Dichiarazione di voto
Data: 
Martedì, 17 Ottobre, 2017
Nome: 
Maria Iacono

A.C. 4620

 

Presidente e onorevoli colleghi, la legge di delegazione europea che ci apprestiamo a votare incide su molteplici aspetti della vita economica e sociale dei cittadini, intervenendo in numerosi ambiti, tra cui la disciplina dei pacchetti turistici, quella dei marchi d'impresa, in materia di abusi di mercato, della distribuzione assicurativa e in materia di indici usati nei contratti finanziari o per misurare le performances di fondi di investimento, quella relativa allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale, volta a contrastare fenomeni evasivi ed elusivi, il rafforzamento di garanzie come la presunzione di innocenza, il diritto di presenziare nei processi penali, la protezione dei dati personali nelle attività di indagine, l'adeguamento del sistema ferroviario all'Unione europea e la sicurezza delle ferrovie, il cosiddetto “quarto pacchetto ferroviario”, la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici, l'adeguamento alla normativa UE e al cosiddetto pacchetto di protezione dati personali in materia di privacy, la regolamentazione in materia di uso dei dati del codice di prenotazione, a fini di prevenzione e contrasto penale contro reati gravi e di terrorismo, nonché la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi dell'Unione.

Mi preme sottolineare però la particolare importanza delle disposizioni relative alla cooperazione rafforzata per l'istituzione di una tutela brevettuale unitaria alle disposizioni dell'Accordo sul tribunale unificato dei brevetti, accordo che abbiamo ratificato con la legge n. 214 del 2016, e su cui il nostro gruppo ha lavorato in sinergia con il Governo nelle competenti sedi europee affinché arrivasse a compimento. Il completo adeguamento è determinante per le piccole e medie imprese, che vedranno così abbassare i loro costi rispetto al brevetto europeo tradizionale, che richiede di validare il brevetto in tutti i singoli Stati aderenti. Per questi motivi abbiamo incoraggiato un'adesione convinta allo European Patents System, per dare alle nostre imprese uno strumento unico di brevettazione.

Con la rapida approvazione della legge di delegazione europea 2016-2017, a distanza di poco tempo dall'approvazione della legge europea 2017, mi preme infine sottolineare che si compie un altro importante passo verso l'adeguamento sistematico della nostra normativa al quadro europeo: l'Italia con gli ultimi Governi Renzi e Gentiloni ha registrato le migliori performance, anche rispetto agli altri Paesi membri, in tema di riduzione del contenzioso, con un drastico abbassamento delle procedure di infrazione, passate in poco più di tre anni da 120 a 65, facendo risparmiare allo Stato 2 miliardi di euro, segnalando un'importante inversione di rotta. Per anni il nostro Paese è stato la maglia nera in materia di recepimento della normativa europea: ora si guadagna un importante attestato di credibilità nel consesso europeo, volto a migliorare sia il potere negoziale dell'Italia a Bruxelles, che la qualità stessa della legislazione italiana.

Sappiamo quanto importante sia il profilo di credibilità per poter essere più efficaci nelle battaglie in sede europea, e sappiamo quanto questi ultimi anni siano stati particolarmente difficili per l'Europa: dalla pesante eredità ancora non lasciata alle spalle della crisi economica, alle resistenze da parte di alcuni Stati membri nell'attuare politiche comuni sulla migrazione, all'accoglienza dei rifugiati, alle inquietudini sul futuro della stessa Unione a partire dalla Brexit, sfide per le quali il nostro Governo ha potuto avanzare contributi rilevanti per imprimere un cambio di rotta alle politiche europee, e giocare quindi un ruolo chiave per l'interesse del nostro Paese e della stessa Europa, grazie anche al drastico calo del contenzioso e delle procedure di infrazione con l'Europa, che ricordavo prima.

Solo per citare i grandi dossier, dal Migration Compact al nuovo quadro di partenariato con i Paesi di origine, alla governance economica in favore di politiche fiscali espansive e per l'occupazione, al rafforzamento delle regole contro i rischi di violazione delle regole dello Stato di diritto nell'Unione: tutti impegni la cui declinazione risulta ben evidente dal rendiconto dettagliato contenuto nella Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016.

Considerata la coerenza della posizione italiana nelle varie sedi competenti dell'Unione europea, con gli atti di indirizzo, le raccomandazioni parlamentari, e rilevato il costante impegno del Governo nel dare conto sia delle informazioni sull'andamento dei negoziati sui principali dossier, sia in riferimento alle specifiche politiche corrispondenti alle parti della relazione, esprimo a nome del gruppo del Partito Democratico un deciso apprezzamento per l'azione del Governo svolta nel corso del 2016, e che prosegue a tutt'oggi con determinazione, anche nel rilanciare il progetto di integrazione europeo e per orientare il dibattito sul futuro dell'Unione europea. Ribadendo l'importanza da parte delle Camere nel proseguire in una puntuale verifica circa l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la relativa rispondenza agli indirizzi parlamentari, anche migliorando il dialogo tra il Governo e il Parlamento per adempiere al meglio la funzione di controllo ex post, annuncio il voto favorevole del mio gruppo alla legge di delegazione europea e alla risoluzione Bergonzi n. 6-00355 .