Data: 
Martedì, 10 Giugno, 2014
Nome: 
Luisa Bossa

A.C. 2426

Esame e votazione della questione pregiudiziale

Signor Presidente, colleghi deputati, credo che in questo momento non ci sia nulla di più urgente e indifferibile qui da noi in Italia che assumere misure per il rilancio del turismo e.... la contestuale tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Urgenza e indifferibilità sono dettate, da un lato, dalle condizioni economiche del Paese, dall'altro dalla situazione in cui sono ridotti gran parte dei nostri beni culturali a cominciare proprio dall'area archeologica di Pompei, che non è un sito regionale, attenzione, ma un bene del mondo. Curioso che nella pregiudiziale presentata dai colleghi della Lega, per un verso, si indicano le misure su Pompei come locali e non generali e, per un altro verso, nello stesso atto si riconosce che quell'area archeologica è un patrimonio dell'umanità dichiarato tale dall'UNESCO. Inutile ricordare, quindi, che, in quanto tale, Pompei merita provvedimenti specifici e speciali non solo per la sua natura ma anche perché l'onda nera che da quel degrado sale, invade la credibilità, la serietà, l'affidabilità di tutto il nostro Paese. Il decreto-legge del Governo, di cui ci avviamo a discutere la conversione, va inteso come il primo passo, quello più urgente, rispetto ad un cammino che dovrà essere capace nel tempo di rivoluzionare il nostro sistema turistico-culturale. I dati resi noti, di recente, dagli studi e dal rapporto 2014 dell'associazione Italia decide ci consegnano, in questo senso, un profilo sconcertante. Oggi l'Italia è al quinto posto, 30 anni fa era il primo Paese al mondo come scelta turistica. Siamo superati dalla Francia, dagli Stati Uniti, dalla Cina e dalla Spagna e tuttavia i turisti stranieri hanno speso in Italia nello scorso anno oltre 32 miliardi di euro. Gli italiani all'estero ne hanno spesi più di 20. Si è generato così un saldo netto positivo di 11,5 miliardi di euro, un risultato che ci dice quanta ricchezza ci porta il turismo e quanto altro ancora si potrebbe fare in questo senso. 
  L'Italia attualmente detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista del patrimonio UNESCO. Ne abbiamo 47; la Spagna è seconda con 44, la Cina è terza con 43, dunque siamo i primi per bellezza, ma non primi ahimè per capacità di mettere a frutto questa fortuna. Gli assett culturali della Francia e del Regno Unito, per esempio, fruttano tra quattro e sette volte quelli italiani, vale a dire che con meno patrimonio, meno storia, meno arte, meno bellezza quei Paesi fatturano più turismo che l'Italia. È o non è uno spreco ? È o non è un'urgenza assoluta in tempi di crisi economica, in tempi di disoccupazione record, rovesciare questa tendenza ? È o non è un'esigenza nazionale ? Mi pare dunque che i caratteri di necessità ed urgenza, oltre che di tutela di un interesse generale, ci siano tutti. Le istanze a cui risponde il decreto sono invocate da tempo e proprio con le caratteristiche di un meccanismo rapido, davvero come se non ci fosse più tempo. 
  Le cause del ritardo dell'industria turistico-culturale italiana sono numerose, complesse; nella graduatoria delle principali catene alberghiere mondiali, per esempio, il primo gruppo italiano è oltre il centocinquantesimo posto. E dunque, a me pare che noi non utilizziamo le nostre potenzialità, dobbiamo lavorare in tempo, è questo il momento perché la nostra bellezza non abbia più il freno tirato. Un solo esempio: oltre l’art bonus che è straordinario perché crea un credito di imposta per chi fa erogazioni liberali a sostegno dei beni culturali, vorrei dirle che il decreto all'articolo 4 struttura iniziative destinate al decoro di tutti i siti culturali italiani. Non c’è turismo se non c’è decoro intorno ai siti culturali, basti vedere quello che si trova al Colosseo, agli Uffizi...E poi fare lo stesso giro a Parigi per cogliere le differenze e capire perché la Francia ci supera nelle classifiche di ricettività e di fruibilità.  L'obiettivo dunque è quello di non perdere ulteriori occasioni. Per questo il voto del PD sarà contrario alla pregiudiziale presentata dalla Lega.