Data: 
Giovedì, 14 Maggio, 2015
Nome: 
Alessia Morani

A.C. 3008

Grazie, Presidente. Oggi iniziamo la discussione sulle linee generali di un provvedimento che costituisce, per il Partito Democratico, un risultato straordinario nella lotta al malaffare, alla corruzione e alle mafie. Presidente, a differenza di quello che ha appena affermato il collega Colletti, la nostra azione contro la corruzione parte da lontano e quello di oggi è certamente l'approdo finale e più qualificante della nostra azione politica ed istituzionale. Dicevo che parte da lontano, poiché uno dei primissimi atti che questo gruppo parlamentare, il Partito Democratico, ha promosso è stata la introduzione, nel nostro codice penale, del nuovo reato di scambio politico-mafioso, quello che viene conosciuto come articolo 416-ter, realizzando, dopo più di vent'anni, la volontà espressa dal giudice Falcone nel 1992. 
Oggi il nostro codice penale ha una nuova fattispecie di reato che qualifica come delitto lo scambio tra voti ed altre utilità che, sappiamo benissimo, essere posti di lavoro, appalti, concessioni; tutte fattispecie che, ahimè, in questi anni, a causa della mancanza di un reato scritto bene, non sono state punite. 
Ma non ci siamo fermati lì e, anzi, solo pochi mesi fa abbiamo introdotto il reato di autoriciclaggio, dopo che per anni tutti gli organismi internazionali ci chiedevano di introdurre questo reato. E poi l'Anac, con la nomina di Raffaele Cantone, con i nuovi poteri che gli sono stati attributi, cioè poteri che garantiscono la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni e la prevenzione della corruzione. 
Un lavoro straordinario, quello di Raffaele Cantone e dell'Autorità anticorruzione, che ha garantito la realizzazione dell'Expo, di cui siamo estremamente orgogliosi, dopo gli scandali solo di un anno fa. Ci avevano detto – i cosiddetti professionisti del catastrofismo – che non saremmo riusciti in questa impresa. Oggi, invece, siamo fieri di avere consentito la realizzazione di uno degli eventi che costituisce, per noi, uno dei più grandi appuntamenti mondiali e una grande opportunità economica per il Paese. 
Quindi, dicevo, Presidente, introduzione dell'articolo 416-ter, nuovi poteri all'Anac, autoriciclaggio e oggi discutiamo – e la settimana prossima approveremo – il provvedimento, che è in discussione, che costituisce una vera svolta storica per il Paese nella lotta alla corruzione e alle organizzazioni criminali. Perché la definisco una svolta storica ? Perché intanto questo provvedimento aumenta le pene dei reati, sia quelle accessorie che quelle principali. Le pene accessorie, come l'innalzamento dell'incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione o il licenziamento per l'impiegato della pubblica amministrazione infedele, e le pene principali, nel minimo e nel massimo per la corruzione propria, impropria e in atti giudiziari, arrivando a dieci anni per l'una e a dodici anni per l'altra. E poi abbiamo reintrodotto come autore del reato per la concussione l'incaricato di pubblico servizio, ritornando alla fattispecie ante legge Severino. 
Ed abbiamo introdotto un principio sacrosanto, di cui siamo particolarmente orgogliosi, e cioè la possibilità di avere la sospensione condizionale della pena solo se si restituisce quello che viene definito il maltolto, ossia la somma equivalente al profitto del reato o all'ammontare di quanto percepito. In più – e questa è un'altra importantissima innovazione – con la condanna ad un reato contro la pubblica amministrazione verrà ordinato di pagare il quantum del reato, ossia il prezzo o il profitto, e questo credo che per i nostri cittadini sia davvero importante, poiché, mentre prima l'onorevole Santelli ha definito incostituzionale questo provvedimento, io definisco incostituzionali i soldi pubblici che si rubano, perché i soldi pubblici che si rubano a discapito delle scuole, degli ospedali o delle grandi o delle piccole infrastrutture, quelli sì, sono incostituzionali. 
Abbiamo introdotto una nuova circostanza attenuante, uno sconto di pena per chi collabora, con la finalità di agevolare la magistratura per poter scoprire i reati di corruzione, ed abbiamo previsto anche nuovi obblighi informativi per l'Autorità nazionale anticorruzione, per inaugurare davvero una stagione di grande collaborazione tra Autorità nazionale anticorruzione, pubblica amministrazione ed autorità giudiziaria. Ma la cosa che ci rende particolarmente orgogliosi di questo provvedimento è finalmente l'introduzione di un reato di falso in bilancio degno di questo nome. 
