Signor Presidente, eccoci qui a dibattere di nuovo del PNRR. Il tempo sta scadendo, Ministro, e i conti non tornano, come vi segnalano tutti - da ultimo, la Corte dei conti e l'ANAC -, nella vostra indifferenza. È diventata un po' la tela di Penelope questo Piano, Ministro. Ancora una volta siamo chiamati a discutere, però, non dei progetti da realizzare, ma delle modifiche che volete apportare. Avete impiegato più tempo a cambiarlo il Piano che ad attuarlo, Ministro; questa è la verità. Il PNRR sta diventando la vostra Caporetto, purtroppo, il vostro più grande fallimento, di cui si scriverà sui libri di storia.
E smettetela con questa propaganda, Ministro. Noi non siamo contenti che fallisca questo Piano, perché le risorse del PNRR le abbiamo portate noi in Italia, nonostante la vostra opposizione e il vostro voto contrario, se lo ricordi. Noi oggi stiamo parlando, purtroppo, del vostro film, perché il film che avete raccontato finora, “Meloni nel Paese delle Meraviglie”, è giunto, purtroppo, ai titoli di coda e il finale rischia di essere quello di un film horror, per la vostra superficialità, incapacità e anche un po' di arroganza, Ministro, con la quale state gestendo questo Piano.
Prima di entrare nel merito, allora, noi crediamo che voi dobbiate delle scuse al Paese. Non eravamo noi impazziti all'opposizione quando abbiamo denunciato i ritardi del PNRR; eravate voi che nascondevate la verità. Oggi ci proponete 107 modifiche su 351 obiettivi e traguardi da raggiungere a un anno dalla fine. Una domanda sorge spontanea: ma se andava tutto bene, Ministro, perché oggi ci presentate la revisione di un terzo del Piano e a breve della metà del PNRR? Forse non era come dicevate voi, forse non eravate nei tempi, forse non rispettavate il cronoprogramma, forse non siete i migliori a governare e a spendere le risorse in Europa.
La verità è tutt'altra. La verità è che siete i peggiori a governare in Europa e, soprattutto, a gestire questo Piano, così importante per il Paese. Del resto, lo vediamo ogni giorno. Guardate, a livello europeo state liquidando, purtroppo da mesi, il capitale storico di autorevolezza e credibilità politica del Paese. Siete nell'angolo, isolati, scomparsi dalle grandi decisioni strategiche, protagonisti di una débâcle diplomatica continua e non per complotti delle altre Cancellerie, come provate a far credere ogni volta, ma per l'inaffidabilità determinata dalle vostre divisioni interne e dalle posizioni sovraniste estreme presenti nel Governo.
Ci perdoni, Ministro, come può essere credibile un Governo la cui Premier partecipa solo da remoto a un Vertice fondamentale sulla pace a Kiev? Prima di voi eravamo alla guida del convoglio per l'Ucraina con i partner europei. Oggi, su quel treno, neppure ci saliamo e a stento ci colleghiamo a distanza. Come può essere credibile una Premier che, fuori dall'ennesima riunione dei volenterosi, diffonde fake news sulla volontà di inviare truppe in Ucraina? A Tirana, Ministro, si discuteva di cessate il fuoco, non di azioni militari. Basta con la falsa propaganda e con le fake news che voi state diffondendo in giro ogni giorno! Ci pensa già la Russia, come è stato detto, a diffonderne abbastanza.
Come può essere credibile, poi, una Premier il cui Vice - Salvini, lei dovrebbe conoscerlo bene - considera una scelta di libertà la decisione dell'Ungheria di Orban di uscire dalla Corte penale internazionale? Ministro, non è una scelta di libertà, è una scelta di irresponsabilità quella ungherese! E dovreste avere il coraggio di opporvi con forza, tutto il Governo.
