Dichiarazione di voto
Data: 
Giovedì, 30 Novembre, 2017
Nome: 
Antonio Misiani

 

A.C. 4741

Grazie, Presidente. Il decreto n.148, il provvedimento che ci apprestiamo a convertire, insieme alla legge di bilancio, è l'ultimo provvedimento di politica economica prima dello scioglimento delle Camere. Nel 2013, la legislatura si era aperta con l'economia in recessione, con la disoccupazione a livelli record, con un deficit vicino al 3 per cento e un debito pubblico in crescita. Quattro anni e mezzo dopo, chiuderemo il 2017 con una crescita economica che secondo l'OCSE sarà dell'1,6 per cento, un dato superiore persino alle stime del Governo. Chiuderemo l'anno con 840.000 posti di lavoro in più rispetto all'inizio della legislatura, oltre mezzo milione stabili. Chiuderemo con un deficit che nel frattempo è diminuito al 2,1 per cento e con un debito che finalmente ha iniziato un percorso discendente. Certo, signor Presidente, sono molte le ferite aperte dalla crisi che non si sono rimarginate ancora. Rimangono tanti problemi economici e sociali in Italia e molto lavoro resta da fare, ma oggi l'Italia, il nostro Paese, è in condizioni migliori rispetto a quattro anni fa; è un dato oggettivo riconosciuto da tutte le istituzioni internazionali e nessuna propaganda, nessun blog, nessuna fake news, potrà negare questa realtà dei fatti.

Il decreto n. 148 è stato duramente criticato dagli esponenti dell'opposizione, anche poco fa. Lo hanno definito anticostituzionale, scandaloso, decreto omnibus, offensivo. Le critiche sono sempre legittime naturalmente, a pochi mesi dalle elezioni ci sta che dall'opposizione si usino toni più aspri, ma questi sono giudizi fuori misura, che non possiamo condividere non per partito preso, ma perché non hanno fondamento nella realtà. E vorrei invitare tutti i colleghi a guardare al merito di questo provvedimento, ai contenuti e all'effetto concreto di queste misure sulla vita degli italiani. Noi pensiamo che sia positivo dare una possibilità in più ai contribuenti di mettersi in regola pagando quanto dovuto e con questo decreto noi lo facciamo, allargando la rottamazione delle cartelle a decine di migliaia di contribuenti che erano rimasti fuori per vari motivi dalla tornata precedente.

Con questo decreto aiutiamo chi vive nelle zone colpite dei terremoti e dalle alluvioni, prevedendo una proroga degli adempimenti e dei pagamenti. È solo una parte naturalmente di ciò che serve e di ciò che stiamo facendo per quei territori, ma adempimenti e pagamenti sono un problema vero per chi sta combattendo, giorno per giorno, per ricostruire ciò che è andato distrutto e per chi non si arrende a lasciare le terre in cui è nato e vuole ripartire. Noi diamo una mano alle imprese italiane, rafforzando il Fondo crescita sostenibile e il Fondo di garanzia per le PMI. Semplifichiamo la vita alle partite IVA prevedendo scadenze più umane per le comunicazioni e disapplicando le sanzioni per i primi sei mesi del 2017.

Proseguiamo la lotta all'evasione fiscale e interveniamo anche su Alitalia; sì interveniamo anche su Alitalia, un tema su cui molti si esercitano e si ergono a fare i censori, dimenticando che sono in gioco migliaia di posti di lavoro, un grande patrimonio aziendale, in una fase delicatissima in cui è in corso una procedura di cessione di questa azienda. Aiutiamo, torno a sottolinearlo, la vita concreta degli italiani. Guardate, con questo decreto, rendiamo impossibile estinguere il reato di stalking a seguito di condotte riparatorie, cioè non si potrà più estinguere quel reato pagando (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), ed è significativo che questa scelta noi l'assumiamo a pochi giorni dal 25 novembre, dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Con questo decreto risolviamo un problema apparentemente secondario, ma che in realtà e grande per tante famiglie, le famiglie di 1.700.000 ragazzi e ragazze che frequentano le nostre scuole medie inferiori. D'ora in poi queste ragazze e questi ragazzi potranno uscire in autonomia dalle loro scuole, superando i problemi che erano stati aperti dai pronunciamenti della Corte di cassazione. Con questo decreto noi estendiamo la detrazione degli affitti per gli studenti universitari fuorisede delle zone montane, delle zone disagiate. Sono territori in cui vivono 4 milioni e mezzo di italiani e in cui i ragazzi hanno gli stessi diritti di andare all'università di chi ha la fortuna di abitare nei centri urbani.

Con questo decreto diamo una risposta concreta ai consumatori italiani che nei mesi scorsi si erano ribellati, giustamente, di fronte la furbata della fatturazione a 28 giorni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), con cui le compagnie telefoniche, le società di pay-tv, volevano fare passare in modo surrettizio un aumento delle tariffe in barba ai richiami dell'Autorità. Badate, parliamo di numeri enormi, parliamo di 86 milioni di abbonamenti di cellulare, di un mercato da 16 miliardi. Parliamo di nove milioni di famiglie abbonati alle pay-tv e 3,4 miliardi di fatturato. Con questo decreto costringiamo queste aziende a tornare alla fatturazione mensile o plurimensile, ristabilendo un rapporto trasparente e corretto tra le aziende e consumatori.

Infine, signor Presidente, l'equo compenso per gli avvocati e per tutti i liberi professionisti nei rapporti con i clienti forti. Il mondo delle libere professioni è molto cambiato in questi anni, spesso in peggio, purtroppo. Avevamo promesso di ridisegnare il sistema di tutele e lo abbiamo fatto approvando la legge sullo statuto del lavoro autonomo. Avevamo il dovere di combattere lo sfruttamento di tanti professionisti, tra questi tantissimi giovani. Abbiamo iniziato a farlo stabilendo un principio, anzi un diritto importante in un Paese in cui siamo arrivati alla vergogna di amministrazioni pubbliche e di bandi pubblici a zero compenso, con un vero e proprio caporalato intellettuale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) che noi vogliamo estirpare da questo Paese, come abbiamo fatto approvando la legge contro il caporalato agricolo. Spiace, signor Presidente, che l'Autorità antitrust, in nome di un principio astratto di libera concorrenza, sottovaluti la portata sociale della competizione selvaggia, della logica del massimo ribasso (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), che in questi anni si è diffusa nel mercato delle libere professioni.

Signor Presidente, questo è il merito, non le chiacchiere, il merito delle misure contenute in questo provvedimento. Sono parziali, naturalmente, ma sono misure che migliorano la vita di tanti italiani, di tante italiane e di tante imprese. Proprio per questo, il gruppo del Partito Democratico voterà convintamente a favore della conversione in legge di questo decreto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).