Data: 
Mercoledì, 6 Agosto, 2014
Nome: 
Salvatore Piccolo

Signor Presidente, mai avrei potuto immaginare di trovarmi un giorno in quest'Aula a commemorare l'onorevole Pasquale Ciriello; mai avrei potuto immaginare che un destino avverso ed irriducibile lo avrebbe tanto prematuramente sottratto all'amore dei suoi familiari e alla stima e all'affetto dei suoi amici e conoscenti. 
Pasquale era un uomo straordinario, di acutissima intelligenza, un giurista di vasta cultura, un docente universitario molto apprezzato per la sua dottrina e per i suoi studi, amato dai suoi allievi e dai suoi colleghi, assai conosciuto nella comunità scientifica. 
Professore ordinario di ruolo di Diritto costituzionale comparato all'università «L'Orientale» è stato prorettore e rettore della stessa per molti anni, come ha ricordato il Presidente. Tanti e prestigiosi i suoi incarichi scientifici, da quello di presidente del Comitato di coordinamento regionale delle università campane a quello di membro del Comitato scientifico delle riviste Diritto Pubblico Comparato ed Europeo e Diritto e gestione dell'ambiente. 
Professionista di successo e, tuttavia, sempre fedele al suo profilo di persona umile, sobria, discreta, generosa, mai un tratto di arroganza o presunzione. Sapeva misurarsi con equilibrio e buon senso con le opinioni dei suoi interlocutori, spiegando con pacatezza e stringente coerenza argomentativa le sue ragioni. Era il suo inconfondibile stile umano e professionale, che lo rendeva un uomo sensibile alle argomentazioni altrui, attento alla complessità dei problemi, lineare nelle sue posizioni e nei suoi comportamenti, così nella vita, così nella sua intensa attività professionale, così nella sua esperienza politico-parlamentare. 
In politica ci arrivò quasi per caso, quando fu invitato a candidarsi, come insigne personalità esterna, nella lista del Partito Democratico. Nell'attività parlamentare, come è stato già ricordato, portò il contributo qualificato e da tutti apprezzato della sua dottrina, impegnandosi proficuamente nella Commissione giustizia, alla quale fu assegnato dal gruppo del Partito Democratico in ragione della sua competenza giuridica. 
In questo momento di profonda tristezza, si rincorrono e si incrociano tanti ricordi, le animate discussioni sulle prospettive della nostra democrazia, sulle riforme istituzionali, sulle inquietudini sociali generate dalla crisi economica, sulle difficoltà dei giovani e, sempre, non mancava mai un pensiero alla sua famiglia e ai suoi cari. 
Mi piace concludere questo breve intervento in memoria di Pasquale, ricordando la sua fervida arguzia e la sua sottile e pungente ironia, sempre espresse con garbo e mai oltre il rispetto delle persone, accompagnate sempre dal suo sorriso dolce e coinvolgente. Con la sua perdita siamo tutti più poveri, ha scritto la professoressa Lida, attuale rettore dell'università «L'Orientale», in un commosso ricordo apparso sulla stampa locale. 
Sì, siamo tutti più poveri, lo è la sua famiglia, lo è la sua università, lo è la comunità scientifica, lo sono i suoi amici e quanti, conoscendolo, gli vollero bene. Lo siamo anche noi, uomini e donne della politica e delle istituzioni, che talora smarrendoci nei percorsi della nostra attività dimentichiamo la ricchezza della vita. 
Alla moglie Ornella, da lui tanto amata, alle sue adorate giovani figlie, ai suoi familiari, a suo fratello Mimmo, a noi che lo avemmo amico prediletto, forse può aiutare a lenire un poco il dolore quello che scriveva Sant'Agostino: coloro che ci hanno lasciati non sono assenti, sono solo invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria nei nostri pieni di lacrime.