Come può essere credibile un Governo che brucia un miliardo di euro dei contribuenti italiani per costruire dei lager in Albania, che sono inutili, inefficaci, non servono, disumani, utili solo alla vostra squallida propaganda? E, infine, lo abbiamo ricordato anche stamattina in Aula, come può essere credibile, Ministro, una Premier che non dice una parola chiara e netta di condanna contro lo sterminio inaccettabile di innocenti a Gaza? Donne, bambini, civili, massacrati ogni giorno in modo barbaro, nel silenzio dell'azione del vostro Governo che in Europa, addirittura, vota contro la revisione dell'accordo di cooperazione con Israele. La verità è che non si può continuare a camminare, come fate voi, in equilibrio precario sul filo tra un europeismo alla De Gasperi e il sovranismo estremo alla Orban e Le Pen.
Le ricordo questo, Ministro, perché? Perché, come abbiamo già avuto modo di ribadirle più volte in più occasioni, il PNRR non è solo un programma strategico di investimenti e di riforme, ma è soprattutto il simbolo politico di una nuova Europa. Il Next Generation EU è il simbolo politico di un nuovo modello di solidarietà europea, che non è arrivato per caso, che abbiamo costruito noi con coraggio, con ambizione, con dedizione, con capacità di dialogo a livello europeo la scorsa legislatura, con un Governo democratico e progressista. E l'abbiamo costruito e ce l'abbiamo oggi grazie a personalità - non ci stancheremo mai di ricordarlo - straordinarie e democratiche come David Sassoli, che sono state decisive nella costruzione di questo Piano. Dovreste tenerlo sempre bene a mente.
E mi permetto allora, al riguardo, di ricordarle un'altra cosa, di condividere in quest'Aula un'espressione che ha risuonato molto nel dibattito pubblico di questi giorni per incitare tutti a fare uno sforzo verso una maggiore integrazione europea: nessun dorma. Nessun dorma: l'ha ricordato il Presidente Mattarella, che ringraziamo ancora una volta, perché ha colto di nuovo, come sempre, il senso della storia con il richiamo a questa espressione, a quest'aria.
Ministro, l'avete ascoltato questo richiamo, questo invito? A noi sembra che voi sul PNRR e sulle azioni a livello europeo e internazionale siate in catalessi. Svegliatevi. Svegliatevi, perché il tempo passa e state dilapidando un patrimonio unico per l'Italia, oltre a indebolire il cammino di rafforzamento dell'Europa unita. I dati, purtroppo, sono inequivocabili. L'abbiamo ascoltato e sentito prima in Aula che non si è tolto nulla dal Piano, che voi, anzi, avete aggiunto al Piano. Io ammiro il suo coraggio. Mi spiega, Ministro, come considerate i tagli di 500 case e ospedali di comunità che avete realizzato nei mesi scorsi? Come considerate i tagli di 100.000 posti in asili nido e i 10 miliardi di investimenti nelle periferie, che non ci sono più? Sono tagli o sono aggiunte al Piano? Voi avete cancellato progetti decisivi per il futuro del Paese: questa è la verità. Oggi, nonostante questi tagli, i dati dicono che siete in forte ritardo sulla spesa: sugli oltre 194 miliardi di euro che abbiamo ottenuto dall'Europa sono stati spesi solo 70 miliardi, cioè il 36 per cento delle risorse complessive, il 58 per cento di quelle ottenute finora. Questi sono i dati. Allora, la ragione della vostra volontà di apportare ennesime modifiche, per l'ennesima volta al Piano è semplice: dovete mettere una toppa al buco che avete creato, ai ritardi, alle inefficienze che avete creato con la vostra incapacità e inadeguatezza a gestire questo Piano.
Allora, su queste modifiche, ci permetta di rivolgerle nel merito alcune considerazioni. La prima riguarda i tempi. Ministro, sembra una banalità: il Piano va concluso, per quanto ci riguarda, entro il 2026. Non ci possono essere proroghe ulteriori che tengano. E glielo ricordo perché assistiamo ogni giorno a un balletto confuso di dichiarazioni inaccettabili non di un turista o di un passante, ma del Ministro dell'Economia e delle finanze, Giorgetti, che ogni giorno chiede di rivedere la scadenza finale del Piano, con lei che le dice l'esatto opposto. Ma in Consiglio dei ministri vi parlate tra di voi o litigate soltanto come vediamo e leggiamo nelle agenzie di stampa? Le pare serio un Governo del genere che si contraddice ogni giorno su questo tema decisivo? Non ci sono scadenze possibili, lo ricordi al Ministro Giorgetti.
