Relatore
Data: 
Mercoledì, 15 Aprile, 2020
Nome: 
Roger De Menech

A.C. 2434-A 

Grazie, Presidente. Gentili colleghi, Ministro, grazie per la presenza. Potrà sembrare fuori luogo, a una prima analisi, il fatto che ci troviamo qui oggi per discutere di un decreto-legge che reca le disposizioni per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici del 2026 e delle finali ATP, ma io non lo credo, la Commissione non lo crede, e credo non lo creda l'intero Parlamento, perché credo, e crediamo tutti assieme, che oggi sia molto importante. Ovviamente è prioritario gestire la fase di emergenza, gestire quindi tutti i provvedimenti che vanno incontro alle esigenze, in primis quelle sanitarie del nostro Paese e successivamente quelle economiche, per riportare questo Paese alla normalità, ma è anche importante e fondamentale ridare la speranza, la speranza a tutti i nostri concittadini. La speranza è un elemento fondamentale per la vita della comunità, per la vita insieme, e questo provvedimento, che concretizza l'obiettivo olimpico e delle finali ATP, come dicevo, dà soprattutto una visione di futuro e di speranza al Paese. Credo che sia anche la maniera migliore per far lavorare, al di là di quello che si dice fuori da queste stanze, dall'Aula di questo Parlamento, deputati e senatori sulle cose concrete del Paese, come lo abbiamo fatto in queste settimane di discussione all'interno della Commissione cultura, e anche forse la misura migliore per ringraziare quelli che oggi sono - credo sia doveroso anche da parte mia farlo - in prima linea, in frontiera, tutto il personale medico e paramedico, le Forze armate e di polizia, i tantissimi volontari che stanno lavorando sull'emergenza, gli amministratori, i sindaci, gli amministratori pubblici, ma anche, io lo dico, tutti i cittadini, perché è uno sforzo comune e corale di tutta la comunità italiana. Allora, il Parlamento oggi si riunisce qui oggi per approvare questo decreto-legge approvato dal Governo in una fase diversa della vita della nostra Repubblica, in una fase antecedente ovviamente l'emergenza, all'esplodere dell'emergenza, per ridare questa speranza. C'è un futuro per il Paese? Sì. Siamo in una fase di emergenza, ma dobbiamo curare e cullare anche il sogno e la speranza che il Paese può farcela. Riportare quindi il Paese alla normalità, farci trovare pronti, infine, finita l'emergenza; farci trovare pronti per una ripartenza proprio in quelle regioni - il caso ha voluto questo, in particolare mi riferisco a Veneto e Lombardia - in cui l'emergenza sanitaria ha colpito di più. E proprio in quelle regioni, insieme alle province autonome di Trento e Bolzano, ci sarà questo grande evento nel 2026. Quindi, probabilmente questo segno di speranza vale ancora di più, proprio perché interviene in quelle regioni; e poi, con le finali ATP del comune di Torino, un'altra regione duramente colpita dall'emergenza.

Allora, in questo senso, due, come dicevo - una l'ho detta - sono le motivazioni principali di questo provvedimento, le motivazioni politiche che stanno dietro a questo provvedimento. La prima l'ho detta: parlare ai cittadini italiani, dire che siamo sulla strada giusta per riportare questo Paese alla normalità finita l'emergenza. La ripartenza è un fattore fondamentale, guardare lontano è un'altra capacità che deve avere la politica con questo provvedimento.

Il secondo punto, altrettanto importante, è parlare alla comunità internazionale, in questo caso, in particolar modo, alla comunità internazionale dello sport, al CIO, e dire a questi, che hanno avuto fiducia nell'assegnare le Olimpiadi, in particolare del 2026, dire che il Governo italiano, il Parlamento italiano e la comunità nazionale sono pronti a vincere questa sfida, siamo pronti per partire.

I grandi eventi, ne sono convinto, sono uno straordinario motore di sviluppo per il nostro Paese, sono uno straordinario momento per promuovere le bellezze del nostro Paese, che fa della bellezza, della sostenibilità e dell'accoglienza uno dei fattori principali, un grande volano. E sono anche un motivo per cui la politica, le istituzioni tutte, dal Parlamento all'ultimo dei comuni, possono dimostrare con i fatti che le grandi manifestazioni sportive, come lo sono le Olimpiadi, possono lasciare anche un'eredità - poi lo vedremo con un puntuale articolo che abbiamo aggiunto -, un'eredità importante: fare bene la manifestazione sportiva, ma lasciare ai territori anche e soprattutto un'eredità importante di infrastrutture, non solo quelle sportive, anche per ridurre le distanze e migliorare la mobilità.

