2018 la pressione fiscale in questo Paese è calata (oddio, stai a vedere che il PD ha fatto diminuire le tasse?). Poi, voi scrivete che per il 2019 non sono previste diminuzioni di tasse. Quindi, il Governo, che ha fatto propaganda per tutta la campagna elettorale dicendo che avrebbe ridotto le tasse, non le riduce. Ma se poi andiamo ancora nei dettagli, perché poi è sempre nei dettagli che c'è il bello, attraverso la riduzione dell'IRI, attraverso la riduzione dell'ACE e attraverso la nuova riformulazione dell'IRES le imprese vanno a pagare 2,2 miliardi di euro in nuove entrate, cioè nuove tasse. Lo scrivete voi nelle tabelle e non lo dice il PD, non lo dice Marattin, non lo dice Delrio; lo dite voi nelle vostre tabelle che evidentemente non leggete, perché altrimenti le accuse, in tutti questi giorni, che il PD sta gettando fango sulla manovra del cambiamento non sarebbero vere. E, tra l'altro, con la riduzione che prevedete di industria 4.0 penalizzate le imprese di 1,6 miliardi. Quindi, non solo non c'è il calo delle tasse, ma le aziende pagano 2,2 miliardi di euro di nuove entrate e in più le imprese vengono penalizzate di 1,6 miliardi, e questo riguarda solo loro.

Poi, non ci sono i lavoratori. Eppure, nel “dignità” Di Maio aveva scongiurato di credergli che tutto quello che non sarebbe riuscito a mettere nel “dignità” sarebbe entrato nella legge di bilancio. E invece no, non c'è. Non c'è neanche quello che purtroppo va a dire in giro quando trova delle crisi industriali dove forse prendere in giro i lavoratori è un po' più grave, perché finché si prende in giro un deputato del PD non c'è niente di male perché siamo abituati ai vostri sfottò, ma quando si prende in giro un lavoratore fuori da un'azienda che chiede incentivi alla cassa integrazione e voi dite: “Sì, ci saranno nuove risorse” e poi non si trova un euro in più allora è grave, perché non si prende in giro l'élite ma si prende in giro il popolo.

Inoltre, non ci sono i risparmiatori delle banche. Mio Dio, avete fatto la campagna elettorale sul fatto che il PD era colluso con le banche e che finalmente voi al potere avreste ristorato tutti i risparmiatori truffati, tutti e nessuno escluso. Ma leggiamo l'articolo 38 e, con grande sorpresa, vediamo che si deve dimostrare e questo lo deve fare il risparmiatore cosiddetto truffato, che è stato truffato, e quindi ci deve essere una sentenza del giudice oppure ci deve essere una pronuncia dell'arbitro per le controverse finanziarie, e fin qui la norma è uguale a quella che avevamo scritto noi. Ma visto che voi siete il Governo del cambiamento l'avete pure peggiorata, perché mentre noi ci accontentavamo di questo voi, invece, prevedete un limite del 30 per cento e un tetto massimo di 100 mila euro. Quindi, rendete ancora più complicato il ristoro di quelli che voi a parole avreste ristorato soltanto guardandoli negli occhi. Quindi, non ci sono neanche loro.

Allora, ci sarà qualcos'altro? No, non ci sono gli investimenti. Io davo per scontato di non trovare nulla sulle grandi opere. Io vengo da Torino e la mia sindaca è stata molto esplicita su cosa considera prioritario per la mia città, ad esempio gli orti urbani, mentre invece su una grande opera come la Torino-Lione ha fatto votare un ordine del giorno al comune per rendere inutilizzabile quell'opera, non considerandola prioritaria per Torino. Ma mi aspettavo almeno la manutenzione ordinaria e invece no, non c'è neanche questa. Quindi, non ci sono gli investimenti, perché ci sono per lo 0,2 per cento del PIL della vostra manovra nonostante voi avevate raccontato, sempre via Facebook, che sarebbe stata una grande rivoluzione di investimenti.

Non ci sono i giovani, quelli che noi applaudiamo ogni volta che vengono qui con le scolaresche. Non ci sono i soldi per la scuola, per la ricerca, per l'università, e poi ci stupiamo che vanno a studiare all'estero, che vanno in altri posti. Non ci sono i soldi per le famiglie, non ci sono i fondi per i disabili. La vostra arroganza, però, ha fatto già danni.

Che cosa c'è? Ci sono 1,5 miliardi che le famiglie hanno pagato. Ecco, loro ci sono, loro ci sono. Ci sono nuove tasse, ci sono i soldi che le famiglie italiane, i risparmiatori, le imprese hanno già pagato grazie alle vostre dichiarazioni irresponsabili. E a proposito di banche, ringrazio il Governo per avere accettato il mio emendamento sui PIR. Cioè, in realtà no, ha bocciato il mio emendamento, salvo poi mettere il mio emendamento su quello del collega Giulio Centemero. A me va benissimo, perché l'importante è sempre il risultato; non è proprio molto fine da un punto di vista di procedura parlamentare. A proposito, visto che non sapete come risolvere la questione con l'Europa e non sapete come scrivere questa legge di bilancio, perché non fate così: prendete tutti gli emendamenti del PD, ci mettete le vostre firme e forse il Paese ricomincerà a crescere.