La seconda considerazione riguarda, poi, il vostro atteggiamento nei confronti del Parlamento. Noi riteniamo assurdo, Ministro, che ancora una volta abbiamo dovuto leggere prima dalla stampa e, poi, dai documenti ufficiali, le proposte di modifica già presentate o che intendete avanzare in Europa. Troviamo gravissimo che abbiate nascosto al Parlamento che la quinta proposta di modifica era già stata inoltrata alla Commissione il 21 marzo scorso. Non avete avviato un'interlocuzione, Ministro, mi dispiace, come avete scritto e come lei ha ricordato, avete già depositato una richiesta di revisione a Bruxelles il 21 marzo scorso. Lei è venuto qui le settimane scorse e anche la Premier, nel Premier time, e ci avete nascosto la verità, avete mentito al Paese nascondendo il fatto che una revisione era già stata presentata a Bruxelles. Ci dica perché? Questa è la verità e ci dica perché continuate ad avere questo atteggiamento poco serio nei confronti del Parlamento.
Depositare a 48 ore, meno di 48 ore, 300 pagine di proposta di modifica del Piano - queste sono - a meno di 48 ore, spero che lei le conosca bene. Vi sembra un modo serio e trasparente di procedere? È un modo poco serio, è offensivo per il Parlamento procedere in questo modo. Ministro, è inaccettabile. Il Parlamento della Repubblica non può essere un passacarte, ma deve partecipare attivamente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) alla revisione del Piano, perché il Piano non è il programma di investimenti o il bancomat dei fratelli o delle sorelle d'Italia, è un Piano di sviluppo dell'Italia intera, dei cittadini italiani, Ministro. Dovete coinvolgere pienamente il Parlamento e vi chiediamo di farlo per questo e per le altre proposte di modifica che immaginate di presentare. Quindi, vi diffidiamo a fare questo, anche perché avete bisogno del nostro aiuto. I progetti sono in un ritardo clamoroso, i dati sono incredibili: Transizione 5.0 ferma al palo; progetti in asili nido, scuole, università bloccati al 25 per cento; spese per la coesione e politiche attive del lavoro al 7 per cento; case e ospedali di comunità al 7 per cento; trasporti e infrastrutture, spesa ferma al 13 per cento. Altro che Ponte sullo Stretto di Messina! Dica al Ministro Salvini di realizzare i progetti già finanziati nel Piano sulle infrastrutture ferroviarie (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), Ministro! Fate questo e smettetela di giocare con la salute delle persone, per cui basta tagli alla sanità!
Peraltro, mi permetta di dire che troviamo incredibile e direi vergognosa, Ministro, la vostra decisione di astenervi ieri dall'approvazione del Piano pandemico all'OMS, un omaggio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) alla peggiore propaganda antiscientifica e no-vax, questo siete voi, altro che gli investimenti in sanità, vi astenete sull'approvazione del Piano pandemico all'OMS! Basta tagli agli studentati universitari, basta tagli agli asili nido e, soprattutto, no all'utilizzo delle risorse del PNRR per coprire le spese di difesa e gli investimenti che dovrete fare in questo settore. Questo per noi è un paletto decisivo. Allora, l'invito che vi rivolgiamo, in conclusione, è aprire un confronto vero, serio e trasparente col Parlamento sulle nuove modifiche al Piano. Ne va degli interessi degli italiani, Ministro; gli interessi degli italiani si difendono, se davvero li avete a cuore, utilizzando appieno tutti i Fondi del PNRR e si difendono lavorando a Bruxelles, in Europa e con l'Europa, non strizzando l'occhio con la propaganda nazionalista a Mosca, in Ungheria, a Budapest o a Tripoli, attuatelo il PNRR. Rimettete l'Italia dalla parte giusta della storia, quella immaginata dal Manifesto di Ventotene, quella federalista, quella antifascista, quella che porta a costruire gli Stati Uniti d'Europa, passano anche dall'attuazione del PNRR, altrimenti vi assumerete la responsabilità storica di aver bruciato il futuro dell'Italia e il futuro dell'Europa unita. Noi faremo di tutto per non permettervelo.