E il provvedimento vuole anche dire che l'Italia è in grado di fare tutto questo, è in grado di organizzare bene questi grandi eventi. Lasciatemi dire, perché nella scorsa legislatura avevo seguito in particolare i Mondiali di sci, quest'anno dovevano esserci le Finali di Coppa del Mondo: eravamo pronti, lo diciamo, eravamo pronti, Cortina si è fatta trovare pronta. Ahimè, ovviamente l'emergenza sanitaria ha fatto sì che questo grande appuntamento venisse cancellato; però possiamo dire che da un punto di vista organizzativo l'Italia, il Veneto, il comune di Cortina, l'organizzazione era pronta, e questo dimostra che, se vogliamo, la nostra comunità è sicuramente pronta ad affrontare queste sfide.

Vengo adesso velocemente a presentare questo provvedimento: c'è stato un lungo lavoro, poi per i dettagli consegnerò la relazione dettagliata del lavoro che abbiamo svolto in queste settimane in Commissione.

Il provvedimento si divide in tre capi fondamentali. Il primo capo riguarda le Olimpiadi e le Paralimpiadi. I primi tre articoli, a cui ne abbiamo aggiunto un quarto, parlano soprattutto della governance, del sistema organizzativo delle Olimpiadi, con l'articolo 1, in cui abbiamo composto il Comitato olimpico, che ha funzione istituzionale, di raccordo, di prospettiva, soprattutto politica e di indirizzo. L'articolo 2 riguarda la Fondazione Milano-Cortina 2026, che è il vero comitato organizzatore, la parte operativa che dovrà organizzare nel concreto l'evento olimpico. All'articolo 3 abbiamo introdotto la società per le infrastrutture: altro elemento importante per la cosiddetta legacy, per l'eredità, per quello che dobbiamo lasciare anche ai nostri territori, al di là, come dicevo, dell'evento sportivo, che dobbiamo disporre al meglio.

E proprio all'articolo 3, secondo me, c'è la prima aggiunta, che abbiamo introdotto con un emendamento del relatore, in accordo ovviamente con il Governo e con tutte le istituzioni che fanno parte del team organizzativo. Abbiamo introdotto, come dicevo, il Forum per la sostenibilità e l'eredità: un focus importante da porre proprio per organizzare al meglio da un punto di vista della sostenibilità questo evento olimpico, ma soprattutto anche per lasciare alle generazioni future un ambiente, un territorio con infrastrutture migliorate, le infrastrutture necessarie per non costruire opere inutili; per garantire quindi che, anche al di là del 2026, il nostro Paese possa avere un respiro internazionale anche grazie a questo grande evento.

All'articolo 4 ci sono le garanzie, le garanzie da offrire al CIO. All'articolo 5 le agevolazioni fiscali: anche qui le abbiamo migliorate, per renderle più compatibili col momento di difficoltà del nostro Paese. E poi abbiamo introdotto due articoli molto importanti, l'articolo 5-bis e l'articolo 5-ter: entrambi servono per tutelare la proprietà dei marchi paralimpici e olimpici, proprio perché la straordinaria importanza di questo evento meritava un focus particolare, per tutelare la garanzia anche nella tenuta del marchio, e quindi di tutte le bandiere, gli stemmi, il motto, tutta la parte che riguarda la promozione dell'evento olimpico.

Poi abbiamo il capo secondo, che è dedicato alle Finali ATP di Torino dal 2021 al 2025, con l'articolo 6, in cui abbiamo costruito il Comitato, ovviamente anche qui con un compito istituzionale e di rappresentanza; all'interno poi ci sarà la FIT che avrà un compito più prettamente operativo. L'articolo 7, con cui diamo in mano al comune di Torino le opere necessarie allo svolgimento di questa grande manifestazione. L'articolo 8, sulle garanzie. L'articolo 9, sui finanziamenti.

E per finire il capo III, che è un capo più giuridico, in cui agli articoli 10 e 11 normiamo il divieto di attività parassitarie, cioè tutte quelle procedure illecite; abbiamo introdotto in questi articoli un altro elemento fondamentale, la grande collaborazione con la Guardia di finanza per l'opera di prevenzione dell'utilizzo abusivo dei marchi. Agli articoli 12 e 13 le sanzioni; all'articolo 14 le registrazioni; e infine le disposizioni Finali all'articolo 15, per garantire la non incidenza sulle competenze da una parte delle due regioni, e dall'altra delle due province autonome.

Cosa importante da sottolineare è che in Commissione abbiamo svolto un lavoro puntuale. Permettetemi in questo caso, forse ancor di più, forse ancora più veri, i ringraziamenti, perché non è stato un lavoro facile: abbiamo lavorato in maniera anomala ovviamente per le disposizioni, ma abbiamo lavorato bene; non abbiamo svolto le audizioni, abbiamo sentito in forma scritta tutti gli attori protagonisti, che hanno dato il loro contributo; ma alla fine di questa procedura, che è durata le ultime due settimane, siamo riusciti a portare a casa anche qui un elemento importante, l'unanimità della Commissione, quindi un voto e un mandato al relatore che è stato dato in maniera trasversale da tutte le forze, di maggioranza e di minoranza.

