Discussione generale
Data: 
Martedì, 14 Novembre, 2017
Nome: 
Floriana Casellato

A.C. 3365-B

Relatrice

Grazie, Presidente. Brevemente, ringrazio la collega Businarolo per l'ampia illustrazione del provvedimento che oggi giunge all'esame dell'Assemblea della Camera dopo l'approvazione, in prima lettura, da parte di questo ramo del Parlamento e le modifiche introdotte dal Senato.

Colleghi, come ricorderete, il testo nasce da una iniziativa del MoVimento 5 Stelle, alla quale si è affiancato, con una specifica proposta di legge, il Partito Democratico, che ha contribuito in modo significativo a definire i contenuti del provvedimento che oggi stiamo discutendo. Come sapete, il tema della disciplina della segnalazione degli illeciti è progressivamente emerso nell'ambito del dibattito sulle misure volte al contrasto della corruzione ed è stato posto, nel tempo, dalle istituzioni europee.

Nella Relazione sulla lotta alla corruzione presentata nel febbraio del 2014, la Commissione europea aveva in particolare rilevato che, nel campo del contrasto alla corruzione, la strategia italiana era stata per lungo tempo esclusivamente imperniata su un approccio repressivo che necessita di essere integrato con il ricorso a strumenti di prevenzione, che abbiano l'obiettivo di promuovere un cambiamento culturale in grado di sollecitare lo spirito civico individuale, il rispetto delle regole e l'impegno di tutti i consociati a favore del bene comune. In questo ambito, la Commissione indicò, tra l'altro, la necessità di rafforzare la tutela dei dipendenti pubblici e privati che segnalano illeciti.

Successivamente, nel febbraio 2017, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sul ruolo degli informatori nella protezione degli interessi finanziari dell'Unione europea, sollecitando l'introduzione di interventi che assicurino un livello minimo di protezione a livello europeo. Un'analoga richiesta alla Commissione europea di adottare una proposta legislativa è stata formulata all'inizio dello scorso mese di ottobre dalla Commissione giuridica del Parlamento europeo.

L'Italia si era mossa per tempo con la legge n. 190 del 2012, con la cosiddetta legge Severino, che introdusse all'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 una normativa relativa alla tutela dipendente pubblico che segnala illeciti. Si è trattato di un primo importante intervento che, però, non si applica al settore privato e che necessitava di alcune integrazioni e revisioni legate anche all'evoluzione della normativa sul pubblico impiego.

Il testo che è all'esame della Camera oggi intende farsi carico di questa esigenza, anche alla luce delle indicazioni emerse nel corso del dibattito svoltosi in entrambi i rami del Parlamento. Si tratta di una normativa assai più ampia di quella vigente, che intende individuare un punto di equilibrio con la legislazione del lavoro e con le altre discipline settoriali che prevedono obblighi o facoltà di segnalazione, la normativa penalistica e sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Sarà, però, molto importante per il legislatore seguire con attenzione il percorso attuativo delle disposizioni che verranno introdotte, anche avvalendosi dell'ausilio dell'Autorità nazionale anticorruzione - l'ANAC -, alla quale sono affidati compiti molto rilevanti nell'ambito dell'applicazione della nuova disciplina. Alla luce dell'esperienza che sarà maturata, si potrà, quindi, valutare l'impatto della nuova disciplina sia con riferimento al rafforzamento del contrasto alla corruzione sia in relazione alla tutela degli altri interessi giuridici coinvolti.