Qualche giorno fa in Commissione noi abbiamo audito il dottore Greco e il dottor Cantone, che si sono espressi in maniera molto favorevole rispetto alla scrittura di questo reato e si sono quasi complimentati per come lo abbiamo scritto. Perché quello che viene definito reato di falso in bilancio spesso ai più non è chiaro, perché il falso in bilancio è esattamente l'antefatto della corruzione, poiché negli scandali più importanti che abbiamo visto, in particolare il Mose, il falso in bilancio viene utilizzato per creare quella zona grigia dentro i bilanci in cui si ricavano i denari con cui poi si commette il reato di corruzione. Ed avere introdotto un falso in bilancio per tutte le imprese senza soglie e con una pena che, tra l'altro, è una pena che arriva fino a otto anni, la più alta in Europa, credo che per il Partito Democratico sia veramente un grande elemento di orgoglio e di fierezza. 
Ma è un falso in bilancio intelligente, però, considerata la crisi economica del momento e considerata la crisi in cui versano le imprese. Intelligente perché non qualifica i meri errori materiali come reato, dando una differenza sostanziale tra quello che è il falso in bilancio, che ho spiegato poc'anzi, e quelli che sono invece errori che non causano questa fattispecie di reato. Però, Presidente, non ci fermiamo qui. Ho sentito l'onorevole Colletti criticarci dicendo che la nostra è una norma di marketing per il Governo, quando pochi minuti prima si era lamentato per la lentezza con cui siamo arrivati all'approvazione di questo provvedimento. Io credo che ora dobbiamo avere fretta di approvare questo provvedimento, ma non per la campagna elettorale – non ce ne importa nulla – ma perché lo dobbiamo al Paese questo provvedimento. E non ci fermiamo qui, poiché, dopo la settimana prossima, con cui approveremo questo provvedimento, continueremo nella nostra opera, sia preventiva che repressiva, nei confronti del fenomeno della corruzione, della lotta alle mafie, ma anche del malaffare in generale. E noi continueremo con l'approvazione delle nuove norme sulla prescrizione in Senato, ma soprattutto per quello che riguarda la prevenzione, e di questo voglio informare l'onorevole Colletti, che evidentemente non è informato. 
Noi, in Senato, abbiamo appena concluso l'iter in Commissione di un provvedimento particolarmente importante, che riguarda le nuove norme in materia di appalti. Nuove norme che riguardano la semplificazione delle norme, poiché l'onorevole Santelli ci ha raccontato di una grande sburocratizzazione fatta dal Governo Berlusconi, di cui, però, nessuno si è accorto, tant’è che dobbiamo mettere mano alle norme e semplificarle, anche attraverso un nuovo testo unico sugli appalti. Ma, dicevo, quello che è importante in questo provvedimento che verrà approvato in Senato è che riscrive norme importanti, come la riduzione delle stazioni appaltanti, come nuove norme sulle varianti in corso d'opera, che sono uno dei veri mali di questo Paese, poiché troppe volte si iniziano opere, prevedendone un certo costo, per poi fare varianti che prevedono il doppio, il triplo, il quadruplo dei costi. Nuove regole sul massimo di ribasso, perché, anche su questo, occorre una riflessione e che ci si dica la verità: che, forse, quelle regole che, fino ad oggi, hanno costituito, forse, un risparmio, poi, di fatto, un risparmio vero non lo sono. 
Norme che prevedono anche una tutela per i lavoratori di queste imprese che, purtroppo, troppo spesso, a causa della farraginosità di queste norme, falliscono. Quindi, dicevo, più pubblicità e più trasparenza per gli appalti sotto le soglie europee e nuove norme sul general contractor, che tanto ha fatto discutere anche con gli ultimi scandali che sono venuti alle cronache. 
Insomma, Presidente, e concludo qui il mio intervento, credo che oggi davvero siamo di fronte ad una svolta storica e il Partito Democratico si fa carico responsabilmente dell'introduzione di queste nuove norme, che saranno norme efficaci nella lotta alla corruzione, nella lotta alle mafie, ma, soprattutto, renderanno giustizia nei confronti di tutte quelle persone e di tutti quei cittadini che guardano alla politica, la guardano anche con un occhio spesso critico – ma, dico, anche giustamente critico –, ma, finalmente, noi arriveremo all'approvazione di un provvedimento che sarà davvero una rivoluzione e una svolta storica per questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).