Tutto ciò conferma quello che dicevo in precedenza, che se questo Paese ha voglia e ha la volontà di promuovere i grandi eventi, può farcela sicuramente.

In questo senso allora, come dicevo, quali sono state… Oltre ai ringraziamenti al lavoro svolto dai funzionari della Commissione, di tutte le Commissioni, in particolare della VII (Cultura), di tutti i Ministeri, in particolare ovviamente il Ministero competente, il Ministero delle politiche giovanili e lo sport, e qui c'è il Ministro che ringrazio per la collaborazione. Abbiamo detto, le modifiche più importanti sono state quella di rafforzare all'articolo 1 il compito di indirizzo, soprattutto politico e strategico, del Consiglio olimpico; abbiamo introdotto il Forum della sostenibilità: anche in questo senso il Forum, come dicevo, è legato alla sostenibilità e all'eredità. Abbiamo introdotto alcune norme molto puntuali e particolari per coinvolgere, sia verso il basso che verso l'alto. Cosa vuol dire? Coinvolgere gli enti locali, tutti i comuni nel piano delle opere, perché queste opere possano essere condivise e possano essere costruite partendo dal basso; ma coinvolgere anche le Commissioni parlamentari, proprio perché crediamo fortemente nell'attività parlamentare.

Abbiamo introdotto all'articolo 3, quello che riguarda le infrastrutture, le primissime norme di semplificazione, anche partendo dall'esperienza positiva dei Mondiali di sci di Cortina 2021; ecco, abbiamo introdotto alcuni commi. È ovvio che su questo tema, sul grande tema della semplificazione, che vale per le Olimpiadi, per le Finali di ATP, ma vale credo per sbloccare tutte le opere e le infrastrutture del nostro Paese, dovremo lavorare ancora, ovviamente questo è il primo provvedimento; ma credo che il buon esempio ottenuto nel passato, con le buone pratiche che abbiamo messo in campo, possa darci una mano importante.

Come dicevo, altro elemento fondamentale, proteggere i simboli degli emblemi di tutte le attività. Abbiamo introdotto anche un elemento di trasparenza e di efficacia rispetto alle Finali di ATP, esattamente come facciamo per il Comitato olimpico di cui all'articolo 1: all'articolo 6 rispetto alle Finali ATP abbiamo introdotto, anche qui, meccanismi di trasparenza, in modo che le risorse pubbliche vengano rendicontate, come è giusto che sia e come è scontato che debba essere.

Ultima cosa importante, e lo dico in un momento in cui magari si leggono alcune polemiche: io ricordo a tutti che sia nell'articolo che istituisce il Comitato olimpico ed in quello che istituisce in maniera importante il Comitato per le Finali dell'ATP, tutti quegli incarichi sono assolutamente gratuiti, sono gratuiti e non comportano né indennità né rimborsi, giusto per smontare parte delle questioni che ho letto anche queste settimane nella stampa. Proprio per significare che, insomma, chi avrà l'onore e la fortuna di essere in questi comitati di indirizzo politico, lo farà a servizio del Paese.

Come abbiamo cercato di lavorare? Ho cercato di sintetizzare al meglio il lavoro svolto: abbiamo cercato di lavorare in queste settimane, nonostante l'emergenza, in questo che sarà, credo, uno dei pochissimi, se non l'unico provvedimento al di là dell'emergenza. È un significato, come dicevo in apertura, molto, molto importante; è un messaggio di lavoro del Parlamento da una parte, e di speranza e di efficacia rispetto ai cittadini che stanno affrontando un momento di grande difficoltà. È un messaggio, come dicevo, importante; è il primo provvedimento, è importante dirlo, ce lo siamo detto in Commissione: è il primo provvedimento, a cui seguiranno delle specifiche e degli aggiornamenti sicuramente importanti. Però è anche il provvedimento che segna la prima pietra nell'organizzazione di questi due grandi eventi; e credo che in questo momento il messaggio che dobbiamo dare ai cittadini è che il Paese ha tutte le caratteristiche per tornare alla normalità e per vincere le sfide del futuro. Una delle più grandi sfide è l'organizzazione dei grandi eventi; qui ne abbiamo due da organizzare insieme, e credo che l'unità dimostrata in Commissione, e spero venga ribadita anche dal voto di questa Assemblea, possa essere un buon inizio per portare a casa un grande risultato, e dire al mondo che l'Italia è pronta ad affrontare le sfide, anche e soprattutto dopo l'emergenza che stiamo vivendo