Data: 
Lunedì, 27 Aprile, 2015
Nome: 
Roberta Agostini

A.C. 3-bis-B ed abbinate

 

Signor Presidente, intervengo oggi sulla proposta di legge elettorale dopo quanto accaduto con la sostituzione in I Commissione, che, di fatto, ha limitato la possibilità di confronto. Io credo che, soprattutto su temi di rango costituzionale, i singoli parlamentari possano e debbano esercitare il proprio ruolo con autonomia e responsabilità e che, su alcune materie, il Governo dovrebbe lasciare spazio alla dialettica parlamentare, spazio essenziale della vita democratica. Così come non riesco a rinunciare alla convinzione che le regole che presiedono alla possibilità dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti non possano poggiare sulla base di una maggioranza risicata. Il rischio concreto è un provvedimento che divide il Paese, che avrebbe, invece, bisogno di essere unito e che non centri l'obiettivo per cui le riforme devono essere fatte ed è urgente che siano fatte, ossia sanare la frattura tra politica, istituzioni e popolo, che è un aspetto grave della crisi che stiamo vivendo. 
La proposta di legge elettorale che ci arriva dal Senato è migliore di quella che abbiamo licenziato dalla Camera su aspetti che erano stati richiesti da molti parlamentari, da docenti, costituzionalisti, forze sociali. Per me, grazie ad una battaglia delle donne, forte e trasversale, sono state introdotte alcune regole importanti per il riequilibrio di genere: doppia preferenza e norma discriminatoria sui capilista. Eppure, alcune scelte non condivisibili caratterizzano l'impianto di fondo e che, considerate insieme alle scelte compiute con la riforma costituzionale, provocano una sfasatura negli equilibri tra i poteri dello Stato e sbilanciano il rapporto tra governabilità e rappresentanza. Un ballottaggio concepito come sfida tra i capi dei due principali partiti che si aggiudicheranno il premio di maggioranza cambia nei fatti la forma di Governo e rende più debole il ruolo del Parlamento. 
Un premio attribuito ad una sola lista vincente rafforzerà la tendenza verso partiti pigliatutto, con un profilo ed un'offerta politica per forza scarsamente definita, tenuta insieme da una leadership carismatica e concepiti sempre più come partiti personali. Passeremo dalle coalizioni infedeli ai listoni pigliatutto. Con la combinazione tra preferenze e capilista bloccati, gli eletti con le preferenze saranno la minoranza del Parlamento e solo quelli della lista che vince il premio. È giusto che i partiti scelgano chi candidare ed eleggere, magari partiti diversi regolati da una legge che non c’è di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, ma le regole dovrebbero valere per tutti allo stesso modo, grandi e piccoli. E non si può dire che le multicandidature siano un parziale rimedio, perché, al contrario, rendono incerta la conoscibilità del candidato e la possibilità di scelta dell'elettore, consentono al capolista, attraverso l'opzione per un certo collegio, di decidere chi verrà eletto negli altri, oltre al fatto che, in questo modo, potrà essere possibile aggirare la norma antidiscriminatorio fissata per i capilista. 
Queste sono solo alcune delle osservazioni possibili e il tempo non mi consente di approfondire e di argomentare altro. Le riforme per me dovrebbero avere l'obiettivo, innanzitutto, di ristabilire il rapporto di fiducia tra eletti ed elettori, rafforzare il ruolo del Parlamento e, nello stesso tempo, l'esercizio della funzione di Governo – si può fare –, costruire la possibilità dell'alternanza e ridefinire il ruolo dei partiti come soggetti democratici della vita politica. Obiettivi difficili, certo, non tutti perseguibili unicamente per la via delle riforme e delle leggi, che, però, credo che non siano contenuti nella legge che stiamo approvando e che, comunque, certo, le prove di forza o, addirittura, la minaccia di fiducia non aiutano a raggiungere. Io continuo a credere, Presidente, e ho concluso, che la politica sia anche faticosa ricerca del consenso e dell'unità e chiedo, anche oggi, che non si rinunci a percorrere questa strada.