Discussione sulle linee generali
Data: 
Giovedì, 17 Dicembre, 2015
Nome: 
Diego Zardini

A.C. 2093-B

 

Grazie Presidente, onorevoli colleghi, sottosegretario, io intervengo in fondo a questo dibattito e sinceramente condivido molte delle cose che sono state dette dai miei colleghi del Partito Democratico e dal relatore in particolare. Mi viene purtroppo voglia, diciamo, di rispondere ad alcune delle critiche che sono state fatte dai colleghi dei partiti di opposizione, perché credo che alla fine sia profondamente sbagliato non approfittare di un'occasione come questa con un provvedimento che ha un grado di innovazione veramente molto importante. Anche se siamo consapevoli che non tutto è stato fatto rispetto a quanto ancora rimane da fare in tema di sostenibilità ambientale, penso che il passo avanti nella direzione giusta sia assolutamente significativo e fondamentale. Credo che anche sulle ultime critiche che ho ascoltato sia necessario dire che molte delle misure che sono contenute nel collegato vengono anche da proposte a prima firma di onorevoli deputati del Partito Democratico. Questo è innegabile e significa che noi crediamo profondamente in questo testo, in questo provvedimento. Dico anche a qualche collega, che adesso non vedo in Aula, che non lo abbiamo visto neanche così frequentemente nei lavori della Commissione. Magari una presenza più costante li avrebbe sicuramente garantiti di una maggiore organicità rispetto a un testo che io penso comunque sia assolutamente positivo e concernente un tema, come quello della green economy, della sostenibilità dell'economia, che ha sicuramente una prospettiva di multidisciplinarietà e che non può, evidentemente, non tener conto di questo aspetto. 
Quindi, intervengo in particolare, in realtà, poi, per segnalare una cosa che ritengo comunque importante perché alcune delle misure che sono state introdotte al Senato, che ritengo positive, hanno avuto un ruolo non indifferente di questo ramo del Parlamento, in particolare il pacchetto per la mobilità sostenibile e ancora più specificatamente quello sulla copertura dell'assicurazione INAIL per coloro che si infortunano in itinere nel tragitto casa-lavoro utilizzando la bicicletta. È una norma che, appunto, nasceva da una proposta che aveva la mia prima firma, sottoscritta da decine di colleghi parlamentari di diversi gruppi, sostenuta dall'intergruppo parlamentare per la mobilità sostenibile, che ha visto un percorso di approvazione con l'inserimento in questo testo che era stato tentato anche in prima lettura alla Camera. Purtroppo, la Commissione bilancio aveva avuto alcune criticità rispetto alla copertura, ma, grazie alla relazione che è stata fatta dal presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INAIL e poi alla disponibilità del relatore al Senato, è stato possibile inserire questa misura che è sicuramente di fondamentale importanza per cercare di incentivare un utilizzo della ciclabilità e della mobilità dolce proprio nella cosa che è più importante per quanto riguarda l'impatto ambientale, ovvero il bike to work, cioè l'idea di andare a lavorare con una mobilità che consente anche la riduzione dell'impatto ambientale. 
Da questo punto di vista, quindi, io ringrazio ovviamente tutti coloro che hanno consentito il raggiungimento di questa importante misura che viene da lontano, ossia viene dall'intervento di tantissime associazioni che tra il 2011 e il 2012 avevano raccolto decine di migliaia di firme a sostegno di questa proposta, che vede finalmente la sua conclusione. Quindi, sostanzialmente, io tengo a dire che spero davvero che adesso si arrivi prontamente all'approvazione del provvedimento per l'entrata in vigore di tutte queste norme così importanti che avranno un grandissimo impatto positivo nella nostra economia, in un'economia che può avere quindi una sostenibilità maggiore. 
Sappiamo appunto che non abbiamo fatto tutto ciò che va fatto e dovremmo continuare nella direzione giusta, ma sapendo che questo provvedimento è un grande e positivo passo in avanti.