Esame di questioni pregiudiziali
Data: 
Martedì, 14 Febbraio, 2017
Nome: 
Maino Marchi

A.C. 4280

Grazie, Presidente. Nelle pregiudiziali presentate vi sono posizioni diverse sulle questioni, che normalmente vengono sottoposte all'attenzione dell'Aula, cioè l'urgenza e la necessità. L'urgenza e la necessità di intervenire sono espressamente evidenziate nella pregiudiziale della Lega Nord – almeno per quel che è scritto, al di là di quel che è stato detto –, non vi si fa riferimento in quella del MoVimento 5 Stelle e in quella presentata da Fratelli d'Italia, invece, si sostiene che i ripetuti interventi d'urgenza, rispetto al sistema del credito, stanno determinando incertezza nel quadro normativo di un settore fondamentale per la collettività. Tre pregiudiziali, tre posizioni diverse su questo aspetto. Di fatto, si è detto a più riprese che il Governo doveva intervenire prima con urgenza, ma poi, quando interviene, si manifestano posizioni diverse sulla necessità d'intervenire. Su questo aspetto va sottolineato che il Governo ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione ad intervenire al Parlamento. Ricordo le risoluzioni alla Camera e al Senato, che hanno approvato la relazione presentata al Parlamento nel dicembre scorso. Quindi, è del tutto coerente la decisione di un decreto-legge al riguardo. La questione omogeneità di materia è sollevata solo nella pregiudiziale del MoVimento 5 Stelle, per l'introduzione di deroghe al codice civile non necessarie – si dice – all'immediata risoluzione della crisi predisposta con intervento pubblico dello Stato. Sono, però, deroghe alla normativa civilistica sulle garanzie, che intervengono nel caso la Banca d'Italia eroghi, per soddisfare esigenze di liquidità, finanziamenti garantiti, mediante pegno o cessione di credito.
Siamo, cioè, sempre in materia di credito e di banche. Quindi .......Siccome tutto il decreto è su questa materia, sul piano dell'omogeneità di materia, questo decreto non è certo censurabile. 
La questione più rilevante di merito, sollevata da tutte e tre le pregiudiziali, è relativa alla violazione dell'articolo 3 sul principio di uguaglianza. Dovrebbe essere pacifico che, in base a tale principio, si trattino egualmente situazioni o fattispecie eguali e diversamente situazioni o fattispecie diverse. Secondo i presentatori delle pregiudiziali, le condizioni di MPS sono uguali a quelle delle quattro banche interessate dal decreto-legge confluito nella legge di stabilità 2016. La differenza, secondo loro, sarebbe politica, cioè la volontà di favorire risparmiatori geograficamente e politicamente vicini a Governo e maggioranza, come si sostiene nella pregiudiziale della Lega, oppure perché, come ha detto il relatore di minoranza MoVimento 5 Stelle MPS sarebbe la Banca del PD. Ovviamente Fratelli d'Italia si scaglia contro l'intervento pubblico. 
Sono evidenti le strumentalizzazioni politiche, secondo cui, se si interviene, si fa pagare ai contribuenti e si fanno regali ai banchieri; se non si interviene, si è degli irresponsabili per gli effetti negativi sull'economia; se pagano gli azionisti, diventano tutti risparmiatori truffati. 
Basta guardare i dossier dei servizi della Camera, per vedere come gli interventi siano diversi per situazioni diverse, oggettivamente, non per quella stupidaggine a 5 stelle sulla Banca del PD. 
È evidente che gli interventi dello Stato di rafforzamento patrimoniale sono relativi a banche che abbiano queste esigenze, in relazione a una prova di stress, basata su uno scenario avverso e condotta a livello nazionale, dell'Unione europea o del meccanismo unico di risoluzione. Sono test su situazioni virtuali, ipotetiche, possibili, ma non già verificate nella realtà. Questa è la situazione di MPS ! L'adozione dei provvedimenti di intervento dello Stato nel capitale è subordinata all'assenza delle condizioni per avviare la risoluzione degli istituti interessati, cioè condizioni di prefallimento, come quelle relative alle quattro banche citate, nonché all'assenza dei presupposti che danno luogo alla conversione forzosa di azioni, partecipazioni e altri strumenti di capitali. 
Quindi, parliamo di condizioni diverse, per le quali diverse sono le possibilità di intervento sulla base della normativa europea. Senza contare che, proprio in questo decreto, si rafforzano gli interventi in favore degli investitori delle quattro banche, su cui è intervenuta la legge di stabilità 2016.
 Sì, sì, come anche gli altri. Un secondo. E, quindi, non c’è alcuna violazione nemmeno dell'articolo 47 della Costituzione sulla tutela del risparmio. 
Il gruppo del Partito Democratico, pertanto, voterà contro le pregiudiziali presentate ricordando una cosa. Sulla Commissione d'inchiesta si farà un provvedimento ad hoc. È già calendarizzato dalla Conferenza dei capigruppo per il 27 febbraio, quindi, tutte le polemiche a riguardo solo semplicemente pretestuose.