Data: 
Lunedì, 21 Luglio, 2014
Nome: 
Andrea De Maria

Doc. VIII, nn. 3 e 4

Presidente, colleghi, il bilancio consuntivo 2013, il bilancio di previsione per il 2014 ed il bilancio triennale 2014-2016 confermano come la Camera abbia avviato ed oggi rafforzi una politica di riduzione e razionalizzazione della spesa, per contribuire a obiettivi generali di contenimento della spesa pubblica e per mettere risorse a disposizione del bilancio dello Stato da destinare alle priorità dello sviluppo economico e delle politiche di giustizia sociale per il lavoro. Vanno sempre più tagliate le spese superflue, razionalizzate quelle utili, salvaguardate le spese essenziali. Tutto questo nella consapevolezza delle responsabilità della nostra Istituzione, chiamata a svolgere un compito delicatissimo e fondamentale, quello di fare buone leggi per il bene del Paese. 
E quindi del fatto che la qualità e la professionalità del personale della Camera, oggi davvero molto alta, ed il giusto supporto al lavoro dei parlamentari non rappresentano orpelli superflui ma, al contrario, la condizione che consente a questa Camera di lavorare al meglio nell'interesse di tutti i cittadini. Siamo convinti che questo compito così delicato possa e debba essere realizzato nell'ambito di un'azione forte e convinta di razionalizzazione e riorganizzazione che realizzi anche economie di spesa. Questa azione rappresenta, peraltro, la condizione per rafforzare quella sintonia tra istituzioni e cittadini che è fondamentale per la qualità della nostra democrazia. 
Rispetto a questo taglio delle spese voglio ricordare, come è stato messo in evidenza dalla relazione dei Questori, che nel 2014, per il terzo anno consecutivo, la spesa di funzionamento della Camera viene ridotta quest'anno di 17,7 milioni di euro e rispetto al 2012 si riduce di oltre 50 milioni, attestandosi ad un livello inferiore rispetto a quello del 2007. Voglio, inoltre, ricordare che la Camera dei deputati restituisce al bilancio dello Stato nel 2014 la somma di 28,3 milioni di euro e che in termini di cassa la spesa di funzionamento della Camera sarà nel 2014 inferiore di 78,3 milioni di euro rispetto al 2012: i 50 milioni di minore dotazione che ho prima ricordato e i 28,3 milioni di restituzione. 
Considerando la riduzione di dotazione di 50 milioni di euro e la restituzione di 10 milioni di euro già realizzate nel 2013, la Camera – l'ha ricordato prima il Questore Dambruoso – fa risparmiare al bilancio dello Stato 138,3 milioni di euro in due anni, un risultato importante che, credo, sia giusto valorizzare pienamente per proseguire nei prossimi anni con una politica di bilancio che tenga insieme sobrietà e rigore nella spesa e qualità dell'attività legislativa nel pieno rispetto dell'autonomia costituzionale della nostra Istituzione. 
In particolare ci aspettano alcune sfide delicate ed impegnative legate anche al nuovo assetto istituzionale che si realizzerà con la riforma del Senato, che auspichiamo sarà approvata in questi giorni in quella Assemblea parlamentare, e che nel ridisegno complessivo del nostro sistema istituzionale dovrà avere una inevitabile ricaduta anche sui servizi e le strutture tecniche di Camera e Senato. Occorrerà lavorare al massimo di sinergie e integrazione tra le due strutture di Camera e Senato per supportare un assetto istituzionale che sarà caratterizzato da un'unica Camera legislativa e da una Camera delle regioni e delle autonomie locali. 
Vi sono poi, come è noto, due importanti azioni di risparmio di costi che andranno seguite e realizzate con la giusta attenzione e il giusto equilibrio, come sono certo farà il Collegio dei questori. La prima, è il recepimento alla Camera della disposizione contenuta nel decreto-legge n. 66 del 2014, che giustamente fissa un tetto alle retribuzioni erogate a carico della finanza pubblica. Su questo tema, è stato detto, il Comitato per gli affari del personale condurrà il confronto con le organizzazioni sindacali sulla base di un documento di indirizzi che l'Ufficio di Presidenza della Camera approverà nel corso di questa settimana d'intesa con il Senato. 

La seconda, è il recepimento delle disposizioni relative alle locazioni immobiliari. Come è noto il 26 giugno 2014 l'Ufficio di Presidenza, sempre su proposta del Collegio dei questori, ha approvato l'indirizzo di recedere dai contratti di locazione dei Palazzi Marini. Questo indirizzo andrà realizzato individuando le giuste soluzioni, concretamente e finanziariamente praticabili, per garantire ai deputati adeguati spazi di lavoro e tenendo conto, al massimo possibile, della ricaduta che il recesso potrebbe produrre sull'occupazione, visto che ci sono 200 addetti che lavorano oggi negli immobili destinati alla dismissione. Quindi, 200 lavoratori e 200 famiglie il cui futuro non può certamente lasciarci indifferenti, in particolare nel contesto di crisi economica che tutto il Paese sta vivendo. 
Su questo e su altri temi, peraltro, il gruppo del Partito Democratico ha predisposto ordini del giorno per sottolineare priorità e approfondire indicazioni di lavoro. 
Avremo modo di presentarli nei prossimi giorni, nel prosieguo della nostra discussione su questo argomento all'ordine del giorno. 
Il gruppo del Partito Democratico, per quanto fin qui ricordato, voterà con convinzione il progetto di bilancio che il Collegio dei questori ha sottoposto all'Assemblea e si sente impegnato a contribuire con impegno e senso di responsabilità a lavorare sui temi aperti, a cui ho fatto riferimento fin qui, per proseguire nel futuro il buon lavoro che fin qui si è fatto e che anche oggi è stato presentato nella relazione del Collegio dei questori alla nostra Assemblea.